wrong turn v: bagno di sangue (2012)

Per la quinta volta tornano i cannibali deformi della West Virginia, questa volta impegnati a liberare il loro mentore arrestato e chiuso in cella. Il film è decisamente insignificante e abbassa il livello della saga ravvivata momentaneamente dal precedente episodio, reso interessante soprattutto dall'inconsueta ambientazione e da parecchie scene crude.
In "Bloodlines" lo scorrere del sangue è ancora una volta copioso, anche se tutt'altro che sconvolgente almeno per chi è avvezzo allo splatter più estremo, mentre l'ambiente urbano richiama per via dell'assedio alla prigione niente meno che Carpenter.
Situazione quindi nota e sfruttatissima nel corso degli anni, unita a scenografie di sconcertante pochezza, tanto che la resa della piccola cittadina in cui si svolgono i fatti avrebbe fatto vergognare anche Ed Wood. Meglio sorvolare sul make-up dei mostruosi assassini, a dir poco improponibile.
Lo script è davvero poca roba, riassumibile in tre righe e basato sui soliti comportamenti idioti che condannano a fine certa personaggi totalmente privi di carisma. Per lo meno gli omicidi sono curati negli effetti speciali e dotati della giusta dose di sadica fantasia, elemento che rende un attimo più briosa la visione d'insieme.
Nemmeno la presenza di una vecchia volpe come Doug Bradley riesce a rendere più digeribile questo pasticcio, l'attore (noto soprattutto per aver interpretato Pinhead nella saga di "Hellraiser") gigioneggia riuscendo ad essere l'unico a farsi notare in un cast di amebe.