Un ex marine viene coinvolto suo malgrado nel tentativo di stabilirsi su di un pianeta particolarmente ricco di specie vegetali ed animali e di sfruttarne le grandi risorse: quando però la razza indigena si ribellerà a questo colonialismo cosmico, l’uomo passerà dalla loro parte per guidarne la rivolta.
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8,20... è la media dei nostri voti... bah... non do 4 per abbassarla, ma un onesto 6 che secondo me rispecchia il valore del film. Per carità, superbo per effetti visivi, ma con due difetti grossolani: 1) l'eccessiva lunghezza (alla fine è troppo ripetitivo 2) la storia scopiazza da tutto il pregresso in materia. Nonostante questo lo consiglio per divertirsi, come un giro (troppo lungo però) sull'ottovolante. Resta infatti un grosso videogioco di ambientazione new age, un film essenzialmente per ragazzi, anche se il messaggio è corretto, e dovrebbe essere ascoltato soprattutto dai grandi. Per una critica riuscita, consiglio di andare a leggere la sempre caustica striscia di Stefano Disegni sull'ultimo numero di CIAK (febbraio 2010). Per un bel film, mix riuscito di storia e immagini, effetti visivi ed emozioni interiori, rivolgetevi a Peter Jackson ed AMABILI RESTI: quelli che il cinema di oggi offre sempre più raramente.
Avatar è un viaggio stupefacente in un mondo straordinario e fantastico, che non esiste. Ma è anche un modo tutt'altro che banale con cui Cameron ci racconta quello che l'Uomo sta facendo sul nostro di pianeta (reale) e che non è molto diverso da ciò che l'uomo/alieno compie nel suo film ai danni di Pandora. I temi trattati dal film sono ben lungi dall'essere scontati e banali, mentre lo è la sceneggiatura con cui affronta tali temi che, più che banale, pecca di profondità e introspezione come sarebbe stato forse opportuno in un film con tali ambizioni (la parte nel mondo "reale" è assolutamente insufficiente, a livello di sceneggiatura, sotto tutti i punti di vista, personaggi in primis).
Ma nonostante questo, Avatar è una pellicola che rimane nella memoria, un film che, grazie anche alla tecnologia 3D (che non ho comunque trovato particolramente innovativa) e alla consueta regia impeccabile di Cameron riesce e immergere letteralmente lo spettatore in un ambiente che sembra pulsare di vita sullo schermo e che è visivamente meraviglioso, regalando un'esperienza cinematografica allo stato attuale unica.
Un film per niente perfetto e forse abbastanza distante, per certi versi, dallo stile di Cameron, che qui sembra quasi voler raccontare una fiaba per bambini, lasciando completamente fuori la parte cupa del suo cinema visionario, ma che lascia il segno e apre le porte ad un nuovo modo di fare cinema, dove finalmente il 3D acquisisce una sua utilità che si sposa in perfetta armonia con le esigenze del cinema, piuttosto che con quelle del luna park.