the driller killer regia di Abel Ferrara USA 1979
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the driller killer (1979)

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locandina del film THE DRILLER KILLER

Titolo Originale: THE DRILLER KILLER

RegiaAbel Ferrara

InterpretiPeter Yellen, Bob DeFrank, Baybi Day, Carolyn Marz, Jimmy Laine

Durata: h 1.36
NazionalitàUSA 1979
Generedrammatico
Al cinema nel Novembre 1979

•  Altri film di Abel Ferrara

Trama del film The driller killer

Il pittore Remo Miller non viene accettato dall'ambiente artistico dell'underground newyorkese, inoltre la fidanzata lo tradisce con una donna. Completamente sciroccato, prende un trapano elettrico e comincia a girare per la città uccidendo barboni.

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Voto Visitatori:   7,33 / 10 (27 voti)7,33Grafico
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Voti e commenti su The driller killer, 27 opinioni inserite

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Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Edgar Allan Poe  @  02/04/2021 20:16:44
   7½ / 10
Primo vero film di Ferrara, un risultato a mio avviso decisamente convincente con un'idea di base e tante altre idee molto interessanti. Nel complesso "The driller killer" funziona e riesce a trasmettere ciò che vorrebbe. Non un capolavoro e nemmeno un film magnifico ma comunque sopra la media, di sicuro molto buono per trattarsi di un esordio.

Filman  @  09/04/2020 21:20:14
   7½ / 10
E' quel periodo in cui la cinematografica povera e realista può sbarcare il lunario hollywoodiano ed è quel periodo in cui influenze cinematografiche oltre oceano possono insediarsi nella già multietnica america. La New Hollywood coinvolge ogni genere d'intrattenimento e THE DRILLER KILLER nasce di conseguenza, con una moderna narrazione slasher-splatter che usa la carenza di mezzi per fare del cinema verista metropolitano, in cui perversione, insoddisfazione sociale e povertà portano alla pazzia. Le idee di partenza ci sono, sono interessanti e metaforiche, lo stile registico è quasi disturbante, tutto viene reso al servizio del più grezzo e rude intrattenimento.

VincVega  @  19/02/2020 17:09:54
   6½ / 10
Peccato per la scarsa qualità visiva, il film comunque è interessante e mostra bene il marciume ed il degrado della vita del protagonista, in piena era punk. Buone idee, realizzazione discreta causa budget inesistente, alcuni momenti intensi, altri molto lenti.

GianniArshavin  @  30/10/2015 13:50:09
   7 / 10
Il secondo lungometraggio per Abel Ferrara (il primo era un porno) è un lavoro sporco,degradato e malato, un quadro marcio e decadente dell'ambiente underground della NY di fine 70.

Girato con pochi soldi ,attori non professionisti ma tante idee e con tanta voglia di dire qualcosa, The driller killer è un prodotto godibile , dall'atmosfera marcia e dalle squallide ambientazioni. Il giovane Remo è un pittore di basso profilo , vive di espedienti, in sporchi monolocali e convive con una donna che lo tradisce. Pian piano la tenuta mentale dell'artista (interpretato molto bene dallo stesso Ferrara ) inizierà a vacillare per colpa del degrado che lo circonda e della frustrazione che ne consegue. Questo scatenerà una reazione violentissima che troverà sfogo nelle brutali uccisioni di vagabondi e barboni.

Le tematiche tipiche del cinema del regista ci sono tutte,dal rapporto con la metropoli, a quello con la religione passando per l'intolleranza. è vero che alcuni passaggi sono inutili ,il ritmo non sempre elevato e tecnicamente il basso budget si nota tutto , ma nel complesso The driller killer è un grande titolo underground , che ha i suoi punti di forza nel progressivo crollo psicologico di Remo e nelle violente e splatter (ottimamente realizzate) uccisioni.
Valido il finale, una degna conclusione per questa triste e sporca storia.

BlueBlaster  @  24/07/2014 01:55:46
   5 / 10
Stranissimo esordio per Abel Ferrara che confezione una pellicola dichiaratamente undeground e permeata da toni cupi e malsani, complice una fotografia molto "urban night", che tratta l'ostico tema dell'intolleranza sociale (in questo caso trattasi di barboni) e della frustrazione di una generazione emarginata ed eccessiva.
Un buon soggetto ed una discreta regia si scontrano con il basso budget ma sopratutto con una sceneggiatura confusa e a volte convulsa...molte sequenze sono grottesche, i dialoghi perlopiù inutili e i buchi di scrittura abbondano.
Ci ritroviamo molti momenti piatti che si contrappongono a furibonde incursioni nella violenza gratuita ed esasperata...le trapanazioni mortali ad opera del protagonista sono visivamente forti ed accompagnate da uno score disturbante.
Però molte cose non funzionano come l'ostentare certe musiche punk e rock (tra l'altro quella più ripetuta nel film è carina), la convivenza dei protagonisti irritante e noiosa, il cast inesistente, un montaggio amatoriale e sopratutto la ridondanza degli avvenimenti.
Insomma un film coraggioso, dalle buone idee ma che in definitiva non mi ha per nulla convinto se non per lo splatter e gli omicidi inquietanti (ma la scena più inquietante è la prima in chiesa)...un esperimento uscito da una mente che non ha tutte le rotelle apposto.

alex94  @  18/07/2014 10:44:03
   6½ / 10
Primo film diretto da Abel Ferrara nel 1979.
La trama non è male nonostante e nonostante si sviluppi in maniera piuttosto lenta resta sempre piuttosto interessante,anche se in alcuni momenti è un po noioso.
Abbastanza originale la motivazione per cui uccide il protagonista del film.
Ottimo il finale.
Buona la regia e la recitazione,ben fatti anche gli effetti splatter.
Film abbastanza strano e particolare,merita di essere visto nonostante non sia eccezionale.

Bibetta  @  13/02/2014 01:31:41
   7½ / 10
Forte! Bel lavoro, mi è piaciuto.. ambienti di città sporchi e disordinati, personaggi allo sbando.. montaggio serrato, immagini intense di una bellezza imprecisa e spontanea che lascia il segno nello spettatore..

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Invia una mail all'autore del commento emans  @  26/11/2012 13:19:16
   6½ / 10
Primo "vero" film di Abel Ferrara che con un budget ridotto e con un cast di amici e colleghi porta sullo schermo la pazzia di un pittore frustrato dalla vita che sfoga la sua rabbia sui barboni...
Un film quasi allucinogeno girato con pochissima luce e con musica fastidiosa...in effetti questo "fastidio" che si avverte dall'inizio alla fine era proprio quello che il regista voleva suscitare nel pubblico...ci è riuscito, almeno con me, ma "the driller killer" rimane un debutto sottotono rispetto ad altri lavori successivi.

Invia una mail all'autore del commento Suskis  @  29/02/2012 21:59:08
   6½ / 10
Un film sporco e grezzo, sia nelle immagini che nella colonna sonora (la versione che ho io poi è da vhs, con tutto ancora più impastato!) la storia non è che sia un granché e si vede quanto sia tutto "fatto in casa". Immagino che per l'epoca sia stato parecchio pesante. Il Ferrara successivo direi che c'è già tutto (ma qui siamo proprio all'inizio)

gianni1969  @  04/02/2012 02:02:33
   9 / 10
grande pellicola di ferrara ai piu' sconosciuta. atmosfera folle e malsana,un delirio totale,visionario e in anticipo sui tempi(sicuramente ha ispirato film ad oggi piu' noti). ferrara bravo anche come attore. da vedere assolutamente.

Beefheart  @  12/12/2011 14:48:16
   6½ / 10
Film (forse d'esordio) di un Abel Ferrara decisamente folle. Molto grezzo ma già violento e allucinato. Qui si sfocia senza dubbio nell'eccesso, ma siccome la missione era proprio quella, direi che il film funziona.

Invia una mail all'autore del commento ziokartella  @  04/11/2011 13:01:46
   6½ / 10
Underground allucinato e allucinante...ma AF avrà tempo per fare molto di meglio.

Qualcuno vuole un CD dei Roosters?

BlackNight90  @  11/08/2010 03:30:25
   7 / 10
Prima scena del primo film non porno di Ferrara e subito una scena in chiesa davanti a una croce: questo è parlar chiaro!
Ferrara mette subito in evidenza i principali temi su cui verterà la sua carriera: a parte i richiami religiosi, c’è la degenerazione morale nell’underground metropolitano, soprattutto quello di NY che lo lega al fratellone Scorsese, c’è la discesa agli inferi ma in questo caso senza redenzione.
La frase introduttiva è azzeccatissima, questo film va suonato a volume alto: l'intero film è una musica distorta, un metal underground o un punk tossico, un delirio di immagini traballanti in cui l'artista trova un nuovo modo di esprimere la propria angoscia usando il suo trapano come un pennello, e il sangue come colore (non c'entra nulla, ma anche Hitler era un aspirante pittore e quello, rifiutato dal mondo dell'arte, ha fatto qualcosina peggio che trapanare barboni).
Peccato che l'amatorialità tipica di quei giovani registi dei 70's in questo caso, almeno nella prima mezz'ora inconcludente, mi abbia lasciato perplesso e infastidito, ma il delirio finale è uno di quelli che non si dimentica.
Marcio mi sembra la parola più gettonata per questo film, marcio come un'arancia andata a male.

Gruppo COLLABORATORI SENIOR elio91  @  10/07/2010 23:10:18
   7½ / 10
Dopo un porno ecco il primo lavoro di Abel Ferrara: film underground,sporco e fatiscente,malatissimo.
Pochi soldi,stile amatoriale ma deciso (e in 16 mm rende ancora meglio il senso di degrado),attori reclutati tra conoscenti e protagonista che è lo stesso Ferrara (bravissimo anche in questa veste),ma sono tante le idee. In pratica The driller killer è un incrocio tra lo Scorsese di Taxi Driver e il Polanski di Repulsion e gli omaggi ci sono tutti e sono ben visibili. Lo stile del regista fa il resto,rendendola una pellicola che scava a fondo,profonda come le ferite lasciate dal trapano. Qualche punto a vuoto che non sembra andare a parare da nessuna parte e che denuncia un Ferrara forse ancora acerbo ma che sa bene cosa vuole.
Dalla trama si potrebbe pensare all'apoteosi della violenza ma invece non ci sono tantissimi effetti splatter a parte quelli necessari (e con rimandi alla religione,altra tematiche costante nei lavori di Ferrara). Quello che fa sentire sporchi alla visione del film è proprio l'ambiente metropolitano,la lenta follia del personaggio principale,i rimandi lesbo espliciti (in verità quasi inutili e gratuiti,in questo caso),i rumori fastidiosi (e una scritta ci avverte che questo film và visto a volume alto).
Critica sociale e lento sprofondo nella follia metropolitana. Gran lavoro d'esordio,i porno lasciamoli da parte.

Drugo.91  @  05/07/2010 10:44:40
   7½ / 10
ottimo Ferrara, qui agli inizi e ancora confinato nell'underground
un film truce, violento e allucinato
da vedere

pinhead88  @  23/04/2010 18:25:18
   8 / 10
Oh finalmente un filmaccio come si deve,tra i primi lavori di Ferrara e indubbiamente uno tra i migliori.marcio è il termine esatto,un connubio perfetto tra delirio e degrado metropolitano.

Invia una mail all'autore del commento wega  @  05/04/2010 13:10:57
   8 / 10
Tra i primissimi lungometraggi di Ferrara, è, ovviamente, uno dei più lerci e insani, che configura tutte le caratteristiche e tematiche delle grandi opere future. Un rocky horror in ambiente metropolitano che è anche una riflessione sull' Arte e sull' influenza dei media, che ha come protagonista uno psicopatico con una insolita trapano-Addiction. Bravo il chitarrista.

bulldog  @  16/07/2009 11:47:13
   8 / 10
Il più marcio di Ferrara.

Gruppo COLLABORATORI SENIOR The Gaunt  @  15/05/2009 21:47:29
   7½ / 10
Ho trovato questo film un po' difficile da seguire, ma è bellissima la descrizione del contesto sociale e della psicosi progressiva del protagonista. Una realtà degradata e malsana disegnata con uno stile grezzo e amatoriale che rende alla perfezione un quadro di una crisi sociale profonda e senza via d'uscita.

Guy Picciotto  @  07/04/2009 12:05:18
   8½ / 10
Forse il più marcio di Ferrara, per questo il più vero dopotutto. Un film che non sta ne in cielo ne in terra, delirante e sgradevole, senza infingimenti, nudo e crudo, fotografia degradata di indubbia tangibilità materica, e montaggio sommamente musicale, è il nulla assoluto ascoltato come se fosse musica manicomiale.

Gruppo COLLABORATORI Terry Malloy  @  26/01/2008 14:20:34
   7 / 10
Più profondo di "Angel of Veneagance", ma meno bello.
Crudele, sudicio, destabilizzante. sono gli aggettivi più consoni per questa "prima" opera di Ferrara che anticipa un talento visionario e discostato, quello di "The Addiction".
Un pò citazionista di Arancia Meccanica nell'uso della musica di Bach (simile comunque alle marcette del film di Kubrick), ma anche negli sguardi verso le statue e le figure (ricordiamoci del celebre balletto dei Cristi nella camera di Alex).
Un particolare mi ha sorpreso grandemente: vediamo la superba tecnica di Reno per tutto il film, ma quando deve scusarsi con Carol (figura molto bella) riesce solo ad abbozzare un disegno che un bambino saprebbe fare meglio. e qui si nota l'incapacità di concretizzare un qualsiasi rapporto umano al di fuori del sesso puro e dell'omicidio.

statididiso  @  17/12/2007 23:20:17
   8½ / 10
è il secondo lungometraggio di Abel Ferrara (il primo, "Nine Lives of a Wet Pussy", è un porno), che insieme a "Fear City" e "Ms. 45 - Angel of Vengeance" costituisce una trilogia su serial killer metropolitani. montaggio rockettaro, improvvisi passaggi sogno-realtà, distorsioni sonore, connotazione quasi documentaristica in stile "Nouvelle Vague" è il linguaggio (dei mitici seventies) di cui il regista si avvale. in "The Driller Killer" c'è tutta la frustrazione di una generazione, il desiderio di rivalsa (la camera indugia su Renò mentre le vittime sono lasciate fuori campo), e, sullo sfondo, il ronzio di un trapano, che possa farla risalire dagli inferi, dopo un lungo periodo di espiazione, per raggiungere, finalmente, la tanto desiderata pace ("Questo film deve essere suonato a volume alto"). L

voto: 8,5

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Invia una mail all'autore del commento goat  @  23/04/2007 16:51:04
   7½ / 10
gioiellino sleaze di ferrara, probabilmente il suo film più zozzo e fatiscente.

Gruppo COLLABORATORI fidelio.78  @  20/04/2007 12:35:57
   7 / 10
Film sporco, malato, corrotto. Il secondo film di Ferrara (il primo è un thriller erotico disconosciuto dallo stesso Ferrara che preferisce non parlarne) è un film violento su una mente violenta.
Siamo decisamente lontani dalla purezza di alcune suo opere successive, ma sicuramente si riscontra un talento visivo notevole.

Philanselmo  @  14/01/2006 14:26:08
   8½ / 10
B-movie dichiarato, ma capace di stupire.
Un film strano, sporco, rumoroso (non a caso prima dell' incipit una scritta ci avverte che questo film va ascoltato ad alto volume ;) ), con un Ferrara regista ed interprete (ebbene si Jimmy Laine non è altro che uno pseudonimo di Abel Ferrara), nel ruolo di Remo, pittore ammalato ed ammorbato dalla città in cui vive, una New York nella quale puoi assistere ad omicidi in diretta che passano tra l'indifferenza della gente...
Remo incontra sempre più fantasmi nella sua testa( aiutato anche dalla rumorosa band che suona in continuazione sotto casa sua) e l'unico modo per liberarsene sembra essere quello di farsi giustizia con un trapano elettrico...

bello ma malato, intrigante il finale!

P.S. Notare come già alcune scene introducono il tema della religiosità, punto in comune di tutta la cinematografia dell'italo-americano.

Gruppo COLLABORATORI Invia una mail all'autore del commento paul  @  28/04/2005 17:23:06
   8 / 10
Malato, ed è questo il punto forte della pellicola.

Invia una mail all'autore del commento Drughetto  @  13/12/2004 13:27:29
   7 / 10
film bello e inquietante al punto giusto.
i temi sono in linea generale quelli trattati da taxi driver ma qui la violenza è molto più esplicità.
notevole se si considera che x abel ferrara era il primo lungometraggio (prima faceva film porno).

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Ultima risposta 03/07/2005 04.56.29
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