angel of mine (2019)

Non basta una discreta Rapace per fare di Angel of mine un film riuscito. Purtroppo è un polpettone lento ed indigeribile, pieno di forzature nella sceneggiatura e dal ritmo soporifero povero di guizzi che nemmeno il colpo di scena finale, piuttosto telefonato, riesce a sollevare dalla mediocrità assoluta.

Erano due le strade da percorrere: la lenta discesa verso la follia o il politicamente corretto.
La scelta del finale è forse quella più facile ma anche la più rischiosa, visto che la sceneggiatura appare abbastanza indirizzata nel cercare il colpo a effetto. La storia si lascia guardare, soprattutto perchè è interpretata in maniera convincente e anche se la Rapace non ci ha abituati a questo tipo di ruolo, riesce a essere efficace nell'esaltare emozioni varie e contrastanti.
Un film sufficientemente interessante che però faticherà ad accontentare tutti.

Film che non conquista.
Ritmo lento per la tipologia della narrazione.
Brava Noomi Rapace, ma non salva il film dall'insufficienza piena.

Gara fra due protagoniste a quella più traumatizzata come donna e a quella più traumatizzante come madre. Noomi Rapace vince a mani basse, illudendosi pure d'essere un sex symbol credibile.

Mauro Lanari

Dramma che avrebbe potuto facilmente divenire un thriller magari rendendo il tutto più incalzante ma sfociando nel banale; invece si rimane saggiamente sul drammatico...a scapito però del ritmo (è il principio della coperta corta). La storia è ben narrata ma non cattura più di tanto, scorre lenta e tutto si regge su una sempre bravissima e bellissima Noomi Rapace, anche se qui in versione troppo piagnucolosa. Ci sarebbero dovute essere più scene ad effetto. Il finale ridà un pò di tono e la pellicola, comunque ben confezionata, raggiunge la sufficienza...ma non di più.