ancora una volta (1991)

Esordio americano per Hallstrom all'insegna del sentimentalismo più sfacciato ed irritante. Il cast tecnico, regia compresa, sembra totalemnte assente e il film è come lasciato in balia di se stesso. Neppure gli attori riescono a dare vigore a personaggi sul filo della caricatura e si accontentano di tuffarsi in situazioni ridicole. Qualche momento di tenerezza non salva un film furbastro e poco sincero, floppone in tutto il mondo. Peccato per la coppia Dreyfuss-Hunter che aveva già fatto faville in "Always" di Spielberg.

Dramma/commedia agrodolce nello stile del più edulcorato regista nordico (in transfert Usa): buoni sentimenti, ammiccamenti, lacrime gratuite da strappare agli occhi degli spettatori, ma anche un tentativo (non del tutto riuscito) di raccontare una certa borghesia made in Usa (notevole G. Rowlands nei panni della madre di Renata).
Vale comunque la pena di vederlo, per la performance notevole di Dreyfuss, e per le sfaccettature del suo personaggio, una way of life che denota una grande amarezza dietro la facciata apparente dell'esuberanza