the gunman (2015)

Per carità in giro si trovano action più scadenti ma uno Sean Penn dai bicipiti esplosivi che gioca a fare il Rambo me lo sarei volentieri evitato.. La storia è un dejavu del genere, c'è la solita caccia spietata ad un uomo che sarebbe stato meglio non disturbare e una strumentale trama romantica che procede in parallelo ( sigh ). Grande cast solo di facciata a cui si aggiunge una inadeguata Trinca: Penn è letteralmente in ogni inquadratura, Bardem e soprattutto Elba sono sacrificati in piccole parti.

Mah, un action nella media, di quelli classici e che hanno un retrogusto di visto e rivisto. Prova attoriale accettabile e ritmo altalenante, però non mi ha fatto impazzire ecco. Diciamo che una chance gliela si può dare se proprio non avete niente di meglio da guardare.

Da un'idea del regista Pierre Morel prende forma un film incentrato su due grandi e pregevoli icone cinematografiche, in pratica, nel cast di Morel abbiamo due attori come Sean Penn e Javier Bardem, veramente roba non da poco.
Questo splendido cast dovrebbe, almeno teoricamente, render il prodotto eccezionale "The Gunman".

La resa pratica di questo lavoro cinematografico, però, non è delle migliori, anzi si tratta di un film davvero colmo di difetti che adesso cercheremo di mettere in luce.
"The gunman" parte anzitutto da una trama veramente colma di cliché ove troviamo personaggi senza una precisa logica e soprattutto senza un mero lavoro psicologico, possiamo parlare tranquillamente di personaggi stereotipati che lasciano ciò che trovano, ossia il nulla…
Le premesse, a nostro giudizio, c'erano, Morel (il regista del film) in questo campo dell'action qualche anno fa con "Io vi troverò" riuscì ad accaparrarsi diversi apprezzamenti; questa volta con un cast pesante fallisce in malo modo la cosa. Il film non riesce mai a decollare, tutto sa di cliché, manca lucidità narrativa con le situazioni che si ripetono sempre sull'asse della ripetitività e di una inverosimile azione. Pian piano si giunge alla resa dei conti, ennesima corbelleria che va a sigillare la situazione nel modo migliore, cioè nel peggiore dei modi.
Resta poco, da dimenticare i dialoghi e tutto ciò che ha a che fare con la decenza.

Film abbastanza scadente che si salva appena per la buona interpretazione di Sean Penn. Per il resto ricorda i film anni Ottanta/Novanta con l'eroe solitario e tormentato accompagnato da una femmina di prim'ordine (la nostra Jasmine Trinca) il cui ruolo è mostrarsi quasi sempre nuda e vulnerabile, far sesso col protagonista macho, farsi rapire e mostrare per il resto tutta la sua inutilità ai fini della storia.

Action movie deludente. La parte più vicina ad un film di denuncia resta troppo superficiale. Ritmo sostenuto ma la sceneggiatura non è memorabile. Sufficiente la prova di Penn, da cui però mi aspettavo di più. Buona, anche se marginale, quella di Bardem.

Tremendo. Sembra uno di quei film a la Nicholas Cage. Fin troppe sparatorie e una trama che non riesce ad appassionarti, nonostante la buona performance di Penn.

Un action movie senza infamia e senza lode con qualche velleità di denuncia simil Bood Diamond che rimane piuttosto in superficie. Morel è il regista di Taken, quindi è stata fatta una scelta definita affidabile. Qualche buona sequenza, specie quella finale ambientata nello stadio della corrida non è niente male. Tuttavia non è un film che rimane impresso per qualche caratteristica in particolare. In questo senso forse l'interpretazione di Penn poteva dare quel qualcosa in più, però sono rimasto un po' perplesso anche su questo aspetto. Non che sia disprezzabile, anzi, ma mi sembra che si limiti al minimo sindacabile, cosa strana in considerazione del fatto che lo vede nelle vesti di produttore. Non male la Trinca dopotutto, anche se il personaggio non lasciava grandi spazi di manovra. Orpello di lusso un po' sprecato Bardem.

Delude in pieno l'ultima pellicola di Pierre Morel (ultima in ordine di tempo, ma non di certo per bellezza). Delude in pieno Sean Penn, che tira fuori forse la sua peggior interpretazione di sempre. Delude la trama, delude la scrittura, delude il tema. Delude tutto insomma, e non si salva nulla (eccetto in parte miss denti storti Jasmine Trinca, particolarmente naturale e nel suo in questo contesto).