tutti giu' per terra (1997)

Film sulla generazione x , stanca e svogliata , senza obbiettivi e che forse tende a dar un pò troppo la colpa a fatti e persone troppo distanti da loro .
All'epoca incompreso , oggi rivalutato anche se la sceneggiatura è debole e un pò ripetitiva . Bene un giovane e disilluso Mastrandrea , cast con tanti camei divertenti.

E' un po' il Trainspotting di casa nostra, o il Trainspotting dei poveri se vogliamo dirla tutta, ma pure con i suoi difetti a me ha divertito un sacco. Mastrandrea si cala nella parte di Walter in maniera impeccabile, racchiude perfettamente il prototipo della generazione X, con quello sguardo intelligente ma apatico di un ragazzo che non sa quello che vuole nella vita e cosa ci fa in questo mondo. Poi con la felpa blu dell'adidas con cappuccio grigio e jeans chiari...ah gli anni '90!!!

Oltre a Walter i punti di forza del film sono i dialoghi, molti dei personaggi di contorno (il tipo delle fotocopie, troppo simpatico), una colonna sonora firmata CSI molto potente, che raggiunge il suo apice con la bellissima title track.

Eccezionale Carlo Monni che interpreta il padre di Walter, ci sono anche camei per Caterina Caselli, Luciana Littizzetto, Vladimir Luxuria tra i più famosi.

Per me è assolutamente un cult.

A mio avviso un film abbastanza immaturo dal punto di vista registico e con una storia di disagio generazionale piuttosto inconcludente ( anche se non manca di alcune buone intuizioni e di una discreta scrittura dei dialoghi),bene invece l'interpretazione di Mastandrea e la colonna sonora.
Tutto sommato,per quanto imperfetta,una discreta commedia.

Film tutto sommato godibile ma che non mi ha meravigliato così tanto, anche se non lo reputo comunque eccessivamente banale né scontato. La cosa migliore è comunque a mio avviso la presenza di Mastandrea che secondo me qui dà un'ottima prova delle sue capacità. Per il resto lo ricordo ben poco, anche se comunque (ripeto) non negativamente. In generale ho l'impressione che riesca comunque a trasmettere relativamente bene la condizione del protagonista e della sua generazione collocata in quel determinato contesto spaziotemporale.

quanto mi son divertito!

Tutti giù per terra è un film cult di fine anni 90, manifesto generazionale legato al periodo di uscita ma ancora oggi in grado di graffiare e convincere.
L'ottimo Valerio Mastrandrea impersona un giovane studente di filosofia disilluso e pionieristicamente nichilista, confuso ed in aperta conflittualità con la figura paterna.
Il film è un viaggio ironico e dissacrante nei turbamenti di un ragazzo italiano di metà anni 90. Alla ricerca di un proprio posto in una società che sta ultimando la metamorfosi sociale ed economica verso il nuovo ed incombente millennio, lo spaesamento del protagonista è reso alla perfezione grazie ad una scrittura pugnace e caustica che riesce nell'intento di caratterizzare al meglio non solo il personaggio di Walter ma di tutti i volti dei caratteristi che vanno a comporre la storia.
A supporto di questa storia di giovanile esistenzialismo naif l'ispiratissima regia di Ferrario, qui al massimo della creatività registica. Da non sottostimare la calzante colonna sonora sulle note dei CCCP/CSI, qui presenti anche in un simpatico cameo.
Tutti giù per terra, malgrado qualche peccato di inesperienza ed una concezione molto legata ai suoi anni, resta una pellicola da riscoprire: un manifesto tagliente che è riuscito a fotografare con sapienza un piccolo squarcio di fine novecento italiano.

Uno dei migliori film Italiani degli anni'90 tristemente poco noto e boicottato.

Un film sulla vita di un giovane disoccupato... Ovvero il nulla piu' totale, si salva solo la Caprioli.

forse uno dei pochi casi in cui il film supera il libro.

"Io sto bene, io sto male, io non so cosa fare! Non studio, non lavoro, non guardo la tv, non vado al cinema, non faccio sport..." il testo della canzone dei CCCP spiega perfettamente l'intento di questo film, non a caso è stata inserita in una delle scene più profonde e riflessive del film.
Veramente ben recitato e con un'ottima colonna sonora (presenti alcuni dei migliori gruppi rock alternativi italiani).
Manifesto generazionale della gioventù '90.

Carlo Monni indimenticabile.

Film carente nella sceneggiatura che non mi è piaciuto.

Per essere il meno banale possibile, potrei dire che il film alla fin fine è una raccolta di pensieri di tutti i giorni di un ventiduenne di strada, efficace se si esclude qualche tentennamento (certe battute non rendono) ma che nel finale, per colpa di un paio di gravi errori diventa ridicola o perlomeno perde di credibilità, cioè:

SPOILER

"Tutti Giù per Terra" è un prodotto in cui sicuramente ci si rispecchia, è evidente il consenso di alcune scene ma sta di fatto che il regista non è riuscito a tirare avanti dritto fino all'ultimo, perlomeno, io ho notato questo grande sbalzo all'interno del film. Vabbè.

mi ci rispecchio a sto film..ci sto male

Commedia che non mi ha entusiasmato. Film che secondo il mio parere non è ben sceneggiato.

Affronta tematiche molto vicine al contemporaneo Ovosodo. Anche questo è un racconto di formazione, su illusioni ma, ancor più, disillusioni e scontro con la realtà. Un vago senso di disincanto e tristezza serpeggia per tutto il film, molto amaro e, complessivamente, non mi è sembrato molto riuscito.

nonostante sia attuale ancor oggi, questo film è abbastanza figlio del suo tempo, probabilmente per il tipo di commedia, del taglio che le viene dato e per le musiche dei CSI che accompagnano le vicende di un bravo Mastandrea.
nota di merito per Carlo Monni, il personaggio più assurdo e comunque più riuscito, che dà vita alle scene più divertenti.

Film cinico e stralunato sulle crisi giovanili.
Davide Ferrario firma un prodotto sempre attuale con un ottimo Mastandrea, davvero perfetto nel ruolo.
Bella scelta delle ambientazioni.

Fa pietà, montaggio osceno!

Un film generazionale...
Generazionale?
Un film sulla vita di un giovane disadattato...
Solo?
Un film su torino e dintorni, sulla società e le sue aporie... sui sogni....
Un gran bel film.
Brillante, cinico, comico, drammatico. Una colonna sonora d'eccezione, ottima regia indie, magistrale Mastandrea.

Sentivo il complotto chiudersi intorno a me,
sarei stato stritolato da un meccanismo omicida
8 ore di lavoro al giorno, 3 settimane di ferie l'anno,
avrei venduto l'unica cosa che mi era rimasta di mio
oltre il ****: il tempo.

Il malessere generazionale raccontato attraverso una delle migliori commedie italiane degl ultimi 15 anni. E quanto ***** è bello non sentirsi, una volta tanto, in un film di Muccino.

Film molto bello sull'eterna crisi generazionale. C'è molto fatalismo o addirittura nichilismo nel personaggio di Walter. Un giovane Mastandrea mostra i prodromi di quelle che saranno le sue future qualità. Molto ben strutturato per lo stile vagamente grottesco di alcune scene mi ha ricordato molto il film Paz (film bellissimo che consiglio a tutti).
Alla fine rimane allo spettatore una triste conclusione. Il film è ambientato una quindicina di anni fa, ed era già difficile entrare nel mondo del lavoro. Oggi le cose sono addirittura peggiorate, perchè non valgono più nemmeno i titoli scolastici !!

Commedia italiana fuori dal coro per i temi e per lo stravagante humour che a permea. Non è un risultato eccellente, ma certamente si fa notare per il sarcastico ritratto che fa della società italiana.
Mastandrea perfetto nella parte.

Piacevole commedia nostrana piuttosto riflessiva e condita anche da vari aspetti drammatici.la componente dei problemi sociali-giovanili gestita in modo intelligente e senza balordi e superflui intrecci mucciniani. Mastandrea molto bravo nel ruolo,non a caso lo trovo uno dei migliori interpreti italiani di oggi.

La crisi in chiave melodrammatica.. dal 97 non è cambiato nulla,grande mastandrea come sempre,la colonna sonora con i cccp è in sintonia con il film.

Intelligente commedia di Ferrario e probabilmente anche il suo film più riuscito.
Godibile, ma acerba, tratta del disagio giovanile in modo brillante.
Ottimo e azzeccatissimo V. Mastrandrea.

Bello, molto bello. Un Mastandrea in perenne conflitto con se stesso, il mondo e l'amore, e la cui interpretazione fa capire come gente come lui sia necessaria per il cinema nostrano.
Non da meno la colonna sonora, piena zeppa di grandi canzoni rock, uscite sotto quello che all'epoca era il C.P.I., il Consorzio Produttori Indipendenti di Giovanni Lindo Ferretti e Massimo Zamboni (anche se ammetto di continuare a non ricordare chi ne è stato il fondatore): Santo Niente, Disciplinatha, Ustmamò, Marlene Kuntz, Madaski, e ovviamente il Consorzio Suonatori Indipendenti. E tralaltro questi ultimi interpretano dei professori universitari, guarda un po'!
Bravi anche gli altri, e risulta essere sopportabile anche la temporanea apparizione (non ancora ingombrante e fastidiosa come ai giorni d'oggi) di quel bluff vivente di Luxuria.

SPOILER

questo film non mi ha convinto molto. racconta il disagio giovanile in modo un pò duro. il giovane mastandrea è un personaggio acerbo e un pò caricaturale: sfocia troppo spesso in luoghi comuni un pò insipidi. appena sufficiente.

Un Brassiano "Chi lavora è perduto" moderno, realizzato dal bravissimo Ferrario di Guardami, davvero uno dei registi italiani che in questi ultimi anni è maggiormente da tenere d'occhio, di cuore.

Camei di Vladimir Luxuria, Luciana Littizzetto, la Caselli, Elisabetta Cavallotti (già presente come protagonista in Guardami).

Uno di quei film alternativi comunque amabili, realizzati con voglia e con qualcosa che si vuole per davvero comunicare allo spettatore di turno, qualsiasi sia la sua età.

Bravissimo Mastrandrea, tremendamente vero nonchè credibile il contesto dove opera, l'insieme di persone che incontra, l'aria che si respira.

E l'Italia è questa qua.

Non sempre l'indipendenza è positiva, e non sempre è il valore migliore a cui si deve mirare.

Per quanto schifo possa fare la tua vita,puoi sempre sognare di avere un paio d'ali e di volare....

film molto carino con belle musiche dei csi

uno dei primi film con mastandrea, il libro da cui è tratto il film è sicuramente più bello (strano eh?) però rimane un film giovane, divertente ma anche un film che lascia qualche dubbio.

Bel film di Davide Ferrario basato tutto su un giovane Mastrandrea, belle le ambientazioni, bravi gli attori, ottime le musiche, storia tratta dal libro di Culicchia, con finale aperto...rispetto al libro molto più aperto, che dire film così non se ne fanno più...

Bel film,ironico, ben sviluppato, mai noioso,e soprattutto perchè finalmente un film in cui mastrandrea può recitare come ha sempre fatto perchè è proprio così che deve essere il personaggio,più che bravura sua tanto di cappello a chi ha pensato di prendere lui per il ruolo

Non l'avrei mai detto... ma è un film davvero divertente...

Dai contenuti attuali, il film si sviluppa con ritmo, garbo e ironia grazie anche a un Mastrandrea troppo azzeccato e alle belle musiche dei C.P.I..
Il disagio di un ragazzo ... un piccolo manifesto generazionale ...

Il libro mi era davvero piaciuto e il film non è da meno, complice il solito bravo Mastandrea. Da vedere!

Il film vuole forse fare un'analisi introspettiva dei disagi giovanili? Non lo so, so solo che non decolla mai, piuttosto banale e poco coinvolgente, anche se qui Mastandrea è proprio calato nella parte.

coinvolgente..riflessivo..Mastandrea magistrale...il tutto contornato dalle canzoni dei CCCP...perfetto accostamento...

Questo è un film generazionale, non le uscite cinematografiche degli ultimi anni!!
Storia coinvolgente, che rispecchia i problemi che i ragazzi della nostra età (più o meno) devono affrontare nel momento in cui si trovano a dover scegliere quel che fare del proprio futuro.
Regia tutto sommato tranquilla e musiche che rispecchiano pienamente lo svolgimento della storia.

Ottimo come al solito Mastrandrea, cinico in un mondo più cinico di lui.

Ci sono scene molto simpatiche, ma il film, forse troppo "raccontato", non riesce mai a decollare oltre la sufficienza.

Sai che fortuna essere liberi
Essere passibili di libertà che sembrano infinte
E non sapere cosa mettersi mai
Dove andare a ballare a chi telefonare
Sai che fortuna essere liberi
Essere passibili di libertà che sembrano infinte
Stupefacente stupido suadente
Stupefacente stordente inebriante
Il mondo si sgretola rotola via
Succede è successo si sgretola e via
Il mondo si sgretola rotola via
Succede è successo si sgretola e via
Narcotico frenetico smanioso eccitante
Stupefacente narcotrafficante
Stupefacente abrogazionista
Stupefacente proibizionista
Stupefacente rampante socialista
Stupefacente asfissiante progressista
Stupefacente stanotte resto fuori
Vado in macchina al mare
Vedo di rimorchiare
La dolce vita
La dolce vita
La dolce vita

(CCCP - Narko'$)


:') L

ottimo film sui disagi adolescenziali e splendida interpretazione del gian maria volontè del giorno d'oggi (mastandrea).... merita certamente di essere visto e una maggiore considerazione

Un film riuscito, senza dubbio: tratto dal best-seller del modestissimo Culicchia (che comunque in quanto a "scrittore generazionale" aveva esordito, ammettiamolo, con un libro carino) il film di Ferrario riesce a trasmettere proprio lo spirito "dissociato" del romanzo, e la scelta di Mastrandrea è davvero azzeccata.
Esilaranti tutte le sequenze tipo "la dura vita di un'obiettore civile", con il gustoso cameo di Lindo Ferretti, autore, con il Consorzio Suonatori indipendenti, della canzone ononima

E diciamolo; Ferrario è un regista mezzo s****to che per ragioni a me incomprensibili passa per semiclandestino autore dell'italico cinema.
Mah, sarà, ma l'unico film davvero azzeccato è "tutti giù per terra", con un Mastrandrea magistrale quanto la Caprioli superporca.
Una sorta di viaggio alla Allen in forte acido di un outsider tipico, in una torino cupa ma non ancosciante.
E, particolare affatto trascurabile, fa davvero ridere.