1997 fuga da new york (1981)

John Carpenter è un mito.
Visto per la centesima volta l'altra sera in tv, il film mi rapisce di nuovo...
Carpenter è l'unico davvero ad aver appreso la lezione del genere di Howard Hawks (forse riesce ad essere poco Hawksiano solo nel confronto diretto del remake de "la cosa da un altro mondo").
Un cinema dal look futuristico, perfettamente classico nel ritmo, nell'uso del montaggio degli stacchi, nei campi lunghi, non a caso abbiamo degli attori doc della vecchia frontiera come borgnine, ma che poi sa sorprenderti con un personaggio come Snake che riesce ad essere davvero un modello insuperato di antieroe western/fatastico, dalle battute memorabili ("presidente di che?").
La colonna sonora non si dimentica e assolutamente commovente il finale con il presidente che si ritrova la musicassetta e snake, con l'incedere un po' claudicante da veterano, che fiero della sua individualità e nichilismo straccia il nastro e se ne va...