the blues: l'anima di un uomo (2002)

Se Scorsese fornisce una cornice storica di un movimento e delle sue connessioni, Wenders continua nell'operazione di recupero da parte di misconosciuti artisti che solo dopo essere passati a miglior vita sono stati riscoperti. Documentario ma anche finzione all'interno dello stesso nel ricreare in bianco e nero, su pellicola sgranata l'epoca dove suonavano Blind Willie Johnson e Skip James. Wenders calibra la narrazione alternando le registrazioni originali con le cover compiute decenni dopo da mostri sacri del rock e del blues. Ma la vera chicca è la scoperta di un documentario su J. B. Lenoir diretto da due documentaristi svedesi emai trasmesso anche per la morte prematura dello stesso Lenoir. Un bellissimo documentario che si muove tra storia e finzione storica con tanta bellissima musica.

Interessante e godibile, anche se mi sento di consigliarlo soprattutto agli appassionati di musica.

Molto belle le immagini di repertorio e le esibizioni; Wenders è un cultore di quest'arte e la cosa si nota.

Buono il trait d'union rappresnetato dalla musica nello spazio.


Producono Scorsese e Alex Gibney.

L'omaggio di Wenders a tre icone del Blues particolarmente care al regista!
Ennesimo documentario su questo genere di musica molto lontano dai miei gusti ma valutando l'opera non posso fare a meno che lodare il modo in cui è girato...con un briciolo di malinconia perche,spesso,le storie di chi ha fatto grande il Blues sono tragiche e commoventi.

Per uno che ama il blues è una tappa fondamentale da non perdere!!

commovente

forse sono di parte perchè mi piace il blues, o perchè stimo e ammiro wenders, però credo sia uno dei suoi lavori più toccanti. racconta tre storie, incorciate di tre destini lontani dalla fama ma a loro modo legati da un solco che hanno lasciato nella musica popolare afroamericana in particolare e mondiale in genere. Le ricostruzioni, la scelta delle biografie raccontate dimostrano come il talento potesse prescindere l'emarginazione sociale e la povertà in cui si sviluppavano. Ripsetto, ma non sono d'accordo con chi ritiene che manchino i colonnelli del blues (waters, BB King, etc). Troppo facile arte e oltretutto fuori dalle corde di Wenders, che predilige storie defilate, piuttosto che incentrate su personaggi altisonanti del blues. Un film anche imperfetto se vogliamo (esiste la perfezione?) ma che comunica pura poesia, con un filo di voce.

Carino, ma si poteva fare meglio.

yes

Non sono mai stato un fan a tutti i costi di Wim Wenders ma questo è un bellissimo film. Stupende le ricostruzioni dei falsi filmati d'epoca ... e che musica!