tickets regia di Abbas Kiarostami, Ken Loach, Ermanno Olmi Italia, Gran Bretagna 2005
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tickets (2005)

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locandina del film TICKETS

Titolo Originale: TICKETS

RegiaAbbas Kiarostami, Ken Loach, Ermanno Olmi

InterpretiValeria Bruni Tedeschi, Carlo Delle Piane, Martin Compston, Gary Maitland, Silvana De Santis, William Ruane, Klajdi Qorraj

Durata: h 1.55
NazionalitàItalia, Gran Bretagna 2005
Generecommedia
Al cinema nel Marzo 2005

•  Altri film di Abbas Kiarostami
•  Altri film di Ken Loach
•  Altri film di Ermanno Olmi

Trama del film Tickets

Tre storie si sviluppano durante un viaggio in treno dal centro Europa a Roma. Un anziano scienziato torna da un viaggio di lavoro, durante il quale ha conosciuto una donna della quale si è subito innamorato e nell'intento di scriverle una lettera ripensa al suo primo amore. Una signora arrogante vessa il povero obbiettore di coscienza che l'accompagna in viaggio. Tre ragazzi scozzesi, tifosi del Celtic, diretti a Roma per una partita di calcio, si imbattono in una famigliola albanese.

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Voto Visitatori:   6,35 / 10 (13 voti)6,35Grafico
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Voti e commenti su Tickets, 13 opinioni inserite

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  Pagina di 1  

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR rain  @  12/05/2024 19:15:21
   6 / 10
Tre episodi di tre (grandi) autori che, vuoi forse per la brevità del minutaggio a cui sono costretti, non riescono a dare il meglio di sè stessi.
Deludente soprattutto l'episodio di Kiarostami, giocato molto sull'ambiguità di dialoghi e situazioni, ma che alla fine non dice proprio nulla. Già meglio quello di Olmi (il primo in ordine di messa in scena), con il sogno d'amore di un bravo Carlo Delle Piane. Il più bel frammento è però il terzo, quello diretto da Ken Loach, un episodio anche divertente che vede protagonisti tre tifosi del Celtic (impossibile, alla fine, non innamorarsi del personaggio di Spaceman) e in cui il regista britannico non manca di inserire le sue tematiche sociali e l'attenzione per gli ultimi. E dei tre, quest'ultimo è davvero l'unico per cui può valere la pena la visione.

Olmi: 5.5/6
Kiarostami: 4.5
Loach: 6.5

Gruppo COLLABORATORI Compagneros  @  14/11/2022 20:28:50
   6½ / 10
Tre maestri del cinema si alternano lungo i binari. Un viaggio gradevole con alti e bassi.

freddy71  @  04/09/2016 20:17:27
   6½ / 10
il film si lascia guardare abbastanza bene....gli attori mi sono piaciuti...forse piccole pecche della regia in tutti e tre gli episodi

DarkRareMirko  @  01/07/2015 00:08:33
   6½ / 10
A prescindere dai vari giudizi presenti, più che altro almeno i primi 2 episodi mi hanno trasmesso una sensazione elevata di stranezze (situazioni fini a loro stesse, personaggi strambi e odiosi, silenzi, ecc.); mi è parso un film bizzarro che si compiace delle proprie diversità.

Ma poi arriva Loach e normalizza tutto, firmando, manco a dirlo, l'episodio più riuscito e più vicino al suo stile.

La Tedeschi è molto bella e Delle Piane molto bravo, ma Olmi non conclude molto; Kiarostami punta molto sulle improvvisazioni e sui dialoghi fiume, ma anche lui di sostanza non offre molto. Loach è quello che più fa pensare e riflettere, sulla solidarietà e sui pregiudizi.

Più che sufficiente ma si poteva fare di meglio; manca forse una visione di insieme, un collante.

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Invia una mail all'autore del commento mkmonti  @  05/09/2007 12:02:52
   6½ / 10
Pellicola ad episodi diretti da tre mostri sacri come olmi,kiarostami e loach; in tutta franchezza mi sarei aspettato qualcosina in più anche se il primo episodio di Ermanno Olmi è davvero meritevole di elogi, tutto basato sull'introspezione di un ottimo carlo delle piane....il più deboluccio è l'episodio di Kiarostami,mentre Ken Loach ci fa più che altro sorridere,anche se sullo sfondo il dramma dell'immigrazione riporta alla riflessione necessaria. In complesso più che sufficiente.

antoine  @  16/10/2006 20:44:01
   6 / 10
carino ma nulla di speciale. l'episodio di ken Loach mi sembra decisamente il più piacevole e valido. Olmi è un mattone assurdo, kiarostami ha fatto certamente di meglio.

orsetto_bundi  @  10/06/2006 12:00:28
   8½ / 10
Non so....forse stamattina sono di "bokka ECCESSIVAMENTE buona"...ma non kapisko proprio para nada quelli ke hanno kritikato 'sto film.....io l'ho trovato semplicemente straordinario.....
tre episodi basati su storie- diversissime tra loro- sì semplici semplici ma, al tempo stesso, di grandissimo effetto e poesia......e, tra l'altro, interpretati da attori bravissimi (anke konsiderando il fatto ke molti di loro so' non professionisti !!!)....... è un film ke ti lascia qualkosa dentro...ke, in alkuni momenti, riesce a kommuovere e a far pensare....all'amore, alla solitudine, alla solidarietà, ai pregiudizi.......
davvero bello bello bello :-)
e tralascio il fatto ke, vedendolo, mi è venuta voglia di salire sul primo treno e partire all'avventura.....vabbe'...è solo questione di tempo...tra meno di due mesi il mio ennesimo Inter-rail sarà realtà.........SKANDINAVIA ARRIVOOOOOOOOOOOOO !!!!!!!!

Gruppo COLLABORATORI paul  @  07/11/2005 16:13:58
   8 / 10
Bello, poetico, lento...ma con un trio così....

viagem  @  10/05/2005 15:15:10
   7 / 10
Molto piacevole, un crescendo di dialoghi e di freschezza dal primo all'ultimo episodio. Quello dei tifosi del Celtic è davvero spassoso!

Lady Morgana  @  04/05/2005 18:17:34
   5 / 10
Mi aspettavo decisamente meglio. Forse perchè avevo delle idee mie sulle storie intrecciate nei treni. Forse perchè ci sto scrivendo su da diversi anni e mi sembra che abbiano preso gli episodi peggiori dalla realtà. Ma è possibile che quello di Kiarostami sia la seconda sequenza? Io non credo proprio. Lì c'è il tocco di un italiano. (Terribile...) Poco male, l'ho visto in seconda visione e ho pagato il biglietto ridotto. L'idea di base è molto buona... ma la realizzazione pessima...

Delfina  @  30/04/2005 13:40:20
   6 / 10
Film abbastanza carino... per chi ama il genere a episodi (di necessità brevi ).

Gruppo COLLABORATORI SENIOR Invia una mail all'autore del commento kowalsky  @  06/04/2005 23:30:55
   6 / 10
"Sono sempre stato attratto dai sogni, nei sogni puo' accadere tutto quel che desidero"

A "E allora che te ne pare? Devo dire che mi aspettavo molto di peggio. Comunque il treno è così affollato ...ma che ci fanno tutti questi soldati? Hai visto il sergente? Tiene i rayban come Beckham e non a caso c'è un pischello che porta la sua maglia ... Ok per un viaggio da Innsbruck a Roma ci sta bene anche il Breve Incontro in stazione prima di partire... Carletto ha pero' sempre quell'aria di uno che parla solo se glielo dice Pupi Avati. Il professore intimista, con tutto quel fragore Non è facile uscire indenni da tutto 'sto chiasso, con la voglia di preservare quel romanticismo, e tutto quell'esercito Ma che strani passeggeri poi... gli indiani, il violinista che osserva gli spartiti di Chopin Non sarà mica un po' una caricatura?
B L'esercito....l'esercito...che bello. Non è che salteremo tutti per aria vero? tipo dicono ci sia una bomba e allora è come Un fiume falado di De Oliveira che scoppia tutto ed ecco che tutto si chiarisce: tutto il mondo finisce nello stesso destino Ma non sarà che dopo ci sarà un messaggio filosofico-teologico? Non lo sopporterei. Spero che almeno ci risparmino questo
A Olmi mi ricorda la mitteleuropa... pagine strappate a Goethe o a Roth, dopotutto è da quelle terre che comincia il viaggio... Il silenzio, voglia di silenzio che sublimi ogni cosa... è nello stile del regista. Tutto questo pudore dei sentimenti contro l'invadenza di quegli sguardi estranei che guardano, osservano, vedono ogni cosa, anche quello che vorrebbero vedere
B Ma poi c'è quel pianoforte lì, la solita metafora dello sguardo negato... ad occhi chiusi ... come Schnitzler? Il doppio sogno? Ci mancava pure lui
A Capisco che doveva servire per contrastare la natura tardoromantica del professore, ma non c'è troppa gente strana in questo treno? Già che c'erano potevano metterci anche degli extraterrestri, non si sa mai
B E adesso cosa succede? Mi dai una sigaretta? Sì lo so che non si fuma ma io me ne frego
A E questa ******* da dove arriva? Credevo fosse una megera con il suo gigolo...
B E' di Kiarostami, ignorante... solo che stavolta non ci mette i piani fissi e le donne iraniane vestite di nero... sta studiando il comportamento di noi occidentali, adesso
A Mah una così l'avrei buttata volentieri fuori dal finestrino... pero' sai che fatica grassa com'è? Forse mi farei aiutare da uno dei passeggeri, sono convinto che in molti ci starebbero...
B Ma è solo una povera vecchia ... ha anche perso il marito Qualche volta essere morti è una fortuna Ti immagini cosa vuol dire vivere anni e anni con una così? E' inacidita come la peggiore delle suocere
A Ma quel Filippo lì, beh ci credo che straparla con quella sciocca squinzia è sempre meglio di stare a sentire le beghe di una maliarda ipocondriaca e nevrotica
B Sciovinismo inglese...zitto che arriva Ken Loach... come dici? Sono scozzesi? Ma porca miseria quelle sarebbero le maglie del Celtic? Sono una *****... pensavo fossero gemelli poi se li guardo bene mi rendo conto che non è possibile Uno è alto e magro, l'altro più basso, poi c'è un ciccione con i piedi che puzzano
A Penso che sia l'episodio migliore, proprio adesso che siamo arrivati Olmi ha fatto un po' il perfettino, mentre kiarostami non mi puo' venire a dire che si deve finire così L'ha giustamente scaricata, e allora?
B E' il migliore perchè ti mette nelle condizioni di affrontare il nodo dell'idealismo... guarda quello alto, prima fa il dritto che capisce ogni cosa e poi si intenerisce con la ragazza A volte quello che conta è un bel gesto, non importa se sia motivato dalla verità o dalla menzogna... tu la coscienza a posto ce l'hai
A Certo che 'sti scozzesi un po' *****ni lo sono pero'...
Goliardia, gioventu', vitalità tutto è consentito per la squadra del cuore... ma quelle maglie pero' vuoi mettere la nostra Nazionale?
B Lasciamo perdere il calcio che è meglio. Piuttosto siamo quasi arrivati a casa, e non siamo neanche saltati in aria. C'è ancora tutta la gente, qui... oh io adoro i treni, soprattutto se arrivano in ritardo e viaggi da far schifo
A Vedi? Non c'era nessun pericolo. Ti è piaciuto il viaggio?
B Non male, direi Non vale forse il prezzo del biglietto e da tre assi mi aspettavo di più...non fanno che confermare il loro stile senza infamia nè lode magari Loach fa qualcosa di meglio pero'...
A ... mentre Olmi non vuole saperne di oscurare il romanticismo
B Alla fine anche quella vecchia aveva solo un dannato bisogno di amore
A Tutti abbiamo bisogno d'amore... non lo vedi? Lo capisci dagli sguardi, che tradiscono l'urgenza di parlare, di ascoltare di conoscere... e quando qualcuno tace, è solo perchè teme di espletare le proprie emozioni ...
ma in cuor suo desidera come tutti gli altri parlare con gli altri
B Beh di questo non sono certo
A Con Kiarostami mi sono ritrovato in un treno ... ma mi domando a cosa serve questa storia?
B Svelto che dobbiamo scendere. Siamo arrivati
A Il mio sogno sarebbe un giorno di fare l'amore in treno ma non è mai accaduto. Forse se chiudessi gli occhi e sognassi come il professore, realizzerei il mio desiderio
B Che ne dici di quella lì? Come si muove... e come ti guarda... se vuoi puoi scendere alla stazione successiva o a quell'altra ancora
A Ma io non vedo l'ora di scendere, fermate in treno... Non sopporto tutta questa omologazione sociale, per cui io sono costretto a comprare un biglietto per essere incamerato nella funzione oggettiva del viaggio
B Sei un anarchico del *****, ecco cosa sei
A E a te puzzano i piedi

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Ultima risposta 11/04/2005 11.17.31
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marie  @  30/03/2005 15:47:12
   4 / 10
Lo stesso treno fa da sfondo a tre storie differenti,il passaggio veramente non si avverte come taglio netto e la fluidità, in questo senso, è forse uno dei pochi pregi di tickets.

Olmi punta l’attenzione al tempo circolare e la leggera simpatia vissuta dall’anziano farmacista assume contorni sfuocati, i ricordi di eventi reali si confondono con desideri e nostalgiche speranze di un amore improbabile.
La storia (l’unica) che si svolge dentro e fuori dal treno, viene continuamente disturbata dalla presenza di un gruppo di militari, che amplificano la sensazione di oppressione, quasi un ignoto pericolo minacciasse i passeggeri o l’intenzione era quella di mettere in evidenza come la serenità del loro viaggio fosse garantita da un controllo rigido, ma necessario? (speriamo non sia stata questa).
La figura di Carlo Delle Piane suscita più che tenerezza compassione e a tratti diventa anche un po’patetico, a dire la verità, ma per me molto bravo, mentre la Tedeschi troppo distaccata, un pezzo di ghiaccio.
Poi voglio sperare che il tema del latte non fosse un simbolismo troppo facile di circolarità degli eventi.

L’episodio di Kiarostami è sicuramente il peggiore, si gioca sull’ambiguità, sul fraintendimento, incontri inaspettati.
Una signora anziana, che probabilmente la vita ha reso arrogante e scorbutica, angustia un giovane obiettore di coscienza.

La terza storia di Loach è di una semplicità sconcertante, ma in alcuni momenti regala qualche sorriso. Si può descrivere come l’incontro/scontro di due culture, di due viaggi profondamente differenti, dove un biglietto può assumere un valore inestimabile.

Tre storie forse troppo reali e possibili che non sarebbero state poi così male se almeno i dialoghi fossero stati meno scontati.



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Ultima risposta 06/04/2005 21.47.34
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