amami se hai coraggio regia di Yann Samuell Francia 2003
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amami se hai coraggio (2003)

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locandina del film AMAMI SE HAI CORAGGIO

Titolo Originale: JEUX D’ENFANTS

RegiaYann Samuell

InterpretiGuillaume Canet, Marion Cotillard, Thibault Verhaeghe, Joséphine Lebas-Joly, Gérard Watkins, Emmanuelle Grönvold, Elodie Navarre

Durata: h 1.33
NazionalitàFrancia 2003
Generecommedia
Al cinema nel Marzo 2004

•  Altri film di Yann Samuell

•  Link al sito di AMAMI SE HAI CORAGGIO

Trama del film Amami se hai coraggio

Julien e Sophie hanno otto anni, ma sono diversi da tutti gli altri bambini della loro età. Per dimenticare le loro difficoltà cercano di vivere una vita che assomigli ai loro sogni, inventando un gioco che consiste nello sfidarsi a vicenda commettendo azioni sempre più audaci e coraggiose. Una scatola musicale diventa il simbolo delle loro scommesse.Da adulti si ritrovano però talmente coinvolti da non riuscire più ad uscirne mentre l' amicizia infantile si trasforma in amore mai dichiarato, in passione divorante vissuta tra le risate e gli abbandoni.

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Voto Visitatori:   7,59 / 10 (89 voti)7,59Grafico
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Voti e commenti su Amami se hai coraggio, 89 opinioni inserite

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  Pagina di 1  

BlueBlaster  @  14/04/2014 15:08:16
   7½ / 10
Colorata e assurda commedia romantica francese che per certi versi ricalca i fortunati stilemi de "Il favoloso mondo di Amelie".
Originale sia sul piano visivo che su quello narrativo...una storia d'amore senza barriere e senza tempo con tantissime scene al limite del nonsense ma allo stesso tempo drammaticamente realistica quando affronta temi come la morte, la differenza di estrazione sociale o il concetto di una VITA IMPOSTA.
L'amore/amicizia tra i due protagonisti inizia da bambini e termina da adulti tra mille momenti felici e tristi, la vita (ma anche loro stessi) li dividerà e li ricongiungerà più volte in un amore ed una passione che esula dalla carnalità!
Il finale è stranissimo, assurdo, emozionante e persino criptico negli ultimissimi minuti dando anche la possibilità di una libera interpretazione...comunque una cosa del finale secondo me è stata copiata dallo sconosciuto "Soluzione finale"!
Senza dubbio grandissimo impegno da parte del regista Yann Samuell visto che ci troviamo davanti una carrellata di effetti speciali e soluzioni registiche invidiabili e quasi sempre riuscite come i flashback, il montaggio, l'uso del rallenty, questa fotografia da favola e tante scene oniriche oltre che poetiche.
Alla fine il film è proprio questo ossia POESIA su celluloide...certo, non siamo dinnanzi ad un'opera trascendentale ma certamente una bella storia d'amore che sa emozionare e divertire al tempo stesso.
Da vedere al fianco della propria dolce metà...
Ringrazio MonkeyIsland per il suggerimento.

15 risposte al commento
Ultima risposta 14/04/2014 17.22.04
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Gruppo COLLABORATORI JUNIOR rain  @  02/02/2014 15:36:08
   10 / 10
Ok, sono ufficialmente innamorato di Marion Cotillard.

Appurato questo fatto devo dire di essere rimasto assolutamente estasiato da "Jeux d'Enfants". Il voto forse (sicuramente) è esagerato, ma ad alcuni giorni dalla visioni le immagini e le frasi del film ancora mi frullano in testa perciò questo è il voto che al momento mi sento di dargli. Ho sempre detestato con tutto me stesso i film romantici, o almeno quelli che normalmente passano in televisione, ma quando mi trovo di fronte ad una storia d'amore raccontata in questo modo, senza essere mielosa e sdolcinata, anche il mio cuore di pietra si scioglie. E secondo me questo, pur essendo il film in questione palesemente iperbolico, risulta essere un amore molto più vero e profondo di quello che si vede nelle solite commedie americane; soprattutto sono rimasto colpito dal modo in cui viene mostrato il dolore a cui porta l'orgoglio, il non voler fare il primo passo, il non voler cedere prima del proprio partner. Mi sono rivisto in molte di queste situazioni, situazioni che in passato hanno portato anche il sottoscritto a farsi del male. Insomma questo per me è stato un film estremamente personale, che mi ha riportato a molti momenti passati della mia vita: per questo motivo meno di 10 non posso dare.

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Ultima risposta 07/02/2014 22.07.59
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Invia una mail all'autore del commento Suskis  @  27/03/2011 20:03:34
   7½ / 10
Davvero un bel film, con una storia originale e, soprattutto nella prima parte, meravigliosamente interpertata (sì, ho preferito i bambini agli attori adulti, che sono comunque bravi). I finali mostrano un po'di indecisione..

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Ultima risposta 24/02/2013 13.47.57
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Febrisio  @  12/12/2010 01:38:10
   9 / 10
È difficile iniziare simili film, non si sa mai dove si andrà a finire.
Questo è l'ideale raccontato in modo ideale. Se nella vostra vita avete tempo, giocateci.

2 risposte al commento
Ultima risposta 12/12/2010 01.58.00
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tnx_hitman  @  07/11/2010 13:51:07
   10 / 10
Dovevo ripescare anche questo film di una delle mie attrici preferite.
Ed eccoci qui a commentarlo.

Sin dall'infanzia 2 persone riescono a scoprire l'amore prematuramente attraverso il"gioco della scatola".Si gioca nel scoprire sino in fondo che cosa nasconde il significato dell'amore o non si gioca?La risposta?
Beh..I 2 protagonisti man mano che gli anni scorrono continuano a passarsi la scatola,come se fosse il loro unico cuore che viene rimbalzato un po' di qua..e un po' di la',prima da Julien e poi da Sophie...il palcoscenico e'la loro intera vita come una sfida per arrivare a dirsi"Ti Adoro,Ti Voglio,TI Desidero,Ti Amo".
Tra sofferenze e sbalzi di felicita',tra difficolta' della maturita' e ancorarsi ancora nel mondo dei sogni e delle favole,Julien e Sophie si mettono in gioco per creare la Relazione Piu'Bella Mai Esistita,basata esclusivamente sul recupero dell'unico pezzo di Vita nel corso dei tempi...e una volta raggiunto farselo nostro per sempre.Sino alla morte.

Eppure la canzone che si sente ripetutamente nel film,che e' quello straordinario"Le Vie En Rose"di Edith Piaf,ci comunica che"puoi guardare il mondo con degli occhiali colorati di rosa".Rendere piacevole la propria vita grazie al potere dell'immaginazione e della fantasia..e perche' no,anche grazie al potere dell'affetto,dell'amore..il potere di far brillare un mondo reale imperfetto.

E' una perla rara nel mondo del genere romantico questo film.Pure registicamente parlando non ci sono sbavature...il regista ci prende con forza e ci porta nel'angolo fiabesco dei protagonisti e ci fanno vedere una dura vita vera con occhi diversi,con un tono leggero e scanzonato,con virtuosismi particolari che rendono la visione del prodotto molto piacevole.
E poi per finire,come avevo accennato nel mio commento del remake di Lasciami Entrare,ci vogliono attori super-convincenti e impegnati a offrire quante piu' espressioni possibili per farci capire qual'e lo stato d'animo dei personaggi,quali sono i loro tormenti interiori,senza che la trama ci spieghi queste particolarita'.E il duo Guillaume Canet e la mia musa Marion Cotillard ci offrrono delle interpretazioni stellari,che assieme al regista prendono lo spettatore indeciso all'inizio se seguire o meno il film,e lo riempiono di quante piu'informazioni possibili sulla loro particolare storia d'amore fino a farlo riflettere anche alla fine della visione.

10?Ebbene si..ecco il motivo del mio 10.E anche questo film lo inseriamo fra i film romantici migliori del decennio,assieme a Moulin Rouge,Once,I Passi Dell'Amore,L'Altra Meta'Dell'Amore,Brokeback Mountain,Crazy/Beautiful..ma questo viene prima di tutti.Non c'e Santo che tenga.;)

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Ultima risposta 07/11/2010 14.04.19
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george IV  @  08/11/2009 15:19:08
   2 / 10
Per evitare volgarità non commento il film. Una brutta imitazione di Amelie, pessimi attori, contenuti umani insignificanti.
Fa innervosire la superficialità e la volgarità sentimentale della storia (d'amore?) tra i due protagonisti, due personaggi anaffettivi che calpestano il prossimo come fosse un escremento di cane.

Non lo rivedrei nenache se mi pagassero! Sono pentito di averlo visto perchè mi ha rovinato la serata.

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Ultima risposta 14/02/2012 06.32.15
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Gruppo COLLABORATORI Hal Dullea  @  10/08/2008 20:18:35
   1 / 10
balzac20 @ 29/07/2007 22.12.35
2 / 10
A me è piaciuto molto Oscar Luigi Scalfaro alla fine del film.
...

Poi mi è anche piaciuto molto questa sorta di amore trasversale: dopo decenni questi due idioti si dichiarano e si amano.
E cosa fanno per festeggiare???

OPS....goccie di cemento su di me.
Un gatto mi guarda e mi fa un sorriso.

...

Però non è scontato.
NOOOOOOO

eloise85 @ 19/07/2007 7.33.10
1½ / 10
ma solo io l'ho trovato davvero penoso??!mi rifiuto di vederlo ancora,spero di scordarlo il prima possibile..ma è passato un anno da quanto l'ho visto e ancora mi fa schifo.. regia,interpretazioni,sì,forse buoni,ma che film è?!che senso ha?!è inutilissimo! non mi ha dato nulla e non mi ha lasciato nulla se non una triste riflessione sul finale,inutile anche quello!che bisogno c'era di tale oscenità?!

Zeke @ 22/08/2005 23.43.52
4 / 10
pippe mentali. questo succede quando la gente soffre poco

Mauro Lanari: nulla d’aggiungere alle suddette stroncature. Anzi: bisogna togliere ancora di più a livello di voto. 'Ste menate francesi sul romanticismo e sul favolistico virate sempre e comunque in salsa "amour fou" vanno liquidate e liquefatte. Impilonate per contrappasso. Avendone il coraggio.

Mauro Lanari

6 risposte al commento
Ultima risposta 20/02/2009 11.37.32
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Gruppo COLLABORATORI Gabriela  @  30/07/2008 11:21:53
   8½ / 10
Ode all'eternità modellata in un microuniverso tanto dolce quanto diabolico.
Una spirale di pazzia che amplifica tutto quello le persone fanno per conquistare qualcuno; rende poetico in modo magistrale il dolore intrinseco in un finale semplicemente perfetto.
Bellissima sorpresa.

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Ultima risposta 20/02/2009 11.52.39
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Invia una mail all'autore del commento sb6r  @  12/02/2007 18:39:49
   7½ / 10
Una regia fresca per un'opera autentica.

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Ultima risposta 12/02/2007 18.43.06
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viagem  @  06/03/2006 08:38:22
   8 / 10
Film freschissimo, dolce e perverso allo stesso tempo. La prima parte impeccabile, per ritmo, per la sapiente descrizione del periodo dell’infanzia (la scena del bambino che gioca a scalone nella camera dell’ospedale…è geniale e straziante al contempo), per l’utilizzo dei colori e del cartone animato e per la qualità della recitazione dei 2 bambini davvero sorprendente (la scena sotto il tavolo al banchetto di nozze è strepitosa da questo punto di vista).
La seconda un po’ più difficoltosa come ritmo, causata da alcuni salti temporali, o forse è solo la mia personale sofferenza di vedere che i giochi infantili e le prove di amore si trasformano più che altro in vendette personali tra i 2 protagonisti (alcune davvero diaboliche!). Una sorta di riconoscimento dell’impossibilità di vivere un amore così folle e puro in una realtà triste e incolore sintetizzata da una frase recitata dal protagonista:”Diventare adulti è avere un’auto che va da 0 a 210 km/h e non superare mai i 60”.
E invece no: per le persone e i sentimenti che contano bisogna sempre mettersi in gioco, in una parola VIVERE!
E tu, giochi o non giochi?

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Ultima risposta 06/03/2006 14.38.34
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liu_mi  @  05/02/2006 15:29:11
   8 / 10
"Cap ou pas cap?"
"Cap! Bien sur!"

Vraiment très drôle! Perfetto il finale della versione italiana,
mentre quello francese mi è parso un po’ forzato. In ogni caso consigliato…



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3 risposte al commento
Ultima risposta 05/02/2006 17.45.29
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Zeke  @  22/08/2005 23:43:52
   4 / 10
pippe mentali. questo succede quando la gente soffre poco

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Ultima risposta 03/11/2005 10.05.32
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Gruppo STAFF, Moderatore Invia una mail all'autore del commento Lot  @  12/07/2005 11:31:49
   8 / 10
Finalmente qualcuno si è accorto che le corde dell'amore non sono solo le solite, non sono sempre le solite, non sono mai le solite.
Amare è giocare e sfidarsi, è perdersi per poi ritrovarsi, è aspettare 10 anni.
Molto bravi i due protagonisti e inoltre, come spesso accade in film francesi,
grande tecnica e inventiva, regia e montaggio curatissimi.
Originale, toccante e perfetto il finale.

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Ultima risposta 26/09/2008 13.27.25
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Eleanor  @  17/03/2004 18:13:44
   8 / 10
Il regista Yann Samuell si dedica al suo primo lungometraggio dal titolo “ Jeux d’enfants” o come viene presentato nelle sale italiane“ Amami se hai coraggio”.Si tratta di un film sentimentale scritto e diretto in modo innovativo e originale ricordando in alcuni momenti gli effetti visivi surrealisti del film “ Il favoloso mondo di Amelie”. Senza alcun dubbio, è una commedia che riprende la tragedia classica attualizzandola e rivedendola in chiave moderna senza privarla peraltro dell’ essenziale funzione catartica che da sempre la caratterizza.

A Parigi, la piccola Sophie Kovalski ( Marion Cotillard ) è vittima di soprusi e angherie da parte dei compagni di scuola a causa delle sue origini polacche. Julien Janvier (Guillaume Canet ), invece, perde alla tenera età di otto anni la madre alla quale era profondamente legato. Le vite di questi due bambini, entrambi duramente provati dalla vita, si uniscono in modo morboso grazie ad un gioco inventato da loro stessi che in un primo momento li aiuterà a dimenticare le brutture del mondo, ma che li porterà a sfidarsi in modo sempre più pericoloso e perverso. Col passare degli anni, infatti, non saranno più loro gli artefici di tale gioco ma purtroppo ne diverranno le vittime e ne verranno sopraffatti. “Giochi o non giochi? “, “ Gioco”. Ogni cosa, anche i sentimenti diventano argomento sul quale sfidarsi e giocare. Il gioco diventa un modo per non dover affrontare la realtà che tutti i giorni hanno davanti agli occhi più forte e violenta che mai : l’amore che provano l’uno per l’altra. Realtà scomoda perché contrastata dal padre di Julien e dal timore dei due ragazzi di rovinare il sincero rapporto di amicizia che li ha sempre legati. Julien un giorno proporrà a Sophie una sfida difficile, quella di perdonarlo per aver infranto una promessa importante fattale tempo prima. Dopo molto la ragazza troverà non solo il coraggio per farlo ma contemporaneamente anche quello per confessargli il proprio amore. A causa di una sorta di masochismo Julien la sfiderà a non vedersi per un anno. L’orgoglio di Sophie le impedirà di rifiutare il gioco affermando che lui non sarebbe mai riuscito a farle del male. Purtroppo anche Julien non rifiuta mai le sfide che gli vengono proposte…
Nonostante sia evidente l’amore folle che li lega, pare che impulsi autolesionistici, come quando Sophie sfida Julien a fare sesso con un’altra ragazza, li spingano ad allontanare da sé l’altro, quasi per metterlo alla prova , salvo poi pentirsi e tentare di riconquistarlo. Probabilmente questo comportamento è una conseguenza della sofferenza che provano nel non poter confessare prima di tutto a sé stessi l’amore totalizzante che li domina e dell’ incapacità di vivere separati. A questo punto ci rendiamo conto di quanto il titolo rispecchi la domanda che sorge spontanea allo spettatore durante la visione del film: troveranno mai il coraggio di amarsi?

Degna di nota la definizione di “amico” data dal piccolo Julien : “ Gli amici sono come gli occhiali, resistenti ma si rigano con facilità”.
Liet Motiv del film, inoltre, è la sempre verde canzone francese “ La vie en rose” che nel finale verrà presentata anche nella sua versione inglese.
Caratteristica la divisione dell’opera in quattro capitoli.

Non si può fare a meno di evidenziare la professionalità e l’impegno di regista e attori.
Il film, però, presenta sorprese ed equilibrismi esasperati tra realtà e fantasia che Yann Samuell non riesce a ben dosare, facendoli apparire, in alcuni casi, fuori luogo e sottraendo, in questo modo, attenzione alla vicenda. Il linguaggio visivo è decisamente attraente grazie alla realizzazione vulcanica del regista, che a volte, preso dalla foga, esagera lasciando da parte il coinvolgimento per la storia e creando delle fratture che rendono meno lineare e godibile il film. La sceneggiatura, comunque, è decisamente ben costruita e studiata nei minimi particolari. Film carico di sensualità che riesce a parlare 93 minuti di un amore straziante senza rendersi per questo mieloso o noioso.
Ritengo sinceramente utile un film che, come questo, crea uno spiraglio di luce in un mondo che sembra aver dimenticato il significato del romanticismo e l’importanza della dedizione e delle attenzioni nei confronti della persona amata. Una pellicola dove l’amore non viene dato per scontato ma dove, al contrario, si cerca di sottolineare l’importanza di conquistarlo, meritarlo e coltivarlo quotidianamente.


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Ultima risposta 02/02/2005 14.41.33
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