harper's island (2009)

Serie visionata perché considerata similare a "10 piccoli indiani"...
Per fortuna leggendo delle recensioni prima di guardarla era stato consigliato di "sorvolare" sulla prima puntata che a tutti gli effetti è simile ad una puntata di "Dawson's Creek".
Poi la storia prende forma regalando un elevato bodycount ed un intreccio giallo discreto anche se intuibile in molte sue parti sino ad un finale opinabile.
La location insulare gioca dalla sua parte, un poco meno la recitazione mediocre e la sceneggiatura derivativa...bisogna però dire che in alcuni casi la regia, stranamente, è di tutto rispetto con esercisti di stile lodevoli per una serie televisiva minore.
Ho scoperto pure qualche canzone gradevole nel corso della visione, su tutte "Free" dei S1nd1cate.
Se piace il genere whodunit la consiglio ma senza impegno, riuscirà a farvi appassionare quanto basta.

Mi è piaciuto molto questa serie tv, anche se ha qualche difetto. bella l'idea, messa in pratica bene, e colpo di scena finale. Vale la pena vederla.

SPOILER

'Dieci piccoli indiani' in chiave divertissement quasi parodistica, involontariamente (o no?) comica, con un cast di serie B che fa dell'antirecitazione il suo cavallo di battaglia, telefonata in ogni suo risvolto, prevedibile ogni suo epilogo, tranne il modus operandi dell'assassinio, anticipato dal titolo onomatopeico delle puntate.
Superficiale dal mantenersi ben lontana dall'approfondire qualsiasi cosa, dall'evitare contenuti o impegno di scrittura, eppure ha un unico pregio che la salva dalla bollatura: non si prende sul serio, insomma è una sorta di corrispettivo slasher di quel che fu 'Dead Set' per il filone zombiesco.

E come 'Dead Set' che prendeva di mira il trashume dei reality, o 'Boris' quello delle soap opera, 'Harper's Island' schernisce il filone teen drama alla 'Dawson Creek' alla 'Gossip Girl' segregandoli in un'isola e mettendogli un killer alle calcagna che li sterminerà uno ad uno e poi c'è il giallo alla Christie, meno raffinato più subdolo sullo scoprire chi fa il doppio gioco.
Insomma uno slasher per cui Craven non sarebbe di certo andato fiero, la Christie ne avrebbe fatto una pallottola di carta lanciata nel cestino e a giudicarla seriamente si partirebbe dal 5 in giu, ciononostante la serietà risulta un optional, il divertimento invece, lo scopo a cui è finalizzato.