uno sconosciuto alla porta (1990)

Thriller diverso; per una volta non c'è il solito maniaco serial killer che fà un bagno di sangue...ma, credetemi, è molto più inquietante. Immaginate come sarebbe avere a che fare con un truffatore che per mero interesse si insinua nelle vostre case fino a rovinarvi la vita rischiando di portare via tutto quello che avete. In più ci si deve scontrare con una giustizia cieca che difende più i delinquenti ed i furbi che non gli onesti cittadini costretti a lottare contro i mulini a vento. Tutto ciò rende la pellicola estremamente angosciante (e drammaticamente realistica) e tiene col fiato sospeso fino alla fine. John Schlesinger, da bravo specialista quale è, compie veri e propri voli pindarici alla regia rendendo l'opera ancor più dinamica. Ottimo tutto il cast con un terrificante Michael Keaton, un cameo della mitica Tippi Hedren e Beverly D'Angelo stranamente non accreditata.
Se soffrite di paranoie questo film contribuirà a fare la fortuna del vostro psicologo.

Il vero problema di questo film e' che si e' voluto mischiare due/tre generi che non c'entrano l uno con l'altro, cioe'il dramma, la commedia con il thriller. Si alternano momenti drammatici, comici e scene che vogliono essere di suspense ma non lo sono...Anzi di thriller non ce ne e' molto, pochissima suspense. Per la maggior parte si discute di soldi, di problemi di debiti e inquilini che non pagano. Attori comunque buoni e film scorrevole e godibile nel complesso.

Thriller blando e piatto del quale si ricorda solo la disperata aggressività di Modine.
Per guardarlo fino alla fine lo spettatore macchina e si aggrappa a delle attese che non esistono, visto che non succede praticamente niente degno di nota ed il personaggio di Keaton, il villain che dovrebbe tenerci sulle spine fin dalla sua entrata in scena, oltre ad incisività zero di misterioso o inquietante non ha proprio nulla.

Deludente, e completamente insapore.
Da questo regista era lecito aspettarsi di più.

Thriller godibile ma allo stesso tempo prevedibile, soprattutto nella seconda parte. Il film è sorretto dalle buone interpretazioni degli attori (soprattutto Keaton), molto in ascesa in quel periodo. 90 minuti piacevoli che scorrono via senza noia

Film poco conosciuto, ben fatto, ottimi attori e trama originale e coinvolgente fino alla fine. Forse il finale poteva essere curato meglio, cosi come finisce sembra un pò sciocco, ma a parte questo godibilissimo in tutti gli aspetti

Thriller invecchiato abbastanza maluccio, diretto discretamente ma con un argomento a prima vista apparentemente poco interessante ma in realtà queste cose succedono e fanno riflettere, per capire il film bisogna aver avuto a che fare con le cause civili e vi garantisco che in linea di massima è così, quelle che agli occhi dei poco esperti sembrano delle sciocchezze e delle formalità in realtà nascondono una marea di traversie e una causa anche se la controparte è contumace può durare anni trascinandosi in un cospicuo numero di udienze prima di arrivare alla sentenza, logorando profondamente l'attore che ha tutte le ragioni di questo mondo in mano e che non può fare altro che attendere... per non contare poi di tutti gli errori che vengono commessi in sede di trascrizione.

Ritornando al film, una nota di merito deve essere spesa per Michael Keaton, un attore davvero eclettico al quale Hollywood sicuramente non ha riconoscito pienamente le sue doti, in questo film riesce ad interpretare perfettamente il classico figlio di pu-tta-na, un irritante fastidioso truffatore parassita, poi naturalmente per esigenze di copione essendo un Thriller è anche uno psicopatico.

Thriller nè carne, nè pesce con al centro i soliti malcapitati vittime dello psicopatico/truffatore di turno, per certi versi sulla falsariga di "Cape Fear" (non voglio metterli qualitativamente sullo stesso piano, sia chiaro). Trama un pò telefonata e ritmo con alti e bassi, che sicuramente nell'epilogo tocca il picco più alto con il confronto finale. Attori sufficienti senza entusiasmare, in particolare il personaggio interpretato da Matthew Modine mi è sembrato fin troppo iracondo (anche se nella realtà non è difficile trovare persone cosi), il che comunque è servito ai fini della trama. Keaton nella parte dell'antagonista mi ha lasciato perplesso e credo che non sia stata proprio una scelta azzeccata. In conclusione un film che si lascia guardare e raggiunge la sufficienza, anche se resta uno dei tanti e credo che finirà nel dimenticatoio (ammesso che non sia già finito).

Thriller scadente invecchiato male. Una trama prevedibile e una recitazione non proprio senza sbavature sono le pecche principali di questo film di Schlensinger, non esente da colpe. Il regista ci ha regalato pellicole assai interessanti ma qui direi che ha sbagliato mira anche se non tutto è da buttare ( Melanie Griffith ad esempio se la cava bene ). Così così.

Ordinaria routine per l'imperscrutabile Schlesinger, qui alle prese con un thriller piuttosto scontato seppur piacevole. Tentativi di analisi sociale e un buon gioco d'attori ma resta comunque pochino, nonostante l'ottima atmosfera.

Discreto thriller di un regista che negli anni si è un po' perso. Buono nella parte in cui il gioco azione-reazione fra i personaggi crea un buona tensione, più scontato e prevedibile nella seconda parte.

ottimo thriller, lo consiglio molto, anche per il sempre bravissimo Keaton....

Sceneggiatura poco originale e molto prevedibile per un thriller che si lascia guardare ma che è altrettanto facilmente dimenticabile.
La suspense pare forzata e la prova degli attori non sempre è all'altezza della situazione. Infatti non ho per nulla apprezzato Matthew Modine, esasperato, e nemmeno Melanie Griffith.

Un buon film,piacevole da vedere.Ottima la prova di Keaton

non capisco questa media e questi voti cosi basssi.... è un buon thriller consigliato e diretto bene

Un thriller abbastanza gradevole del regista famoso negli anni '70, John SHlressinger, che nel frattempo si era perso per strada.

"uno sconosciuto alla porta" è un film insensato, scontato, piattissimo, ma che tuttavia non manca di tensione e trae la sua forza sopratutto dalla prova degli attori.

il problema del film sta nella sceneggiatura veramente piatta...il fidanzato è troppo nervoso fin da subito ed è facile capire che si arrivera prima o poi alla rissa...
il cattivo non da mai l'impressione di essere davvero "crudele" e forse perche il regista ce lo mostra a terra pieno di sangue nella prima scena...che ha poco senso!
e poi perche una persona puo pensare di fare dei soldi occupando una casa in affitto?rubandosi i mobili non facendosi accorgere da nessuno?e come diavolo ha fatto?
inverosimile!