swiss army man (2016)

Si ride e si riflette molto.

L'incipit e il finale sono strepitosi e mi sono scompisciato dal ridere..il film in alcuni tratti l'ho visto con lo sbadiglio trattenuto.
Sotto il grottesco e l'irriverenza verso certe ipocrisie della societa' c'e' un protagonista, che per via della sua giovane eta' cade nella trappola dell'idealizzazione e dell'isolamento.
Sono troppo vecchio per interessarmi a processi, che per fortuna mi sono lasciato alle spalle.
Il film, a mio parere, non sottolinea abbastanza come il protagonista superi la fase di isolamento riconoscendo la realta' per quello che e' e non perche' si abbandoni alle sue fantasie supportato dal cadavere amico.
Ottimi ovviamente i due protagonisti.

Daniel Radcliffe nella sua interpretazione piu' "spirata" , gioco di parole invece di "inspirata" "spirata" perche' interpreta una cadavere.Ma che ve lo dico a fare che non sapete apprezzare l'humor nero,e' una battuta geniale,che l'ho ppensata gia' all'inizio del film e ho sperato che Radcliffe non facesse cag@re come in Harry "Fotter" proprio per poterla venire a scrivere qui.E in effetti in questa sua interpretazione di un mort0 e' molto piu' espressivo che negli altri film che ha fatto.Il film e' un'idea grottesca con il cadavere che si trasforma in un motoscafo alimentato a scorregge e comunque non e' morto perche' parla,e se fosse un allucinazione del protagonista la bambina e gli altri nel giardino,non lo vedrebbero parlare invece lo vedono anche loro,e poi,se fosse morto andrebbe in putrefazione visto i giorni che passano prima che arrivino a casa invece si mantiene bene come se fosse imbalsamato e non puzza neanche,quindi non e' morto e' solamente in after o sotto l'effetto di qualche sostanza stupefacente.Poi mettiamoci pure l'accettazione di se stessi,di cercare il senso della vita e dell'importanza dell'amicizia ,va tutto bene eh,pero' da qui a chiamarlo "capolavoro" ce ne passa,c@zzo se ce ne passa,e' pur sempre un film con un cadavere che scorreggia ,dai su !!

Visto sulle ali del successo ottenuto quest'anno da "Everything, everywhere, all at once", che già non mi era piaciuto molto pur riconoscendogli alcuni indiscussi meriti. Che dire, non che mi aspettassi un film lineare senza colpi ad effetto ma anche qui si è esagerato, pigiando al massimo il predale del grottesco e del non-sense per finire purtroppo nel campo del becero e del cattivo gusto. Dura un'ora e mezza ed ho fatto fatica ad arrivare alla fine..

Passatemela così: Swiss army man sta a Everything, everywhere, all at once come Le iene sta a Pulp Fiction. Un uomo-scialuppa alimentato a scorregge è una delle cose più fenomenali che mi sia mai capitato di vedere. E tranquilli, non ho spoilerato niente, ché sono i primi cinque minuti di film.

Semplicemente un capolavoro nel suo genere...vedere per credere!

Il mio film preferito.
Sì, con tutti i capolavori esistenti al mondo scelgo proprio questo, perchè? Perchè non ho mai visto niente di simile.
Sfido chiunque a trovare un film con una premessa così assurda e, sulla carta, pessima che si avvicini a questo; ben scritto, ben recitato, riesce a rendere un argomento come le scoregge metafora di qualcosa ben più ampio, come la vergogna di stare al mondo, la paura che tutti proviamo nell'essere noi stessi.
Con la colonna sonora sempre interna, cantata dai protagonisti, questo non è chiaramente un film per tutti, ma per favore prima di commentare dicendo che Swiss Army Man è allo stesso livello di un film di De Sica, provate ad informarvi un pochino sulle intenzioni dei registi e non soffermatevi al primo e più superficiale livello d'interpretazione.

Film surreale, una favola se non proprio nera comunque molto cupa. A primo acchito appare una stupida commedia demenziale, con Daniel Radcliffe nella parte di un cadavere scoreggione, ma col passare dei minuti viene a galla il lato tragico della pellicola e il tutto non pare più così sciocco. Bel film, originale.

Bel concetto, ma il finale avrebbe dovuto essere decisamente più dark.

Chi vorrebbe vivere in un mondo dove non si può scoreggiare liberamente? Questa è la domanda che si pone il ragazzo semi-decomposto. A suon di peti salvavita e peni-bussola a noi spettatori viene da porci la stessa domanda, oltre a quella:" ma che ***** sto guardando?
Film che ti spiazza fin da subito lasciandoti un passo indietro e che si apre a nuove forme di comicità e drammaticità.
Fantastico.

SPOILER

Avevo visto il trailer tipo almeno un anno fa, ieri grazie a Netflix ho visto SAM e devo dire che il film si è dimostrato una piacevole sorpresa.Due registi esordienti costruiscono un film attorno a due personaggi un sopravvissuto ed un MORTO!
La vicenda sfocia nel surreale e nel grottesco ed è sono proprio questi i punti di forza. Paul Dano interpreta un ragazzo disilluso, disperato e pronto al suicidio su di un isola deserta si trova a dialogare con un cadavere, interpretato in maniera non scontata da un Daniel Potter Radcliffe in ottima forma. L'immaginazione al potere costruisce un mondo fantastico e fittizio in cui i due personaggi si misurano, si confrontano e si scontrano

SPOILER
Con un finale non scontato il film si dimostra un piccolo esempio di pellicola originale, che parla anche di amicizia, amore, solitudine e condivisione, da vedere se non avete pregiudizi su film grotteschi.

Ero incuriosita dal trailer, e dopo la visione posso ritenermi soddisfatta. Non è un film che tutti apprezzeranno, è molto particolare e non di facile comprensione. Io stessa credo di non aver capito tutto di questo film, ma è un'idea grandiosa, che infonde una strana malinconia. È una metafora continua, tra chi ha la vita e non la vorrebbe più, e tra chi vorrebbe vivere ma non può.
Complimenti anche ai due protagonisti, Radcliffe aveva sicuramente un ruolo particolare che è riuscito a rendere molto bene.
Consigliato.

Film assai particolare.
Non amo particolarmente i film grotteschi.
Ma qui, nonostante i temi trattati, come gia' sottolineato da piu' di un utente, i registi son riusciti nel difficile intento di rendere il tutto funzionale al loro obiettivo che era forse quello di squarciare il velo d'ipocrisia di cui rimangono spesso prigioniere le nostre vite (in tante scelte).
La scelta (surrealistica) del finale toglie a mio avviso un mezzo punto, ma con quella i registi hanno forse voluto ribadire che la loro e' stata (appunto) una scelta ben ponderata da portare avanti fino alla fine...

Parto dalla fine della visione: ti chiedi, ma può tornare come storia?No!
Tuttavia la magia del film non ti fa mai staccare gli occhi ed anche i due protagonisti danno spessore. Colonna sonora sopra le righe.

STRAMBO

Film particolare,che regala buoni momenti ma che risulta un pò troppo discontinuo.
Sicuramente non per tutti.

L'alienato Paul Dano e lo scorreggione Daniel Radcliffe sono gli strani protagonisti di questo film surreale e grottesco, capace di coinvolgere, far sorridere e liberare la fantasia con un tocco di avventura, ironia e sana follia.
Un film particolare, non per tutti i gusti, ma capace di regalare una visione simpatica e malinconica allo stesso tempo.
Bravi i due protagonisti, con le espressioni facciali dell'ex maghetto occhialuto che sono esilaranti, ben diretti e abili nelle loro performance.

Una domanda e più sorgono dopo la visione di questa pellicola , cosa diavolo ho appena visto ? è un film dove sentiamo soltanto le scoregge provenire da un cadavere in putrefazione e le chiaccherate dei due sulla masturbazione ?

Be di per se questo è uno di quei film di un genere a parte , e che a volte supera il grottesco , uno si potrebbe soffermare soltanto sul fatto che questo film è un miscuglio di volgarità e cose davvero folli e fuori dalla normale amministrazione , ma secondo me c'è anche e soprattutto qualcos'altro di più profondo , per esempio la situazione di questo giovane disagiato e solitario , che si rifugia in questa foresta non molto lontano da casa "l'isola e soltanto una immaginazione e un pretesto per isolarsi dal mondo" , e dove sul punto di farla finita trova un barlume di speranza in questo cadavere , con cui instaura un rapporto di amicizia , la cosa più vicina ad un amico per lui questo scoreggioso uomo morto , lui si rifugia in questa foresta , per sfuggire alla dura realtà della sua vita , e dai suoi drammi , dove spia di nascosto una ragazza e la fotografa , per poi inscenare con Manny una sorta di corteggiamento , con lui stesso travestito da donna , questo secondo me è quello che hanno voluto trasmettere i due registi di questa stramba e grottesca pellicola , affidandosi ad un cast parzialmente ancora giovanissimo .

Dopo questo però il film è un caotico mix di situazioni davvero folli e diciamo anche geniali , chi si sognerebbe mai , di utilizzare un cadavere come rampino per le arrampicate , o come una delle migliori mitragliatrici per procacciarsi del cibo , o anche la più disgustosa , come quella di Hank che utilizza Manny come una sorta di cisterna d'acqua .

La cosa che però guasta un po' secondo il mio parere , è la scena finale dove capiamo il tutto , e secondo me hanno azzardato troppo , un finale che vede Hank arrestato e il cadavere che grazie la sua naturale propulsione va via nell'oceano per altri orizzonti e magari per aiutare un'altro Hank .

Parlando degli attori , sia Dano che Radcliffe hanno fatto un buon lavoro , soprattutto Radcliffe nella parte di un cadavere , direi invece ottima l'ambientazione e il trucco dato al ragazzo cadavere , la colonna sonora si addice molto al contesto e poi con quelle parti di musical con i due che cantano , sono un po' il fiore all'occhiello .

Quindi per concludere questa mia breve recensione , io promuovo in parte questa pellicola di Kwan e Scheinert , anche per il fatto che prima di vederlo ero sicuro di rimanere deluso , visto le recensioni negative che avevo letto sia qui sul sito che altrove , ho trovato piacevole la storia anche se in alcuni punti si spezza un po' il ritmo , ma tutto sommato sono rimasto soddisfatto.

L'idea mi intrigava parecchio e il grottesco è il mio pane ma sono rimasta parecchio delusa.
Sul finale avevo visto un briciolo di potenziale ma purtroppo tutto viene gettato alle ortiche e alla fine resta secondo il mio parere un film stupidotto, disgustoso in maniera esagerata , confuso e piuttosto pretenzioso.

se non capit i film non votate proprio....e' una cosa eccezionale......wow, non provavo emozioni per un film da tanto.....mi inchino,.. all idea agli attori.....

Evidentemente al Sundance non hanno mai visto film con boldi e de sica nemmeno con Vitali

Altro che commedia demenziale, è super deprimente, nauseabondo, non fa ridere neanche per sbaglio (a meno che non si abbia meno di 15 anni) e anzi l'ho trovato veramente triste. Retorico e troppo hipster finto alternativo. Un film senza trama che non porta da nessuna parte, e quando verso la fine si abbozza a un cenno di storia diventa ancora più patetico. Credo sia uno dei peggiori film che io abbia mai visto.

Completamente sovversiva e libera da schema alcuno la pellicola dei Daniels (al secolo Daniel Kwan e Daniel Scheinert) si fa notare e soprattutto apprezzare per il rischioso utilizzo di mezzi disgustosi e nauseabondi per affrontare temi rilevanti. Le insistite flatulenze o il pene a fungere da bussola potrebbero far pensare ad una commediaccia dai toni triviali, e invece nulla di tutto questo, perchè i due registi, in temerario bilico sul sottile filo del trash, architettano una riflessione pazzoide ed anarchica sul valore dell'amicizia, sulla mestizia della solitudine e sull'emarginazione. Se vogliamo è anche un inno all'abbattimento delle barriere costruite dall'uomo moderno, dove la natura scatologica di alcune situazioni è metafora derisoria e per nulla pedante dell' istituzione ipocrita.
La storia è quella di un naufrago con aspirazioni suicide e quella di un cadavere dai poteri, supper ributtanti, simili a quelli di un supereroe.
Confinati prima in un'isola deserta, poi in un' intricata foresta, saranno protagonisti di un'epopea molto sui generis tra moto d'acqua umane, orsi famelici e rifiuti divenuti parte imprescindibile di set cinematografici improvvisati.
I Daniels lavorano sul contrasto tra chi non apprezza più la vita e tra chi, avendola perduta, vorrebbe poterla riavere indietro. Si forma così un mutuo soccorso di coppia, in cui i due strambi amici troveranno risposte ai loro timori, attraverso il loro sapere e le loro esperienze, trascinanti dalla forza dell'amore impossibile, talmente potente da diventare la molla verso il riscatto.
Originale fin dalla colonna sonora il film si fregia delle interpretazioni maiuscole di Dano e Radcliffe, mentre le invenzioni visive mescolano tocchi agrodolci andando a tracciare una parabola grottesca, profonda e addirittura toccante, sulla vita e sulle contraddizioni in essa contenute.

Swiss Army Man si permette di prendersi gioco di tutto ovvero della verosimiglianza, si prende gioco delle emozioni,  si prende gioco della vita e della morte, si prende persino gioco della colonna sonora sostituita spesso dal goffo cantare dei due. e ancora lo fa con peti che fanno da motore di un motoscafo, saliva che diventa acqua da bere, ***** eretti che fanno da bussola, bocca che funge da fionda.Swiss Army Man annienta qualsiasi convenzione cinematografica e lo fa con uno dei soggetti più non sense di sempre.
Questo è uno dei film più belli sull'amicizia e sulla vita degli ultimi tempi. Cosa rappresenta il cadavere? Potrebbe rappresentare la stessa vita e il motivo per cui lasciarsi morire mai. Ed insegnare la vita a Manny vuol dire, al tempo stesso, riscoprirne la bellezza per Hank. E quindi Manny, è un mezzo, per sopravvivere ed avere la forza di andare avanti.
Gli attori poi forniscono, messi a proprio agio a mio avviso dai registi, una prova devastante, con dei dialoghi strepitosi e dissacranti. Sono due "isolati", due scarti e rifiuti della società, uno in quanto morto e l'altro in quanto poco avvezzo alla socialità.
E sotto una copertina fatta anche di peti e peni, che porterebbe lo spettatore a pensare ad una commedia demenziale qualsiasi, questo film è profondissimo.

E' una favola surreale in cui un uomo lentamente riprende il suo rapporto con la vita grazie ad un cadavere. Nella sostanza è il paradosso stesso su cui si fonda il film: un corpo senza vita (Manny) davanti ad un altro corpo che vuole rinunciare alla propria vita (Hank). Messo di fronte alla morte la continua autocommiserazione di Hank si confronta con la paradossale, a sua volta, "vivacità" del cadavere. Quest'ultimo non si cura, nè si degna di apparire dignitoso nell'emettere continue flautolenze e la sua inconsapevole innocenza pone di fronte ad Hank il suo essere continuamente rinchiuso in guscio. Lo spunto é abbastanza originale anche se lo stile ricorda un po' Gondry, ma senza dubbio, considerando la storia raccontata, il merito di questo film è non cadere nel ridicolo o nel trash invontario, perchè era un rischio costante e presente dall'inizio alla fine. Riuscendo in questo, il film mostra buone qualità oltre alla altrettanto buona prova di Dano e Radcliffe.

Bomba di film ....geniale...magistrale.....

Do un 10 con tutto il cuore.....

SPOILER

Bizzarro ma non arriva alla sufficienza