wall street: il denaro non dorme mai regia di Oliver Stone USA 2010
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wall street: il denaro non dorme mai (2010)

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locandina del film WALL STREET: IL DENARO NON DORME MAI

Titolo Originale: WALL STREET 2: MONEY NEVER SLEEPS

RegiaOliver Stone

InterpretiShia LaBeouf, Carey Mulligan, Charlie Sheen, Michael Douglas, Josh Brolin, Susan Sarandon, Frank Langella, Vanessa Ferlito

Durata: h 2.05
NazionalitàUSA 2010
Generedrammatico
Al cinema nell'Ottobre 2010

•  Altri film di Oliver Stone

Trama del film Wall street: il denaro non dorme mai

Sono passati 21 anni dai fatti raccontati nel primo film e lo squalo di Wall Street Gordon Gekko (Michael Douglas) ha terminato di scontare la sua pena detentiva. Ormai ai margini della comunità finanziaria tenta comunque di mettere in guardia Wall Street dall'arrivo della grande crisi, ma sembra che nessuno voglia ascoltarlo. Gekko tenta allora di riallacciare i legami con sua figlia la quale è legata sentimentalmente a Jacob Moore (Shia Labeouf), giovane professionista di Wall Street deciso a diventarne uno dei grandi protagonisti...

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 •  WALL STREET, 1987

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Voto Visitatori:   5,80 / 10 (100 voti)5,80Grafico
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Voti e commenti su Wall street: il denaro non dorme mai, 100 opinioni inserite

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THEANSWER  @  28/10/2010 19:13:20
   8½ / 10
Film splendido.
Film realistico che inquadra alla perfezione la situazione finanziaria d'adesso con tutti i suoi pro e tutti i suoi contro.
Film consigliato al 100%

Gruppo COLLABORATORI SENIOR Invia una mail all'autore del commento pompiere  @  28/10/2010 17:22:56
   5½ / 10
Gli andamenti di mercato assomigliano un po' al profilo degli skyline di città: si ergono repentini e imperiosi, per poi ridiscendere liberamente in picchiata.
In un mondo finanziario che crede sempre più al profitto, costi quel che costi, pronto a farla in barba anche a coloro i quali lavorano per esso, una domanda si staglia sopra tutte: chi non fallirà?
In quest'ottica che fa presa sull'affanno, sulla paura della sconfitta, della perdita monetaria e quindi anche su quella dell'identità, un personaggio rappresenta meglio di chiunque altro la vera e sincera risposta della gente normale. E' il ruolo fiammeggiante (e, ahinoi, temporalmente poco sostenuto) di Frank Langella, canuto signore e icona di Wall Street, costretto in un angolo dall'arroganza dei banchieri, i nuovi orditori di trame davvero poco pulite. Col fiatone e la vergogna che lo divora, Langella scende le scale che conducono alla metropolitana con un dolore devastante e una tristezza infinita, in una scena che strizza forte il cuore.

Stone ritorna 23 anni dopo la sua prima visita alla Borsa e, ai limiti della dietrologia, pone Gordon Gekko in una luce semi-profetica, quasi che fosse un santone depositario delle verità, e lo fa sparare a zero su ciò che lui aveva sempre sostenuto nella sua "vita precedente", quando coraggioso e avido broker non esitava a stendere al tappeto gli avversari che lo separavano dai suoi vili traguardi.
Gekko/Douglas è un moderno Virgilio che guida il giovane Jacob (Shia LaBeouf) nell'inferno dei futures, dei titoli derivati e di altre diavolerie della cosiddetta New Economy. Quello che emerge è un ritratto brusco, vivo, tangibile di una società senza futuro apparente, messa con le spalle al muro, nella quale mancano prospettive di lavoro, redditi e la capacità di fare gli investimenti (o i risparmi) giusti.

Poi il registro prende a poco a poco una piega più intima, e l'aggressivo ritorno in pompa magna del vecchio broker si fa più posato. L'incontro commovente con la figlia (l'incisiva Carey Mulligan), sui gradini dopo la serata di beneficienza, è tenero e ha un buon sapore riconciliatorio.
Ne consegue una disamina che poggia su di un'indole da sceneggiato tv, che asciuga un po' troppo i motivi di una crisi economica che sta mandando a gambe all'aria il mondo intero. Avrei preferito una maggiore cattiveria nei risvolti drammaturgici; alla fine Stone sembra non voler provocare più di tanto, abbandonando i panni del giustiziere sociale. Nasce il sospetto che i motivi di questa prosecuzione sulla vita di Gekko siano un po' stiracchiati ed enigmatici. E la faccina di LaBeouf è così tenera da risultare inattendibile; un po' come i dvd con tanto di filmino su feti ed embrioni.

ilgiusto  @  28/10/2010 10:32:53
   9 / 10
Straordinario e , probabilmente, è anche migliore del suo predecessore!
Un sequel che è ancora più realistico dell'originale e che, grazie alla maturazione del regista, raggiunge la conclusione finale più esatta, autentica e priva di pregiudizi o ideali che c'è: il sistema è questo ed è avido e difettoso, e noi siamo quel che siamo e siamo, tutti, o a stragrande maggioranza, avidi e difettosi.
Le bolle esistono da sempre e sempre, una dopo l'altra, si gonfieranno e scoppieranno, ma ciò è inevitabile, è inutile lottare, è vano sperare di cambiare le cose, è sciocco cercare capri espiatori (che esistono, appunto, ma restano solo tali) a cui addossare le colpe.
Rendersi conto della follia di questo meccanismo inarrestabile è la sola cosa intelligente che ciascuno può fare, poi di fronte a ciò si può reagire in diversi modi, e Stone ce li mostra tutti: continuando a far finta di niente e a prendersela con i soliti noti come se tutte le colpe fossero loro, ritornando a lavori più veri e reali, giungendo al gesto estremo di farla finita, oppure rifugiandosi in un valore, la famiglia, che apparentemente è più instabile, ma che di fronte a una follia assurda, irreale, isterica e collettiva come il denaro, finisce per diventare un porto fatto di cose piccole e talvolta gravi e difficili e spiacevoli... ma sicure!
E persino Gordon Gekko, lo squalo simbolo malvagio della cupidigia, comparato a un mostro infinitamente più grande come un intero sistema che ha fatto dell'avidità la regola, finisce per essere un pesce piccolo che a noi fa quasi nostalgia, e che decide, (e a noi può sembrare un eresia!) di cambiare in meglio.
E noi? Cosa decideremo?

Capolavoro assoluto.
Ricostruzione e fotografia perfetta di una fase storica cruciale ed epocale.
Dialoghi, ancora come ieri, di primissimo livello.

Imperdibile, (per chiunque un pochino di vita l'abbia masticata...)

1 risposta al commento
Ultima risposta 28/10/2010 19.15.18
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poeta_m1  @  27/10/2010 17:13:24
   6½ / 10
Sono un estimatore del primo Wall Street, un vero capolavoro per gli appassionati del genere reaganiano.
Il sequel è un buon film purtroppo rovinato dalla presenza di Shia LaBeouf e di Carey Mulligan, la quale mantiene un'unica espressione (da cane bastonato) per l'intera durata del film, salvo ridere in un paio di occasioni nelle quali non ci sarebbe nulla da ridere. Bocciati entrambi.
Si sente eccome la mancanza di Bud Fox (Charlie Sheen), e ne si ha la conferma durante il suo cameo... "Ferro azzurro ama Anacott acciaio", grande!!!
Josh Brolin non vale la metà di Terence Stamp (Sir Larry Wildman), il film merita la sufficienza grazie alla regia magistrale di Oliver Stone e soprattutto grazie a Michael Douglas, un attore che sembra nato appositamente per interpretare lo squalo della finanza per eccellenza, Gordon Gekko.
Il brano in chiusura del film, già ascoltato nel primo Wall Street, è un'altra piacevole sorpresa.

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR williamdollace  @  27/10/2010 09:48:52
   7½ / 10
I più di questi laureati a Harvard non vale un *****. Serve gente povera, furba e affamata. Senza sentimenti. Una volta vinci e una volta perdi; ma continui a combattere. E se vuoi un amico, prendi un cane. (Gordon Gekko, 1987, Wall Street)

2008 – new york star post-ground zero – le sbarre si aprono l'anello torna al dito l'orologio al polso e l'avidità a rimpolpare come Legge il background dei sogni sovrimpressi di una generazione cresciuta a dow jones, la city è un grafico spolpato di magnifiche speculazioni nelle abili mani pesantissime di Oliver Stone che si conferma un visionario da tre zeri come lo squalo, Il Divo, Gordon Gekko. E allora quel che conta è la battaglia d'asimmetrie informative a suon di farfalline in euro.star di dollari filo/Grana -In Money We Trust- che scheggiano e saccheggiano come numeri su uno schermo radio.led.attivo. E che guerra sia, perchè vincere non è reato d'orgoglio se sbanchi il banco. Byrne & Eno Docet.

2 risposte al commento
Ultima risposta 28/10/2010 17.37.43
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Gruppo COLLABORATORI SENIOR The Gaunt  @  26/10/2010 23:52:15
   6 / 10
Wall street: 20 anni fa l'inizio della bolla, lo yuppismo, l'avidità come valore positivo. Ora la bolla scoppia in mezzo ad una finanza dedita esclusivamente alla speculazione, alla costruzione di mausolei autocelebrativi, i padri divorano i propri figli, la fine di ogni etica. Stone è molto più minimalista rispetto al grande affresco di Wall street, certamente poco di nuovo poteva aggiungere dopo il bombardamento mediatico della crisi di due anni fa, ma qualche stilettata riesce ancora ad affondarla.
Douglas ovviamente viaggia sul velluto. Il suo Gordon Gekko è diventato a suo modo un icona e riesce a dare il grande carisma a tutta la pellicola. Meno efficace Lebeuf, ma forse nemmeno per propri demeriti. Non è un personaggio facile, un misto tra avidità con qualche ambiguo barlume di idealismo, molto diverso dall'ingenuità di Charlie Sheen (grande cameo) e poco portato quindi al rapporto tra mentore e discepolo presente nel primo capitolo.
Nonostante un buon ritmo narrativo, il film però graffia meno di quanto mi aspettassi ed il finale un po' buonista mi ha fatto storcere il naso. Si può tranquillamente vedere, però Stone sta attraversando una pericolosa fase di stallo, sembra abbia perso smalto, spero momentaneo.

Gruppo COLLABORATORI SENIOR foxycleo  @  26/10/2010 11:39:43
   5 / 10
Questo sequel, sempre firmato Stone, è stato purtroppo una delusione.
Dopo il primo capitolo perfetto stile anni '80 con personaggi ed interpreti forti e la descrizione di una tipologia di avidità che era alla base della vita di quegli anni arriva nelle sale questo secondo capitolo in cui si parla ovviamente di denaro, avidità, corruzione e nuove energie, ma senza la durezza ed il piglio del primo.
Poco convincente la prova di Shia LaBeouf, ancora graffiante invvece il personaggio di Gekko interpretato da Michael Douglas, buona prova anche per Josh Brolin e Susan Sarandon (in un ruolo marginale). La storia poi è troppo prolissa e annoia in vari passaggi, peccato....

axel90  @  25/10/2010 21:58:31
   4 / 10
Oliver Stone cede il passo ad un morboso affiatamento familiare a discapito di un più arcigno e cattiva denuncia al mondo della finanza. Se la stessa denuncia funzionava 25 anni fa, non capisco perchè non possa funzionare anche adesso. Adagiato sui cuscini dorati che il film in termini di soldoni sta facendo fare a Stone, il sequel è solo una tiritera di scenette al limite del patetico, con un Gordon Gekko visibilmente cambiato anche nella personalità, lasciato spazio ad un anziano che solo a volte a qualche bagliore della sua splendida cupidigia e avarizia già acclamata nel primo film. Qui ci troviamo di fronte ad un film molto più dinamico, almeno in principio abbastanza attendibile e che ha nei momenti in cui si parla di finanza il suo massimo splendore. Poi Stone non osa sporcarsi le mani in un gioco troppo pericoloso. Già di per sè mi è sembrato tremendamente pericoloso fare un seguito di un film di 25 anni fa. Il caro vecchio Gordon lascia spazio quindi ad un nuovo essere, scontato e banale. Cast terrificante, con quasi nessuno salvabile (tranne l'immane Langella che in appena mezz'ora da sempre il meglio di sè). Retorica e americanate finale fanno parte del biglietto. Bocciato.

Grumpy  @  25/10/2010 11:52:11
   4 / 10
Delusione cocente!!!
Il film sarebbe appena guardabile e non raggiungerebbe la sufficenza...se non fosse che è il sequel di un film cult di altissimo livello.
A confronto questo prodotto risulta noiso, lento, scilabo, molle quanto l'interpretazione di Shia che non regge il paragone con l'arrogante ed intraprendente Bud Fox di Charlie Sheen. Si salva Brolin a stento e gli unici momenti che risvegliano della tediosità dello spettacolo sono gli ultimi e pochi momenti del ritorno del Grande Gekko. Film stra deludente retto dal solo Michael Duglas che dimostra di essere di una taratura sconosciuta ai suoi colleghi! Per l'in***** dovuto alla delusione del sequel, un amezza profanazione del vero Wall Street gli sbatto un 4! Sorry

P.S: locandina e trailer che preannunciano un film esaltante che non si vedrà mai!

willard  @  25/10/2010 10:10:15
   6½ / 10
Rimpatriata goliardica per il vecchio Gordon Gekko, dopo i bagordi degli anni '80 e una pena scontata fino al 2001, invecchiato ma giusto in tempo per tuffarsi alla grande nella new economy, manovrare milioni e far fallire aziende per il gusto competitivo del possesso. Ma stavolta la posta in gioco finisce per coinvolgere anche i sentimenti di Gekko/Michael Douglas (di cui non credevamo fosse in possesso) e ci mostra tra un acquisizione aziendale e l'altra anche un vago aspetto umano. D'altro canto il film di Oliver Stone ci mostra come i responsabili della crisi di questi ultimi anni facciano apparire le manovre di Gekko negli anni '80 operazioni da dilettante (come le definisce Gekko stesso). La regia frenetica di Stone riesce a tenere un buon ritmo (anche se con qualche momento di stanchezza) e Michael Douglas rinverdisce i fasti del suo personaggio alla grande, il pupillo di turno è Shia LaBeouf che prende il posto di Michael Sheen nel primo film e che qui fa una comparsata nello stesso ruolo confermando a Gekko che le sue lezioni in fondo sono state utili, lo squalo di turno è interpretato dal solito ottimo Josh Brolin; brava anche Carey Mulligan nel ruolo della figlia di Gekko. In evidenza anche un grande protagonista Hollywoodiano sulle scene ormai da 60 anni (!!!) ossia Eli Wallach, la cui presenza rende omaggio al grande Sergio Leone, che viene ricordato anche con la suoneria del cellulare di Jacob/Shia LaBouef che ogni tanto diffonde nell'aria il tema principale de "Il Buono, Il Brutto e Il Cattivo".
Lo apprezzerete fino in fondo se avete visto il primo "Wall Street" negli anni '80.

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TheLegend  @  25/10/2010 04:06:12
   6½ / 10
Oliver Stone dirige un film discreto,che si segue con un leggero interesse nella sua scontatezza.

Specola  @  25/10/2010 03:01:22
   6½ / 10
Film buono per i primi 3/4 poi secondo me scade alla grande.
Non mi piace particolarmente l'attore principale (Shia LaBeouf) anche se fa il possibile.
Anche secondo me serviva un intreccio maggiore in cui fosse coinvolto Gordon Gekko, chiunque vada al cinema ci va per vedere lui che si rimette in affari o almeno da una lezione al mercato.
Invece sembra un po' pecorella... un vorrei ma non posso.
Carey Mulligan, penosa sotto tutti i punti di vista: sia come attrice, sia come storia del personaggio, sia come bellezza (non è credibile che il suo ragazzo stia con lei quando potrebbe avere delle sventole da copertina!!!).
Insomma se avete amato il primo, questo è sicuramente da vedere (solo sentire Ferro Azzurro ama Anacott Acciaio un brividino lo da...) pero' non aspettatevi grandi cose!!

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Febrisio  @  24/10/2010 18:43:25
   7 / 10
Il film è ben raccontato, anche se a dirla tutta la sua lunghezza mi è sembrata eccessiva, ma non stancante. LaBeof mi ha sopreso in positivo, e se inizialmente, come da pregiudizio, già mi sembtrava non in parte, devo ricredermi. Oliver Stone dimostra di essere sempre vicino non alla giustizia, ma di aver il coraggio di mostrare una prospettiva che per molte persone son spine nei fianchi. Tanto di cappello a questo regista che sempre osa. D'altro canto mi meraviglia la scelta buonista dello stesso regista; se una volta Wal street era cinico e spietato, ora si mostra più docile e responsabile. Prendendo spunto dalle parole del film, il sitema forse si è malato troppo, una malattia sistemica, e il mostrare un altro squalo, in un mondo di squali, potrebbe non essere la scelta giusta per raccontara questa storia. Guardando il presente, forse ci si è solo adeguati. Se dopo il primo wall street, nella realtà ci si è evoluti dalla padella alla brace, si spera che il buonismo abbia contagio, e di ritornare in padella, ricordando di pensare a chi, stranamente, in tempi di grandi crisi non fallirà.

fluke  @  24/10/2010 17:28:15
   7 / 10
Il confronto con Wall Street del 1987 è impietoso: manca l'innovatità del linguaggio cinematografico, il ritmo, la tensione, la cattiveria , il fascino dell'atmosfera glam anni '80. Tuttavia il film interessa e continui a pensarci anche dopo perchè, nonostante sia carente dal punto di vista formale (dell'opera cinematografica), il tema scotta e riguarda tutti. Michael Douglas è fisicamente molto invecchiato( ne ha 66 ma ne dimostra 80) ma è sempre un grande attore e primeggia tra gli altri 'comprimari'.
Inutile il finale buonista.
Il voto è alto perchè, nonostante le pecche, il regista guarda in alto, ha una 'visione' e non si limita a rimestare la solita brodaglia delle relazioni criminal-familiar-coniugal- adolescenziali dei film nostrani che, al massimo, possono essere esportati in un condominio .Inguardabili.

gingerbread_man  @  24/10/2010 13:23:50
   6½ / 10
Buona idea risultato piatto. Riuscita la messa in scena del jet set newyorkese con la sua pacchianeria e il suo pessimo gusto (evidente nei completi di gordon gekko). Ben delineati e riusciti personaggi di contorno interpretati da Langella e Wallach. Douglas avrebbe avuto avere più spazio. Il resto è pura routine con qualche intuizione qua e la e qualche argomento interessante.
sufficiente il protagonista, invece lei non mi piace per niente nè come donna nè come attrice, a mio parere, una scelta davvero sbagliata.

Francesco83  @  24/10/2010 00:16:30
   3 / 10
Un chiodo enorme. Buonismo inutile, americanismi ben oltre la soglia della nausea. Dovrebbero inoltre insegnare ai traduttori che il Nitrogeno non esiste come elemento, almeno qui in Italia, ma abbiamo il caro vecchio Azoto. Regia degna di un film a fumetti. Douglas fuma e beve, icona di chi se le va a cercare. Shia LaBeouf è una banderuola alla mercè di tutto il cast.

BOCCIATO E VERGOGNA!

1 risposta al commento
Ultima risposta 24/10/2010 03.12.35
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Izivs  @  23/10/2010 18:40:36
   6 / 10
Per essere un film di denuncia è troppo accennato....per capirlo bisogna avere una buona infarinatura di borsa.....e penso che non tutti l'abbiano....al contrario, come narrativa non è malvagio....un giovane idealista, un vecchio cinico e spietato, una bella ragazza con tante buone intenzioni, un verme traditore....buoni ingredienti sapientemente miscelati....ma che, certo, non ne fanno un capolavoro.....insomma il buon Oliver sotto media....

uomosuono  @  23/10/2010 14:52:19
   4½ / 10
mah....che dire? essendo un fan del Wall Street del '87 devo dire di essere molto deluso da questo film...mi aspettavo qualcosa di diverso...un gordon gekko più cinico e meno attento ai sentimenti....la trama scorre bene ma l'abile broker di wall street non c'è più... abbassate le aspettative!!

Bono Vox  @  23/10/2010 13:55:07
   7 / 10
Rispetto al primo sono cambiati i tempi, la situazione economica in profonda crisi e i personaggi, a parte il grande Gekko. Se nel primo il personaggio principale era interpretato da Charlie Sheen, in questo si parla del ritorno di Gekko e della sua influenza sul denaro. Inoltre varie tematiche sono mischiate tra loro; non si parla solo di soldi ma anche di una coppia che pensa di sposarsi e di un rapporto tra padre e figlia che deve essere ricucito.
Discreta la prova di LaBeouf, attore ancora con poca fama e non certamente paragonabile allo Sheen del primo Wall Street, di cui l'assenza se ne risente parecchio. Alla fine la prova migliore la fornisce ancora Douglas, che con il suo fascino e la sua classe, e stavolta anche con un pò di cuore, mette in mostra una grande interpretazione come nel primo film, che resta comunque di almeno un voto superiore.

Jh0n_Fr0m_Br0nx  @  23/10/2010 01:37:37
   8 / 10
Ottimo film diretto magistralmente dal grande Oliver Stone.
A mio parere di una spalla sopra il primo dato che il film cambia da un ambiente dove l'economia era in piena ascesa, come nel primo capitolo, ad un'altrà ealtà quella attuale dove la crisi economica si fa sentire pesantemente nel mercato.
Proprio questa particolare caratteristica mi ha piacevolmente colpito. Per il resto abbiamo un magistrale Michael Douglas nei panni del caro vecchio Gordon Gecko, un pò cambiato dall'esperienza in carcere.
Davvero azzeccato nulla di più...

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