ammore e malavita (2017)

Non sapevo che fosse anche un mezzo musical alla Mario Merola o Nino D'Angelo dei giorni nostri...
Comunque godibile.

Un film secondo me difficilissimo. Omaggia i vecchi musicarelli anni '60 e il cinema napoletano anni '80 (quello con Nino casco d'oro D'Angelo e compagnia cantante) senza mai sprofondare nel trash insito in quei film, né tanto meno guardarlo con spocchia e spirito parodistico.
Il cast funziona (la Gerini vince il suo primo David e fa davvero, davvero ridere nel ruolo della moglie cafoncella del boss), così come la trama, le citazioni al genere crime gomorresco e le canzoni (la versione scugnizza di What a feeling ti rimane impressa nella mente per giorni)... Eppure c'è qualcosa che non va nella seconda metà, il film perde il suo binario di partenza e non si sa bene dove andare a parare. Buccirosso e Gerini smettono di essere i villain della situazione e diventano mere spalle comiche, disinteressate all'andazzo della trama e la resa dei conti finale tra Morelli e il sicario appare moscia e senza mordente.
Peccato, perché la prima metà del film è davvero sorprendente.

Appassionata commedia-musical che ci parla delle eterne contraddizioni della Napoli criminale,rivisitando con piacevole ironia la classica struttura da sceneggiata.I Manetti guardano ovviamente a Gomorra(puntualmente citati anche il film di Garrone e il best seller di Saviano),e inseriscono altre citazioni(007,Flashdance,Voglio la testa di Garcia,Ritorno al futuro)ma senza spocchia.I numeri musicali(ottimi e mai eccessivi)fungono da lezioni di vita dell'ambiente(Guaglione e malavita)ironia sulla visione di Napoli che hanno gli stranieri(il numero a Scampia con i turisti americani)e cornice alla storia romantica di Ciro e Fatima(la cover partenopea di "What a feeling").La lunghezza non è del tutto giustificata e dopo il "primo finale" che segue l'intelligente collegamento al prologo forse si poteva fare a meno di continuare,ma la regia è solida,le contaminazioni azzeccate e il divertimento non è legato ai soliti stereotipi alla napoletana che ci si aspetterebbe.Anche i personaggi sono assai meno macchiettistici del previsto.Al momento è forse il miglior film dei registi,che sceneggiano con Michelangelo La Neve.Bella la prova del cast e bravissima la Gerini,premiata col David assieme a film,costumi,musiche originali e canzone("Bang Bang",scritte da Pivio e Aldo De Scalzi.

Prendi un a tragedia napoletana,inserisci all interno attori bravi e cantanti neomelodici,e condisci il tutto con una regia come quella dei talentuosi Manetti Bros.
Avrai di fronte Ammore e malavita,un film d azione/musical che mescola momenti di ottima regia e sparatorie e quelle classiche scene canterine da teatro,o di quei film napoletani trash.
Il film però è recitato da Dio e Buccirosso e la Gerini salgono in cattedra con performance formidabili.Personalmente ho odiato i momenti concitati che vengono interrotti per cantare,tanto che il film potrebbe durare anche 20-30 minuti.
Un film giovanile con tanti riferimenti alla cultura pop e quella nerd,e con un personaggio come quiello della Gerini appassionato di cinema,dove i riferimenti si colgono un po per tutta la durata dell opera.

Finale fuori di testa

Piacevolissima sorpresa!

Nonostante la mia avversione per il genere musical, AMMORE E MALAVITA è meno indigesto di quanto mi aspettassi e, tutto sommato, risulta essere una visione gradevole e discretamente bilanciato tra più generi.
Bene il cast, nonostante la Gerini convinca poco nel suo forzato accento napoletano.

...una vera sorpresa!

Originale quanto insulso.
L'accento della Gerini?

Originale lo è, non si lascia ricordare però più di tanto vista qualche situazione non del tutto razionale, troppo grottesca. Una visione gliela si può comunque concedere.

Decisamente troppo lungo e tutto sommato abbastanza banale.
In alcune parti risulta anche simpatico ma alla lunga mi ha stancato

Film caratterizzato da una sapiente commistione di generi (azione, commedia, musical) che costituisce un caso abbastanza raro nella cinematografia italiana degli ultimi anni. La storia è ben congegnata e ben raccontata e le canzoni, sebbene siano in gran numero, non rallentano eccessivamente il ritmo dell'azione ma, al contrario, ne costituiscono il valore aggiunto. Il film inoltre merita di essere visto anche per le grandi prove attoriali che vengono offerte dagli interpreti, fra I quali spiccano Claudia Gerini e Carlo Buccirosso nell'insolito ruolo di una coppia di camorristi.

SPOILER

Frizzante, fresco e fuori dagli schemi. Brava la Gerini con accento partenopeo e bravo a tutto il cast.
Belle le musiche e storia sopra le righe.
Meritato il David di Donatello

Coraggiosa pellicola che mischia azione a musical, risultando decisamente originale.

bellissimoooo ancora una volta i manetti bros hanno fatto centro

bello non c'è che dire. i manetti bros anche stavolta non deludono. la formul musical mischiata con una storia vera , sebbene un po grottesca, funziona benissimo. il film oltretututto e anche divertente. colonna sonora e fotografia spettacolari. gli attori danno il meglio . un film davvero molto bello che non lascia scontenti nessuno

meno scorrevole e più intricato di song'e'Napule .
Da questo punto ne ritroviamo quindi un film sicuramente più maturo e"pulp" ma meno scanzonato e con meno voglia di prendersi sul serio .
Belle le parti cantate e le interpretazioni .

Manetti Bros. sono quasi una garanzia. Questa volta ho storto un po' la bocca ai titoli di coda...simpatico, un po' troppo lungo con un finale a mio parere gettato totalmente per colpa di un happy end veramente forzato. Alcuni dialoghi non li ho capiti per niente per via di un dialetto troppo stretto.

Salvo qualche eccesso qua e là (qualcosa forse si poteva saltare.. va leggermente lungo..) i Manetti Bros convincono ancora con questo musical-farsa pieno zeppo di citazioni più o meno evidenti (Johnny Stecchino, Flashdance, Gomorra, Kill Bill, Mission Impossible..e quasi quasi Ocean's Eleven), che oscilla di continuo tra dramma e parodia, presa in giro.. ma che in queste due ore sempre godibili lascia il chiaro messaggio che la mala-vita.. non è vita. W l'Ammore !!! .. Ma non è Napule.. Ora aspettiamo i Bros ad una prova non partonopea!!!

Inizia con qualche pecca e sciatteria, ma poi diventa godibilissimo. Napoli notturna e post-industriale è tra le ambientazioni la più affascinante. Bella sceneggiatura, Raiz poliedrico, convincente Claudia Gerini nei panni della trash riccona napoletana. Consigliato.

senza ombra di dubbio un bel film, divertente, drammatico, cinico ed allo stesso tempo leggero
forse un po troppo lungo (più di 2 ore) ma scorre bene

ciao
lucasssss

I Manetti Bros deliziano ancora!
Dopo Song'è Napule(strepitoso) arriva Ammore e Malavita.
Ero pronto a storcere il naso perché immaginavo un film meno fresco, più condizionato dall'importanza del budget ed invece ecco un piccolo/grande capolavoro.
Paradossalmente meno 'napoletano' di quello precedente, anche se recitato quasi tutto nella lingua partenopea! Ha uno spirito internazionale e visti i successi dei vari film o serie TV 'gomorreschi' speriamo che 'spacchi' anche in giro per il mondo, anche perché in Italia non può non andare bene! Storia poliziesca per niente scontata, scritta perfettamente, con colpi di scena, momenti d'azione, sotto tracce di codice da samurai alla 'napoletana', il tutto recitato strepitosamente da un cast perfetto, divertentissimo e irripetibile.
E le canzoni bellissime e i balletti, perché sì, è anche un musical! Cosa si vuole di più?!?
Altra aggiunta, non da poco, fa ridere e tanto.
Insomma, per me imperdibile.

Una piacevolissima sorpresa questo musical italiano. Divertente, appassionante, ironico e bravi interpreti. Ottimo.

"Don Vincenzo Strozzalone, camorrista soprannominato "o' re dò pesce", viene lievemente ferito durante un agguato. La moglie Donna Maria, stanca di una vita passata a nascondersi, escogita un piano: inscenarne la morte per cambiare vita. Ma un'ingenua infermiera di notte e un killer innamorato rovineranno il loro piano."

Giallo, poliziesco, sceneggiata e commedia sexy. Noi siamo questo e per fortuna le nuove leve registiche italiche lo hanno capito. Se "Lo chiamavano Jeeg Robot" era un indizio, con "Ammore e malavita" due indizi fanno una prova. Artigiani di qualità, altro che Poltrone Sofà. Le cose belle e ricercate lasciamole ai Sorrentino e ai Garrone, bravi per carità, ma noi siamo altro. La nostra grande bellezza sono le 4 mosche del Dario nazionale e le liceali a letto con tutta la classe. La nostra reality sono i "cunfiett" di Mario Merola e quelli di Milano calibro 9. E chi più ne ha, più ne metta. Poca spesa, grande resa. I Manetti Bros. lo sanno e attingono a piene mani dalle nostre tradizioni. Mani sapienti di chi ha fatto gavetta fra videoclip der Piotta, fiction e corti in giro per il mondo. Due ore e più che scorrono via veloci, massacrando i Gomorra addicted e gli esteti del futile, riportando la sceneggiata napoletana alla ribalta nazionale. E tra un cameo del grande Pino Mauro (ultimo esponente della corrente "onore e guapparia") e apparizioni di defunti canterini, tutti vissero "quasi" felici e contenti.

"Scampia: the ultimate touristic experience"

Musical in salsa napoletana molto divertente, attori in stato di grazia e regia impeccabile. Da vedere

Beh che dire? Stupendo musical dei Manetti Bros, che fa dei luoghi comuni sulla camorra un punto di forza.come dimenticare il tour a scampia? Gli interpreti sono eccezionali, la sceneggiatura basica ha dei dialoghi come non se ne sentivano da tempo.la rossi poi con la canzone what's a feeling in napoletano rimarrà un cult.bello, bello, bello.

Con Ammore e malavita i Manetti Bros continuano quel percorso iniziato positivamente con Song'e Napule e lo espandono ulteriormente con questo film. Se il lavoro precedente era principalmente influenzato dal poliziottesco degli anni settanta, Ammore e malavita amplia il raggio dei riferimenti cinematografici e televisivi. Dalla sceneggiata napoletana al musical oltreoceano, fino al Gomorra televisivo, i Manetti riscono a mantenere un difficile equilibrio e consegnando un'opera in grado di intrattenere e divertire con gusto. Le rivisitazioni canore sono superlative e quella di What a feeling da Flashdance certamente da ricordare insieme al tourist tour di Scampia iniziale. Una scommessa coraggiosa e rischiosa che secondo me è stata vinta con pieno merito e che meriterebbe un altrettanto riscontro al botteghino, perchè è un film meno facile di quanto si pensi. Vederlo in concorso a Venezia mi sembrava un azzardo, un "o la va, o la spacca". Meno male che è andata più che bene.