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Lo spunto è piuttosto abusato però interessante per questo thriller a location unica. C'è anche a disposizione un cast nemmeno male sulla carta, di conseguenza è un peccato mortale il prodotto insipido che ho visto e che si prestava, sempre sulla carta, a un gioco al massacro fra i personaggi ogni volta che veniva scoperto un altarino. Un prodotto piatto, poco coraggioso nella sceneggiatura e nella regia, troppo attento a non sconvolgere lo spettatore abituato a fiction televisive di bassa lega.
La partenza non è male, come sempre succede in questo genere di film dove vengono presentati personaggi che hanno qualcosa da nascondere; da metà in poi però la sceneggiatura esagera in contorsioni ed inverosimiglianze sfociando in una parte finale troppo lunga e densa di avvenimenti per farsi apprezzare a livello narrativo e di tensione. Va a finire che delle sorti di queste coppie sperdute in mezzo al mare non frega più niente a nessuno: peccato, si poteva fare di più, magari costruendo meglio i character di taluni personaggi ( alcuni davvero appena accennati ) ed evitando di sbragare con colpi di teatro in serie. Anche la recitazione generale, tolto il solito bravo Nigro e Tiberi, è sotto la sufficienza. Vabbè almeno è corto.
La storia presenta qualche ingenuità piuttosto evidente e la svolta che ne deriva risulta abbastanza prevedibile, ma la cosa che più infastidisce sono i luoghi comuni che vengono usati a pretesto per imbastire una sceneggiatura poco convincente. In più, i personaggi sono ampiamente stereotipati e caratterizzati sommariamente, mentre i momenti clou appaiono risibili e telefonati. Cast e regia non al meglio delle loro capacità e livello di coinvolgimento che cala pesantemente nel finale, decisamente banale e caricato a salve. A parere mio, vedibile ma non sufficiente.