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Per questo film di Martino valgono un po' gli stessi discorsi fatti per "Endgame" di D'Amato. E' chiaro che stiamo sguazzando nel cinema di serie C, con svariate cadude nel trash. Forse è l'esponente di maggior spicco del post-atomico all'Italiana di quel periodo e, per non smentirsi, mischia "1997: Fuga da New York" con "Mad Max", rubacchiando qualcosa a "il pianeta delle scimmie" e a "la corsa della morte". Il film dichiara subito la sua scrausità con un incipit che ci porta tra le rovine di una New York inscheletrita da una guerra nucleare che è palesissimamente un modellino, ma che sembra fatta bene se paragonata alla base in Alaska che comparirià pochi minuti dopo. Aria di poveracciata si respira ogni qualvolta compaia un raggio laser sparato da un fucile-balestra, o da una qualsivoglia altra arma, realizzato con effetti speciali tristissimi, accompagnati da un suono altrettanto patetico. I fucili poi, improvvisamente, da un certo punto in avanti, spareranno solo proiettili (sempre con il suono del laser). La storia si snoda con non pochi nonsense e momenti che scivolano nel surreale. Nonostante tutto, viene condotto con un certo brio da Martino (ed in effetti è nettamente superiore -ammesso che questo voglia dire qualcosa- ad "Endgame") e, una volta che il film è stato adeguatamente contestualizzato, tutto sommato è perfino vedibile. Il protagonista simil Snake/Jena somiglia davvero a Kurt Russell, ma che non ha la benda nera sull'occhio, spostata su un altro personaggio (...a metterla sarebbe stato troppo "plagio", evidentemente)- Per finire, potremo sghignazzare quanto vogliamo, ma, come Alien sgraffignò qualcosa a Terrore nello spazio, così Children of men qualcosa a questo 2019 deve sicuramente, a partire dall' uso di "Guernica". Ovviamente il voto è altamente contestualizzato.
Filmone post-apocalittico che ricalca i migliori film sci-fi del periodo. Purtroppo in Italia non abbiamo mai avuto soldi per questo genere di film, perciò tutto è al risparmio, dai costumi agli effetti speciali, dando quella sensazione di goffaggine e di pochezza amatoriale. Tuttavia il film di Martino non è poi così malvagio, sì certo, ha mille incongruenze, azioni forzate, personaggi che sono sullo schermo senza motivo e utilità, il montaggio che fa pena e i dialoghi pure, però questo 2019 regge bene e non stanca, divertendo dall'inizio alla fine. Fuga da New York di Carpenter, è ovviamente un'altra cosa, ma questo è il sacro trash all'italiana ed io l'adoro.
Non riesco a capire il "perché" sia stato fatto. Credevo fosse una parodia del film di Carpenter ma non lo è (ufficialmente), ha una sua storia originale, di fatto è un precursore di un mezzo capolavoro del 2006: "I Figli degli Uomini". Non riesco a capire il "come" sia stato fatto. Per quanto sia misero dal punto di vista tecnico appare evidente che siano stati spesi dei soldini, anche solo considerando le comparse e le location, a tal proposito mi è piaciuta tantissimo quella del cimitero di autobus. E' un film immenso, ne succedono di tutti i colori, va dal trash all'ammirevole, ed è impossibile riuscire a ricordare tutto a più di un mese dalla visione come sto facendo io. Ricordo che ci sono gli attori che interpretano Dracula e la creatura di Frankenstein in "Fracchia contro Dracula". Ricordo che i cyborg venivano chiamati siborg, non so se questo sia frutto del genio o dell'ignoranza. Ricordo un suicidio di un nano incomprensibile, inimmaginabile, inenarrabile. Ricordo la mia difficoltà nell'assegnargli un valore numerico, perché è un film indecifrabile. Il voto obiettivo è tra il 3 e il 6. Non 4.5, proprio tra 3 e il 6. 3/6
Io trovo che questa zozzeria di film sia orribile. Non "meravigliosamente orribile", orribile e basta.
Mi sto rendendo conto che esiste una corrente di pensiero che riesce a dare valore a robaccia come questa, classificandola alternatamente come "trash" ,"cult" o "B movie". Se ne parla come di qualcosa che diverte e/o costituisce una forma d'arte.
Ma... quando è iniziata questa perversione? Come è successo? Di quali parametri critici si nutre? Insomma... come è successo che, l'immondizia, è diventata un oggetto da considerare positivamente?
Sì... la so quella storia della "mer.da d'artista" ma... perché non riesco a convincermi, che la maggior parte della gente dotata di buon senso dovrebbe riuscire a considerarla soltanto mer.da... ed evitare, quindi, di farci la zuppetta?
Cos'è, che mi sfugge, che la rende qualcosa con cui riempirci i sandwiches, come sembra fare un sacco di gente, qui dentro?
Come dimenticarsi di Parsifal che strizza l'occhio a The Snake?
B- movie poco "Fecondo" vista la trama. Si cerca, in una New York devastata dalla guerra, una donna fertile essendo divenuti tutti sterili... Non è poi così male solo che è sviluppato molto alla buona, e con più approfondimenti e meno cavolate a stampo trash sarebbe stato anche un bel film. Il regista è poco capace in questo genere, meglio vedersi suoi film più riusciti come "L'allenatore nel pallone".
Meravigliosamente orribile questo B-movie fanta-apocalittico di matrice italo-francese. Violento e truculento nelle immagini, grezzissimo nelle scenografie, dozzinale nella recitazione, banalissimo nella sceneggiatura e ridicolo nei dialoghi improponibilmente filosofici. Il festival del trash. Sconsigliato se non agli amanti del genere.