Un ex marine viene coinvolto suo malgrado nel tentativo di stabilirsi su di un pianeta particolarmente ricco di specie vegetali ed animali e di sfruttarne le grandi risorse: quando però la razza indigena si ribellerà a questo colonialismo cosmico, l’uomo passerà dalla loro parte per guidarne la rivolta.
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Forma perfetta per la summa delle maggiori epopee cinematografiche: una miscela perfetta tra matrix, il signore degli anelli, guerre stellari, piccolo grande uomo. Non propriamente un plagio, piuttosto un grande omaggio: l'anima di questo film non è tanto la trama ( pregevole seppur come detto non originale ) quanto la realizzazione. Un capolavoro. Il saggio uso del 3d, usato più per immedesimare lo spettatore che per stupirlo, nonostante alcuni manierismi del genere scappino di tanto in tanto, i colori pazzeschi, il "cinetismo" vitale degli indigeni contro l'immobilismo degli "uomini venuti dal cielo", che smuovono mari e monti da dietro una scrivania (anche se a bordo di un'astronave) o dentro un robot.
robot e astronavi mutuati da Matrix revolution..... gli "pterodattili" un po' dal signore degli anelli e un po' dagli x-wing di star wars.... la connessione neurale con l'avatar matrix 1....
LITTLE big horn...
la scena del padre morente che consegna alla figlia la guida del popolo: signore degli anelli...
insomma, omaggi a go-go
Un film che se non resterà nell'olimpo del cinema sarà solo per la sfortunata cronologia: difficile narrare una storia epica originale all'alba del 2010. Ma è possibile realizzarla con classe, e questo è il caso.