zandalee (1991)

Film erotico-drammatico decisamente mediocre.
Storia che cerca di affrontare, in maniera assolutamente semplicistica e superficiale, il tema del tradimento ma soprattutto del viaggio interiore per scoprire il senso profondo di se, che finisce invece inesorabilmente per sprofondare in una sceneggiatura incerta e con punte forzatamente melodrammatiche ..la costruzione dei personaggi non risulta negativa ma l’interazione tra gli stessi diventa a tratti irritante, senza alcun spessore e con dialoghi (frasi poetiche e ad effetto) fini a se stessi.
Solo la fotografia ed alcuni scorci naturali (i sobborghi del quartiere francese) possono salvarsi dalla mediocrità di questo prodotto cinematografico dal basso profilo ..anche il finale a sorpresa (la morte come espiazione e liberazione) risulta poco convincente.
Mediocre la prova dei tre protagonisti, la coppia Cage-Anderson appaga solo visivamente gli spettatori (molto bella la giovane modella statunitense) ma lascia delusi in quanto a recitazione, così come Judge Reinhold che ho preferito in altri ruoli, soprattutto quelli autoironici (vedi nella serie di Bevery Hills Cop) ..appena sufficiente la direzione del semisconosciuto regista Sam Pillsbury.
Nel complesso un prodotto che, se pur non male nella sua idea di base, risulta insufficiente per il modo in cui è stato realizzato..