the lodge (2019)

Non molto realistico ma si fa apprezzare dal lato della fotografia e delle prestazioni attoriali. La lentezza, in controtendenza per un horror, in questo caso calza a pieno, in quanto ci fa immergere progressivamente nell'atmosfera e nel disagio. Decisamente non un classico horror, anzi quasi più un thriller in fin dei conti e

SPOILER

Innanzitutto non si tratta di un horror bensì di un thriller e, secondo, è un film molto INVEROSIMILE, detto ciò, il resto è riuscito!
Dopo un inizio un po' lento, la storia sia fa via via più interessante e coinvolgente grazie anche alla cupa atmosfera glaciale e al mistero che aleggia, con un climax finale sempre più drammatico.

SPOILER

Alla fin fine si tratta di una bella trovata!

È un film per certi versi suggestivo,presenta una buona atmosfera,cupa e glaciale,una certa ambiguità di fondo,una bella fotografia ed una regia capace.
Ciò che funziona poco invece è la sceneggiatura che pecca di prevedibilità e che scopre troppo presto le sue carte,per non parlare delle illogicità varie ( il twist da cui si sviluppa il tutto o ancora alcuni degli sviluppi finali).
Sinistro e ben interpretato ma non mi ha esaltato, sinceramente non lo rivedrei.

Un cupo thriller psicologico con una buona costruzione dell'atmosfera alquanto inquietante. La narrazione che procede lentamente non è in questo caso un fattore negativo, perchè ti dà il tempo di insinuare ben bene nella tua mente le oscure sensazioni che il film trasmette

Sulla scia dell'horror a tema familiare instaurata da Hereditary e Goodnight Mommy (quello originale del 2014, di cui i registi sono anche artefici di questo film). Veronika Franz e Severin Fiala lavorano sulla sceneggiatura di Sergio Casci, apportando qualche modifica, elaborando un film per la rediviva casa di produzione Hammer. Le bambole come in "Incident In a Ghostland" di Pascal Laugier e nel citato Hereditary hanno la loro bella porzione simbolica e come thriller si lascia vedere complice pure la location innevata come santuario della pazzia umana, tema che fa molto "Shining" di Kubrick. Nonostante sia una riproposizione di quanto fatto per "Goodnight Mommy" la pellicola funziona, nonostante il finale si capisca e non sia un colpo di mano così spiazzante. Il lavoro fatto sui personaggi, escluse un paio di scelte illogiche di scrittura, funziona a dovere grazie al cast. Su tutti spicca la figlia del santone interpretata dalla bella e brava Riley Keough, ma cito anche Alicia Silverstone che nonostante il piccolo ruolo lascia il segno.

Un lutto da superare per due bambini. Si parte da qui in quella che sembra essere la versione nordamericana di "Goodnight mommy" (il precedente film della coppia di registi).
Viene creata la giusta atmosfera grazie ad una regia posata e all'utilizzo massiccio di lenti zoom e anche la fotografia cupa degli interni, unitamente alla ricerca di prospettive claustrofobiche, dà al film quella sensazione d'angoscia che riesce a mantenere durante tutta la sua durata. Eppure tale sensazione rimane in superficie senza mai esplodere: i registi ci provano a confondere lo spettatore, prima dando spazio alla possibilità che il tutto sia frutto di allucinazioni dettate dai farmaci, poi ribaltando la prospettiva tra "buoni" e "cattivi": il problema sta nel fatto che Franz e Fiala non si prendono mai il coraggio di far esplodere ciò che hanno tra le mani, non indagano per nulla il passato del personaggio femminile (potenzialmente interessante), decidono di de-costruire per accattivarsi un pubblico nordamericano senza far balenare i picchi di sadismo e violenza del loro film precedente (e infatti sono poi costretti a spiegare, eliminando qualsiasi barlume di ambiguità). E alla fine quello che poteva essere è distante da ciò che invece è.

Notevole film horror che fa dell'atmosfera e dell'ambientazione i suoi punti di forza.
Eccellente l'interpretazione della "protagonista", sulla quale tuttavia avrei preferito si facesse un po' più di luce sul suo passato.
Tetro e angosciante, merito anche della valida regia.
Discreti momenti di reale inquietudine (la scena nella quale la moglie del padre dei ragazzi ecc. ecc. - no spoiler - è spaventosa e mi ha un po' turbato).

Detto ciò, mi sorprende la media voto così bassa. Penso che "The Lodge" sia davvero un buon horror, e non è cosa facile di questi tempi (in riferimento al recente passato).
Sottovalutato.

Classica casa di montagna in mezzo al nulla...qualcosa succederà.

SPOILER

Interessante questo film, cupo e angosciante. Bella la regia e la recitazione, il ritmo e' compassato e alla lunga risulta ripetitivo in alcuni punti. Bel finale

The Lodge riprende molti temi e situazioni di Goodnight Mommy e compiono un'opera di traslazione per un pubblico più anglossassone ed oltreoeano. Anche qui ci troviamo di fronte ad un nucleo familiare disfatto dal suicidio della madre ed al tempo stesso al tentativo di ricostruirlo, con l'introduzione del nuovo componente e promessa sposa del padre. All'interno di questo chalet di montagna si assiste uno scontro tra diverse tipologie di dolore: il lutto della morte della madre da parte dei ragazzi e dall'altra i traumi di una sopravvissuta ad una setta religiosa. L'elemento religioso è un elemento importante perchè marca in maniera netta all'inzio le carrateristiche di questo scontro. Il forte sentimento regligioso dei ragazzi e la ritrosia nei confronti della religione della protagonista. Paranoie reciproche e claustrofobia soffocante all'interno di questa casa di montagna. La messa in scena di Franz e Fiala è molto elegante e ricercata nella loro estetica che favorisce un atmosfera sempre più tesa e tetra, grazie alla buona prestazione del cast. Più che un vero e proprio passo avanti è una conferma della bravura di questa coppia di registi.

Film che si lascia guardare, non mi ha annoiato anche perché adoro i film lenti. Il problema semmai è la trama parecchio zoppicante, comunque compensata dalla buona ambientazione e le buone prove degli attori, specie di Grace e Aiden. Il finale la tira troppo per le lunghe con preci e preghiere assortite ma è l'unico momento che ho trovato vagamente irritante. Si dimentica in fretta ma una visione la vale.

Un horror tecnicamente valido e piuttosto autoriale che sfrutta il solito canovaccio della casa isolata dove due ragazzini devono sfuggire al "male" ma inserisce alcuni elementi interessanti.
Il passato della protagonista assopito con le cure che riemerge a causa degli scherzi malefici dei due bambini. Niente male.
Il ritmo è sicuramente molto lento ma in linea con la location fredda.
Riuscito.

I due registi austriaci Fiala e Franz continuano il loro percorso drama-horror dopo "Goodnight Mommy" con un film molto compassato che lentamente descrive un percorso verso una forma di follia alienante ed angosciosa. Si nota l'influenza dell'horror sui generis perfettamente rappresentato da Ari Aster anche se il risultato finale è decisamente inferiore alle aspettative. L'inizio mi aveva sopreso con il fulmineo colpo di scena dopo pochi minuti ma con il proseguire devo ammettere che arrivare alla fine è stato arduo. La location della "casetta" con il paesaggio innevato accompagnano le vicende della famiglia di Richard che si troveranno ad affrontare degli eventi misteriosi e spirituali. Riley Keough è la protagonista del film che si trascina dietro un passato traumatico che forse mai l'ha abbandonata del tutto ed è in continua lotta contro i suoi demoni interiori. Nessun colpo di scena nel finale, tutto era facilmente intuibilie, aldilà della lentezza in ampi passaggi sufficente nel complesso ma non so se lo rivedrei...

Nulla da ridire a livello tecnico-registico, dopo "Goodnight Mommy" un altro buon lavoro da parte del duo austriaco Veronika Franz e Severin Fiala. In entrambi i casi ciò che invece non mi ha soddisfatto pienamente è la sceneggiatura. L'altro per un motivo ben preciso che ho considerato abbastanza grave, e questo in modo più generico più che altro per una mancata vera e propria sorpresa che mi andasse a giustificare l'alto livello di cripticità emanata dalla pellicola, arrivando invece ad una fase conclusiva facilmente intuibile e prevedibile. Tuttavia non troverei corretto soffermarmi solo su questo punto. In elogio al film và un inizio assolutamente accattivante con una scena talmente ben girata ed improvvisa da lasciarti subito a bocca aperta. Come per "Goodnight Mommy" anche qui si respira in lungo e in largo un'aria solitaria, angosciante, cupa ed oscura ottimamente riportata sullo schermo. Nonostante l'eccessiva lentezza sono presenti momenti di una buona dose di tensione, anche se ne avrei preferiti di più. Non manca neanche qualcosa di grottesco ma anche in questo caso è stato dosato forse in maniera troppo leggera quando invece avrebbero potuto osare di più. La recitazione da parte del cast non è nulla di trascendentale ma neanche da disprezzare, con qualche lieve nota di merito alla protagonista Riley Keough. Insomma tutto sommato si ha che fare con un qualcosa che a livello sceneggiativo non ha nulla di particolarmente originale, anzi si rende piuttosto classico come film horror e ci ho visto persino tanto di omaggio a "Shining" di Kubrick, però noto anche tanto talento nei due registi austriaci e tanta qualità. Spero che in un loro ipotetico prossimo lavoro possano realizzare qualcosa di veramente ottimo che difficilmente potrà non essere notato, secondo me i requisiti per poterlo fare ce li hanno questi due registi, io me lo auguro, poi chi vivrà vedrà.

Lento e banale,trama assurda e finale adeguato alla tristezza di questo film

Un horror leggermente diverso da altri ma molto noioso dove non succede praticamente quasi niente

Bell'horror dall'atmosfera inquietante come capita molto raramente, tanto che nemmeno il ritmo compassato è riuscito a farmi cadere in catalessi. L'ho trovato pure originale in alcuni aspetti della sceneggiatura. Non ho trovato difetti , quindi lo promuovo con un votone.

Altro film molto molto tenebroso e intrigante dei registi del bellissimo GOODNIGHT MOMMY.
Consigliato.

Tutto sommato non è male. Manca un salto di ritmo quando oramai la tensione si è sciolta per via del mistero non più mistero e l'epilogo è già scritto.

SPOILER

W Erode.
Per come si presentano le dinamiche in questo THE LODGE, lo spettatore arriva facilmente a intuire la piega che prenderà la storia, soprattutto perchè la sceneggiatura presenta qualche ingenuità evidente e nei dialoghi c'è più di qualche indizio che rendono l'epilogo prevedibile.
Tra i pregi ci sono l'ambientazione, qualche momento tensivo ben ricreato e la prova della protagonista. I difetti riscontrabili, oltre a quelli già evidenziati, sono da cercare nel ritmo piuttosto lento, nella dilatazione di alcune situazioni e nel fulcro della parte finale che rende il tutto abbastanza sterile e quasi ridicolo.
Così così.

Decisamente troppo lento, e questo rende la visione ostica.
Però grazie alla parte finale. all'ambientazione e anche al cast arriva alla sufficienza.

Film che avrebbe le carte in regola giuste: attori, ambientazioni, atmosfera e "premesse" di sceneggiatura.
Il problema è che poi la sceneggiatura stessa prende una piega scontata, prevedibile, lenta, monotona e "troppo realistica".

Lento nello svolgimento...ma sufficiente.

Irritante a livelli esagerati, orbita a vuoto per tutta la sua durata, fino a traghettarci in un finale che sfiora il ridicolo, sceneggiatura con delle buche spaventose, per la serie faccio tanto fumo "stile" ma poco arrosto "storia"

non mi ha convinto, maledettamente lento
il finale lo risolleva un tantino
a mio avviso non va oltre la sufficienza



Lucasssss

La lentezza è a tratti esasperante, persino irritante; la durata di questo film, al netto dei fotogrammi inutili non supera la mezzora, ciononostante resta originale e coinvolgente, pur se la trama mostra qualche crepa.

Dopo "goodnight mommy" Fiala e Franz compiono un passo deciso verso una maggiore autorialità (ringraziano Aster ed Eggers), producendo un ottimo prodotto di genere, qualitativamente in linea con i canoni horror moderni.