the mangler - la macchina infernale (1995)

Ci sono elementi buoni e altri meno buoni, vale una visione

Meno peggio di come spesso viene descritto: in particolare ottima la scenografia (e la fotografia) che si riscontra nell'interno della fabbrica e l'atmosfera che ne deriva in alcuni passaggi, così come è superbo Englund fuori dal suo ruolo più iconico. Della metafora capitalistica non vale più di tanto la pena parlare in quanto abbastanza elementare e senza grossi spunti di interesse.

Non è un brutto horror, scene splatter ben realizzate, l'ambientazione della fabbrica è cupa al punto giusto, peccato che la storia non sia realizzata molto bene, avrebbe avuto bisogno di qualche dettaglio in più (la storia dei 16 anni, il personaggio di Englund ad esempio).

beh, è un filmetto da poco, girato con pochi mezzi e preso da un racconto minore di king.
lo vidi da piccolo e mi spaventò parecchio, ma a rivederlo adesso è un grosso meh....
non mi sento di bocciarlo in toto però, mi piace l'interpretazione di englund e l'ambientazione sporca della lavanderia industriale quindi un 6 accademico glielo concedo

Horror che vidi da bambino e che mi fece un certo effetto, devo dire che è invecchiato piuttosto male, storia no sense e personaggi poco carismatici, a parte il vecchio padrone.
Quando si capisce la direzione del film si fa fatica a proseguire nella visione, poca tensione e pochi momenti da ricordare.
La parte finale cerca di risollevare un pò il tutto portando alla luce una vecchia storia del passato, a mio parere troppo poco per poterlo considerare un bel film.

Leggo commenti negativi e me ne dolgo perché sia Hooper che è il regista del film, che King che è l'autore del romanzo da cui è tratto, sono dei giganti dell'horror e lo sanno fare con mestiere e con perizia . Questa pellicola è tipicamente e assolutamente horror, non ci sono altri elementi come spesso capita nei lavori ispirati al maestro. Quindi il film va preso per quello che è , puro intrattenimento, senza risvolti psicologici o altro, chiamatelo se volete B movie, comunque funziona e il film è ben fatto.

capisco che Hooper sia nel cuore di tutti noi, ma come fa sto film a non essere considerato un flop non me lo spiego. Bruttino tutto, dalla recitazione, agli effetti speciali, alla storia, a come viene sviluppata…boh, davvero improponibile. E il finale è da denuncia. Si salva giusto qualcosa, ed è sicuramente merito del regista, ma per il resto mi sento di non promuoverlo.

Nonostante la presenza del bravissimo Robert Englund, questo "The Mangler" non mi ha mai convinto. L'idea - tratta da un racconto di King - di una stiratrice posseduta mi è sempre parsa già abbastanza tirata per i capelli, ma è nella trasposizione cinematografica che vengono fuori tutti i limiti di questa storia; le morti sono davvero forzate, sembra quasi che le vittime finiscano nelle fauci della macchina spontaneamente e poi nel finale si tocca davvero il ridicolo, con il Mangler che "prende vita" e cammina sulle sue gambe(!!!). Buono il trucco, in particolare quello di Englund.

Pur avendo questo film oltre 20 anni non riesco a giudicarlo positivamente. Non c'è un interprete che sia convincente, non c'è una situazione che sappia coinvolgere lo spettatore. Gli incidente della macchina stiratrice infernale sono ridicoli, il fantasma che esce dal frigorifero è degno delle peggiori produzioni dell'Asilum . Il film si trascina stancamente per quasi due ore con un finale-paccottiglia che fa rimpiangere il tempo perso nella visione.

The Mangler non si può dire che sia un film completamente riuscito, però ha delle buone carte specialmente nelle bella ricostruzione dell'interno della fabbrica, dove domina questo leviatano che assoggetta ai suoi ritmi la massa degli operai ed al servizio a sua volta di un imprenditore senza cuore e senza scrupoli come il peggiore dei capitalisti, pronto ad insabbiare tutti gli incidenti sul lavoro per non perdere il ritmo di produzione. Le scene in interni sono la parte migliore del film, ma quando l'azione si sposta all'esterno della fabbrica la storia si fa meno interessante ed ha il sapore di riempitivo, prima del confronto finale. Tale confronto delude le aspettative risultando un po' troppo pirotecnico ed involontariamente grottesco nella sua assurdità. Bravi sia Englund che Levine che comunque portano a termine una pellicola imperfetta con qualche qualità.

Buon film,niente di piu! Buona l idea e englund,il mitico nightmare....per il resto non molta tensione e non ua gran storia....com c e' di peggio!

Ecco questo è uno dei pochi film degli anni 90 diretti da Tobe Hooper che riesce a rivelarsi decente.
La storia tratta da un racconto di Stephen King,anche se non eccezionale presenta degli spunti quantomeno interessanti,(un macchinario posseduto raramente si è visto al cinema),mi riferisco in particolare all'ambientazione e al personaggio ben interpretato dal bravo Robert Englund,sembrano entrambi essere usciti da un romanzo di Dickens.
Non mancano comunque i soliti difetti,personaggi che si comportano in modo alquanto demente e scene e situazioni forzate.
Regia e fotografia nella media,discreta la recitazione.
Alla fine è un filmetto più che sufficiente,consigliato agli amanti del genere.

Horror tratto da un libro di Stephen King noioso e che ha poco da dire.

THE MANGLER, scritto e diretto da Tobe Hooper, si cimenta nel trattare un racconto dell'orrore di King, non riuscendo ad andare oltre a tale natura.
Riproducendo a fatica e in modo poco conveniente il proprio soggetto, la pellicola ingrana grazie ad atmosfere irreali e incognite irrisolvibili, in grado di creare oscuri sospetti e arcani misteri, trattati però con sufficienza nel loro status più esplicito.
La difficile ricerca della paura e della tensione, conseguenza di premesse granitiche e di difficile incisione, crea punti morti e sbocchi narrativi rarefatti, colmati in modo fievole da una buona messa in scena e una storia adatta, forse, ad un cortometraggio.

A Rikers Valley, diverse morti vedono protagonista il "Mangler", la stiratrice di una imponente lavanderia industriale. Il misterioso caso attira l'attenzione e la preoccupazione di John Hunton, il detective incaricato di indagare su questi insoliti e terribili incidenti.
L'indagine chiude il caso come "causa accidentale", ma le ricerche del detective fanno emergere un'inquietante segreto soprannaturale: il mangano è posseduto da uno spirito demoniaco, divoratore di vergini, disseminatore di sangue e causa di cruenti omicidi.
Tobe Hooper scrive e dirige questo horror ideato da un racconto breve di King, che ripropone la sua idea di malvagità metafisica e concreta al contempo. Il soggetto non rappresenta nulla di eccelso o elaborato, ma semplicemente un racconto favolistico dell'orrore. Dalla storia magra e povera di King, Hooper ottiene, di conseguenza, ben poco: la semplicità della trama fa spesso girare a vuoto il film, che risulta in diversi punti ampolloso ed inutile, se non per le scene violente e sanguinose tuttavia ottimamente girate. Il massimo che la pellicola è in grado di spremere è qualche sbocco qualitativo e riflessivo che però crea più apparenza che sostanza, come i rischi di mortalità della classe operaia messi in primo piano e l'avidità estremizzata dell'antagonista ricco e potente (interpretato da un Englund in grado di animare un personaggio cartonato e fumettistico).
La tensione, ben creata ma mai troppo vistosa, accompagna il film fino al frettoloso ed ampiamente esagerato finale, che porta alla conclusione della storia, che dimostra come l'infernale macchina sia riuscita a soggiogare e corrompere chiunque utilizzando la bramosia di ogni abitante della piccola cittadina del Maine.
La storia, a volte forzata e a volte poco ammissibile, racconta poco e nulla ma racchiude un fantastico reparto tecnico, che si serve ben poco degli effetti speciali, costituiti anche da una scadente CGI, ma che è esaltato da una regia perfetta, che racchiude la maturità e l'esperienza di Hooper, e una spettacolare fotografia.
Nonostante l'ottima direzione e il bravissimo Ted Levine, duro e convincente, l'idea di base e la storia che ne segue catturano ben poco. Dalla fantasia di King alla mano di Hooper, però, questa pellicola è diventata col tempo un cult di genere, strutturalmente debole ma di godibile visione.

Tra i tanti film tratti dalle opere di King questo è uno dei più noiosi e meno coinvolgenti ...

Delle numerosissime trasposizioni di King al cinema questa è una di quelle che mi ha coinvolto di meno.
Il lato della critica sociale sul capitalismo è piuttosto dichiarato ed evidente ma non sembra funzionare quanto il fattore gore che, seppure non presente in maniera massiccia, riesce a ravvivare un po' l'andazzo della storia, tentando di instillare una qualche dose di pathos e sovrannaturale che mantenga viva l'attenzione di chi guarda.
Il ritmo non sempre è fluido e ci sono parecchi momenti di staticità che non aiutano, facendo scivolare via una storia che non presenta grandi acuti da evidenziare.

Altro adattamento di un racconto breve di S. King, e anche questa volta si tratta di una "macchina infernale". Il racconto non l'ho letto, ma dovrebbe essere cortissimo. King molto spesso scrive delle storie dove i mostri sono oggetti.
Il film è riuscito bene, a volte leggermente tirato per le lunghe, comunque ha buoni effetti speciali, una buona suspense e un finale elettrizzante.
Englund è il vero mattatore della pellicola, ma anche Levine mi è piaciuto.

Liberissima trasposizione del racconto breve "Il compressore" inserito nella raccolta "A volte ritornano" di Stephen King.
Dico "liberissima" perchè il racconto era meno esasperato,non adatto alla realizzazione di un lungometraggio secondo me...il film si dilunga troppo e si nota che è un pò diluito e stiracchiato;per me che conosco il racconto è stato curioso vedere questa pellicola..ma lascia il tempo che trova...

Va preso per quello che è visto che il "mostro" è una macchina tessile industriale e quindi la trama non può essere molto dinamica e ancor meno verosimile...sta di fatto che Englund, come al solito ottimamente truccato, è un bravissimo attore!
La mano di Hooper, anche se lontano dai suoi buoni lavori, si vede (specie nella fotografia) e il tasso splatter è elevato...non un cult dell'horror ma una produzione minore che si può guardare, vista la qualità tecnica di alcune scene.

Tutto sommato tra i migliori film di Hooper, perlomeno prima della desolante fase discendente.

Il racconto di King getta buone basi per scenografie luride, atmosfere opprimenti, sottointesi di critica sociale ed anticapitalistica, qualche buon momento (nonostante il budget a disposizione non fosse elevato), grandi recitazioni (un Englund al solito cattivo, conciato a metà via tra Krueger e un robot, che con Hooper ha fatto e farà Quel motel vicino alla palude, Night terrors e il pilota del serial tv Freddy's nightmares).

Anche le scene più potenzialmente ridicole (l'esorcismo alla macchina, quest'ultima che ad un certo punto diviene umana ed è capace di spostarsi, ecc.) son dirette bene, con ingegno.

2 seguiti, a quanto so inferiori a questo.

Fa piacere vederlo ogni tanbto su Mediaset, ma il dvd non l'ho mai visto.

SPOILER

I pochi commenti a questo film fanno capire come sia stato ingiustamente sottovalutato . Affidare la trama di un racconto del grande S.King a un regista storico come T.Hooper si dimostra un mix davvero niente male .
Come gia accadde nel lontano 83' dove Carpenter aveva diretto sempre da un racconto di King la storia di un automobile di nome christine , una macchina omicida , anche qui ci troviamo di fronte a un qualcosa di insolito ,ovvero una stiratrice che sta li bella ferma mentre gli operai ignari di tutto la usano e vengono fatti a pezzi .
Ma quello che salta subito all occhio che ci troviamo in epoca moderna dove però questa lavanderia è rappresentata come un antico maniero dove il tempo si è fermato . La lavanderia è capitanata da un losco individuo paralitico che appena si regge in piedi con un ammasso di ferraglia addosso che è interpretato da Robert Englund .
Englund che sia un ottimo attore lo si sapeva da anni attraverso la saga di nightmare ma almeno qui fa capire che il suo talento va oltre al personaggio di Freddy K. Riesce a caratterizzarlo al massimo disegnandolo come un tipo viscido , ossessionato dal potere e che non se ne frega di nulla e con tutto quel fumo che li passa davanti al viso anche inquietante.
La parte del protagonista è interpretata da Ted Levine , che ha risalito la china grazie alla magistrale interpretazione di Buffalo Bill nel pluripremitato ''silenzio degli innocenti '' che qui lo si vede nei panni di un agente di polizia che indaga sul caso . Due attori veramente bravi e per Hooper è stata una scelta coraggiosa quella di far interpretare loro due ruoli diversi da quelli che conoscevamo .
La sceneggiuatura invece di cui ovviamente non spoilero nulla, è piu un thriller con pochi elementi horror ,di quanto a me nn ha fatto per nulla paura e con tanto giallo che porterà o spettatore a guardare l'opera fino alla fine.
Il finale devo essere sincero me lo aspettavo veramente diverso .

Faceva davvero tanto ridere vedere due cretini che cercano di esorcizzare una macchina stiratrice..troppo. Per non parlare del modo in cui le sue vittime ci finivano dentro o del rocambolesco finale con tanto di inseguimento.
Rimango del parere che dopo Poltergeist il caro Tom non abbia azzeccato un film.

Horror di serie B ben confezionato, con certe scelte stilistiche davvero ottime (su tutte, la lavanderia che richiama i film dell'orrore d'annata). E poi Robert Englund è un mostro di bravura. Qualche caduta (v. finale tirato troppo per le lunghe) non pregiudica il pacchetto.

Un film ingiustamente snobbato, diretto dal regista cult di Non aprite quella porta, che riesce a creare una buona parabola tra il cinema moderno e quello in pieno stile anni 80, traendo da un racconto di Stephen King un bel fantahorror.
Veramente niente male alcune scene

SPOILER
e la parte di Robert Englund fuori dai panni di Freddy, rivestito con un'altro tipo di Make-up è veramente ben interpretata e studiata!.
Insomma, un piacevole film preserale!

ora le ho viste tutte, anche una macchina stiratrice posseduta hehe... vabbè, il tema non è dei più originali, comunque l'impianto regge, anche grazie alla performance del nostro amico Freddy :D

Film totalmente idiota. Io mi vergognerei anche se fossi King che lo ha scritto. Giusto Hooper ci poteva fare un film. All'inizio poteva anche essere carino, ma dopo è un continuo di noia, situazioni stupidissime, noia, altre situazioni stupidissime

SPOILER Ma che senso ha? perchè? doveva essere un horror? doveva entusiasmare? doveva comprendere risvolti sociali? Boh, probabilmente l'ultima è l'ipotesi più plausibile, ma che due balle oh!!!
Ad ogni modo la presenza di Englund è ben caratterizzata e due, tre scenette splatter salvano il film dall'oblio.

Visto dopo i 2 mangler ultimi.... sui quali stendo un velo pietoso.
Questo si salva, bene.

Non tutti i film horror devono necessariamente mettere paura. Trattandosi poi di un horror basato su un argomento e con le tematiche dei flm di anni passati, la visione odierna può destare qualche disappunto.
A mio parere risulta molto valida la trasposizione in horror di un concetto di megalomania e sfruttamento da parte dei ricchi proprietari, che disdegnano la povera gente a favore dei propri lussi.

Le scene non saranno un esempio di horror, ma il flim e l'argomento si.

Il film scivola via in modo lineare, piacevole, la storia si sviluppa bene e vi sono alcuni effetti (ormai storici) non male.

SPOILER

Un horror con una trama troppo stupida e insulsa.

Buon horror di Hooper, uno degli ultimi grandi del regista. Qui Tobe, ancora una volta "tratto da un racconto di Stephen King", ci narra la storia di questa macchina

SPOILER
Niente male, il film scivola via come sull'olio, la trama è abbastanza originale anche se

SPOILER
Possiamo dire che fa riflettere sulla situazione di molti ricchi che pensano prima al denaro e poi al resto, mettendo in pericolo anche la loro vita per l'avidità.
Ah, e come sempre va citata l'interpretazione magistrale del mitico Robert Englund!

Mi dispiace, ma la vera macchina infernale resta Christine. Questo film cerca di trasferire la tensione di quel film in un ambito diverso, ma a mio avviso fallisce totalmente. Il risultato è una pellicola banale e per niente coinvolgente.

Un disastro completo. Non mette mai paura e fa ridere in diversi punti. Non basta Englund a salvare questa spazzatura.

Anche questo tratto da un racconto di Stephen King contenuto nella raccolta A Volte Ritornano, e l'ennesima trasposizione a dir poco inguardabile. A parte l'inizio (che è l'unica parte bella), il film ha ben poco da spartire con il libro, e l'idea che ne è stata tratta è a dir poco ridicola e di una noia mortale. Si salva solo grazie all'interpretazione di Englund. Ho sempre ritenuto Hooper un regista mediocre ed un One Hit Wonder, e questo film lo dimostra.

A me proprio non è piaciuto... a partire da Englund e al suo doppiaggio, ridicolo a mio parere, per passare poi alla trama, brutta e senza spunti, per finire con il finale... CHE CAXXATA!

Sarà un caso ma i film di Hooper non mi hanno mai colpito... questo è proprio brutto...

Buon film.

Decisamente un buon horror..uno dei migliori di Hooper. Lo splatter abbonda e le sequenze ricche di tensione non mancano. Peccato solo per alcune scelte un po' troppo azzardate come l'inseguimento della macchina ai protagonisti nelle scene finali. Conclusione forse un po' troppo prevedibile..bravo Englund adattissimo al ruolo..film consigliato.

Be insomma, se avessi commentato the mangler qualche anno fa, probabilmente avrei dato 9, mi ricordo che mi era piaciuto un sacco, ma adesso che l'ho rivisto, devo dire che quel voto sarebbe stato troppo alto, seppur mi sia piaciuto lo stesso anche adesso.
Tratto dall'ormai solito romanzo Stephen King, Tobe Hopper realizza una delle sue opere più convincenti, anche se magari qualche rimpiantino c'è: perchè qualcosa in più la si poteva fare, e secondo me poteva veramente creare un suo secondo capolavoro Tobe Hopper dopo il devastante Non aprite quella porta, però dai va bene anche così. Insomma all'inizio il film prende già una piega abbastanza cruenta e malvagia, poi pian piano sembra quasi spegnersi anche se fortunatamente non succede, fino ad arrivare all'eccezionale parte finale, che personalmente e riuscita a convincermi in piano, meritandosi un 7 che sembrava dopo buona parte di film difficile da raggiungere. Vorrei anche sottolineare una cosa riguardo gli attori, devo dire che il protagonista Ted Levine nella parte dello sbirro è stata micidiale, con di quelle battute che mi hanno fatto morire, invece purtroppo dò un voto negetivo a Robert Englund, quasi impacciato, si insomma personalmente non mi è piaciuto nemmeno un pò, infine buonissimi anche gli effetti sonori e splatters.
Per il resto, si può dire che non è certamente un pilastro del genere horror, però per gli amanti del genere una visione e consigliabile.

Discreto horror. La pellicola scorre bene e il sangue scorre abbondante.
Abbastanza bene il cast, fa sempre piacere vedere il buon Robert Englund.
Storia carina e ben rappresentata. Non è un capolavoro ma nemmeno una delle tante porcate che vengono prodotte oggigiorno.
Consigliato agli amanti del genere.

Discreto film di Hooper. Bell'atmosfera e bravissimo Englud. Pessimo il personaggio del film, senza di lui il film sarebbe da 8. Molto bravo anche Levine.

Tratto da un romanzo di King e diretto da un pezzo da novanta come Tobe Hooper,The Mangler e'un discreto passatempo,forse troppo semplicistico nella struttura narrativa,ma cmq riuscito grazie alla caratterizzazione dei personaggi e alla presenza fondamentale di Robert Englund.Ottime le ambientazioni e ben realizzata la macchina demoniaca,per una storia da apprezzare soprattutto per il suo valore metaforico.

davvero un bel horror targato Hooper visto parecchi anni fa ma mi ricordo ancora bene la trama originale! lo consiglio ben fatto!

Bell'horror di Tobe Hooper, lontano dai suoi esordi, ma pur sempre molto efficace.
Forse è tirato un po' per le lunghe, ma l'atmosfera grottesca e gli strambi protagonisti ci fanno capire la bravura di Hooper. E sopratutto nella parte finale ci sono un paio di belle scene splatter, che per gli anni in cui questo film è fatto (prima metà anni '90, quando sono iniziati gli horror alla "Scream"), non sono niente male.
Discreto.

forse se il finale fosse stato diverso(mi riferisco alla "creatura")avrei dato di piu'!
certo non è un horror che ti sconvolge o che ti spaventa,ma si lascia guardare...

Non sono d'accordo con i voti del sito. Non siamo di fronte a un capolavoro, ma è uno dei pochi film che mi abbiano veramente raggelato il sangue dalla prima all'ultima sequenza, con uno script superiore (e non di poco) alla media del genere. Non a caso ha avuto anche qualche imitazione efficace ("l'uomo senza sonno", se non erro, in qualche sequenza).
Hooper si dimostra un maestro nel genere, capace di affrontare il terrore attraverso una spirale sociale ben precisa (sfruttamento femminile compreso?) .
Certo anche questo film ha i suoi retaggi. un po' Lang e un po' Browning, ma la realizzazione è comunque abbastanza personale. Alziamo la media, che se lo merita

Inutile e scialbo!

Classico voto da sei pieno, senza ripensamenti. Non un capolavoro, non una frescaccia, nessuna pretesa, tutto sommato ti fa passare quell'oretta e mezza godibile che ci sta sempre bene.

ennesima trasposizione di un racconto di king,niente per cui gridare al miracolo ma godibile tutto sommato

Nell'inisieme la storia e'carina,la trama e' coinvolgente e Robert Englund e' sempre uno spettacolo....il regista Toobe Hooper nella sua mediocre carriera e' stato capace di sfornare un gran capolavoro(Non Aprite Quella Porta) seguito da una riuscita parodia,per poi sprofondare nel pentolone di horror spenti e senza idee....diciamo che in questo caso la sufficenza se la merita.