anna (2019)

Bentornato Luc Besson. Dopo quella mezza ciofeca di "Lucy", il ritorno in grande stile del regista francese in questa partita a scacchi fra Stati Uniti e Russia.
Quando si tratta di dare spazio ad eroine forti e determinate non c'è "atomica bionda" che regga: è lui il maestro. Qui non siamo costretti a memorizzare 37 nomi russi o tedeschi che corrispondono ad altrettanti personaggi-fantoccio monodimensionali (causa di scarse competenze di scrittura). Nonostante il film non sia lineare perché procede per vari flashback, la padronanza narrativa di Besson è talmente consolidata che tutto scorre liscio e chiaro e c'è sempre riguardo sia per i personaggi che per lo spettatore, affinché capisca quello che sta succedendo.
Sasha Luss, diretta da Besson come una "Nikita" in versione top model, compete con il fascino di Milla Jovovich. Completano il quadro un Cillian Murphy (CIA) in grande spolvero e una Helen Mirren (KGB) super accattivante.
Scene d'azione e coreografie di alto livello, un po' tamarre a dire il vero, ma il divertissement bessoniano tiene salda la sospensione dell'incredulità e non tutti possono permetterselo.

SPOILER