away from her - lontano da lei regia di Sarah Polley Canada 2006
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away from her - lontano da lei (2006)

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locandina del film AWAY FROM HER - LONTANO DA LEI

Titolo Originale: AWAY FROM HER

RegiaSarah Polley

InterpretiJulie Christie, Michael Murphy, Gordon Pinsent, Olympia Dukakis, Kristen Thomson, Wendy Crewson, Alberta Watson, Thomas Hauff

Durata: h 1.50
NazionalitàCanada 2006
Generedrammatico
Tratto dal libro "The Beat Came Over The Mountain" di Alice Munro
Al cinema nel Febbraio 2008

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Trama del film Away from her - lontano da lei

Sposati da 50 anni, Grant e Fiona sembrano ancora molto legati l'un l'altra e la loro vita quotidiana è piena di tenerezza e umorismo. La loro serenità sembra vacillare solo in conseguenza degli occasionali e attentamente limitati riferimenti al passato, che sembrano far trapelare che forse il loro matrimonio non è stato solo rose e fiori. La tendenza di Fiona a riferirsi sempre più spesso al passato, oltre alla sua perdita di memoria più evidente ogni giorno che passa, creano una tensione che viene però generalmente dissipata facilmente dall’uno o dall’altra. Quando i vuoti di memoria diventano più lampanti e drammatici, nessuno dei due può ignorare che Fiona sia stata colpita dal morbo d'Alzheimer. A quel punto Grant, che teme che la vita di Fiona sia in serio pericolo, intraprende quello che sarà un autentico viaggio d’abnegazione per permettere alla moglie di essere felice per l'ultima volta.

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Voto Visitatori:   7,84 / 10 (35 voti)7,84Grafico
Miglior attrice in un film drammatico (Julie Christie)
VINCITORE DI 1 PREMIO GOLDEN GLOBE:
Miglior attrice in un film drammatico (Julie Christie)
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Voti e commenti su Away from her - lontano da lei, 35 opinioni inserite

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DarkRareMirko  @  06/10/2020 22:32:20
   7½ / 10
Esordio di regia per la Polley dopo vari corti; riflessivo personale e lineare, ha dalla sua la sincerità e due attori molto in parte.

Alla lontana si riecheggia Bergman, e mica è poco; non male, e di sicuro non fatto con gli occhi puntati al botteghino.

Buono.

frankb  @  08/03/2014 12:11:56
   8 / 10
Bellissimo film, commovente e triste... bravi i protagonisti.

Gruppo COLLABORATORI SENIOR Invia una mail all'autore del commento kowalsky  @  03/06/2013 19:08:15
   7 / 10
Ciò che suscita maggiormente curiosità è la prova registica così ehm letteraria (quasi alla Alice Munro) nel descrivere l'eternità nostalgica in un rapporto indissolubile, perdurante nel tempo, almeno sulla carta. Il film ha questa ambivalenza, descrivendo le case di riposo come animate da una lussuosa familiarità ma al tempo stesso capace di raccontarne lo squallore inesorabile di una perfida anticamera esistenziale. Come una crudele bellezza. Julie Christie anima magnificamente questa condizione, appiannata dalla perdita di riferimento e radici, spossata e autentica davanti alla richiesta d'aiuto di una sola umanità che è un pò anche la sua... il film è imperfetto, lascia trapelare troppo spesso contrasti tra rabbia e dolore, ma il finale - uh quella tardiva riconoscenza affettiva prima di perdersi per sempre - è meraviglioso

danielplainview  @  25/01/2013 11:11:06
   8 / 10
Un film che nel suo piccolo mi ha veramente colpito. Ben fatto e interpretato.
Una storia davvero ben riuscita con quel tocco di cinismo che è tipico della vita.
Esempio di come certi tipi di film provengono sempre meno dagli Usa, che dovrebbero fare un bagno di umiltà e cercare di abbandonare una certa corrente retorica per dirigersi verso nuove direzioni.

david briar  @  29/08/2012 20:30:56
   7½ / 10
"Away from her" è un bel film,piccolo e riuscito.
Sarah Polley filma la storia di un amore spezzato dalla malattia.Ed è interessante e struggente notare come chi deve affrontare il dolore maggiore non sia il coniuge malato,ma quello che deve sopportare la malattia,che si vede messo da parte dalla persona con cui ha passato la sua vita,senza poter fare niente per impedirlo.

La sceneggiatura è ottima nel farlo notare,ma poteva prendersi molti più rischi,oltre che approfondire alcune cose che son troppo lasciate sulla superficie.L'avessero fatto probabilmente il film sarebbe stato da 9.

Gli attori sono comunque molto bravi nell'impersonare la loro sofferenza.Gli occhi di Julie Christie sconvolgono per la loro espressività,ed è ottimo pure Goldon Pinsent nell'interpretare la tristezza del suo personaggio.Buone anche le altre interpretazioni,soprattutto quella della capo-infermiera.

In conclusione,un bel film consigliato,anche se un po' impegnativo e triste,quindi lo sconsiglio se si vuole passare una serata spensierata,non è il film adatto..

Invia una mail all'autore del commento eddiguff  @  04/06/2012 22:31:03
   6½ / 10
Mentre guardavo il film attendevo, con quasi con certezza, che giungesse quella cosa che eleva una pellicola discreta e improvvisamente la fa volare. La mia attesa è però rimasta tale. Nessuna elevazione. Ma Julie Christie è davvero brava nella sua senile bellezza.

ide84  @  31/08/2010 21:41:36
   8 / 10
L'ho visionato ieri sera e il fatto che lo commento ora vuol dir molto..solitamente o li commento subito o mi passa la voglia. Vermanente un bel film, anche se non è proprio il mio genere Away from her coinvolge e nonostante il ritmo lento porta lo spettatore per mano dall'inizio alla fine. Incuriosendolo, emozionandolo ( senza cadere nel banale ) e facendolo riflettere. Complimenti alla Polley che ho poi scoperto essere la smorfiosa protagonista di Go - una notte da dimenticare. Sulla sedia del regista sembra esserci una persona esperta e navigata. Da vedere mano nella mano con la compagna..o come nel mio caso soli come un cane.

kierkegaard1000  @  29/12/2009 17:11:45
   6½ / 10
Media ingiustificatamente alta, per un film che, per quanto tratti di un tema delicato e profondo, appare un pò piatto...certo, ciò forse è dovuto ad un intento deliberato, ma a me non ha trasmesso tantissimo. Do un 6 e 1/2 perchè non sento di consigliarlo come un lavoro che valga assolutamente la pena di vedere...
Bravi gi attori, mi è piaciuta di meno la direzione.

Gruppo COLLABORATORI atticus  @  28/11/2009 11:32:16
   8 / 10
Il delicato racconto di un amore che va oltre la malattia per l'esordio alla regia della brava attrice Sarah Polley ("La mia vita senza me"). Una storia esemplare e dallo straordinario calore umano, in contrasto con i ghiacci dell'ambientazione, che non eccede nel sentimentalismo spicciolo ma anzi va fiero di un asciuttezza formale che porta a commuovere con sincerità. Oltre ogni lode l'intensa interpretazione di Julie Christie, che con i suoi sguardi riesce a rendere le mille sfaccettature di una donna amata e che ama, nonostante l'alzheimer. Splendidi anche Pinset e la ritrovata Dukakis. Sicuramente da non perdere, uno dei migliori film del 2006.

topsecret  @  28/11/2009 10:27:53
   6 / 10
Questo film mi da l'impressione come di un cane che cerca di mordersi la coda. Gira in tondo a delle tematiche serie e drammatiche quali l'amore di tutta una vita e la malattia, ma lo fa secondo me in manira troppo ripetitiva e scontata.
A me personalmente non è riuscito a lasciare il segno, regalandomi grosse emozioni, ma è comunque una pellicola apprezzabile dal punto di vista recitativo e credo che la sufficienza possa essere un voto adeguato.

TheLegend  @  01/09/2009 05:22:39
   6½ / 10
Film delicato,semplice ma profondo.
Riesce a raccontare una storia su un tema difficile senza essere banale...

Lory_noir  @  03/08/2009 01:38:29
   8 / 10
Davvero bello. All'inizio fa quasi sorridere, di un sorriso naturalmente macchiato dal dramma. Poi vi è la comprensione matura della malattia da parte della protagonista, la difficile vita in solitudine del marito che continua a vivere come da una finestra. Molto poetico, triste, appassionato e bello.

Gruppo COLLABORATORI SENIOR Invia una mail all'autore del commento pompiere  @  17/07/2009 11:54:16
   8½ / 10
A volte c’è qualcosa di affascinante nell’oblio. In qualche altra circostanza non è così.
Fiona Anderson (una Julie Christie toccante ed esemplare) se ne va in giro con la mente, in cerca di qualcosa che sa essere molto importante ma non riesce a ricordare. E una volta che l’idea è persa… è persa per sempre.
Una cosa buona, però, l’ha conservata: non va spesso al cinema. Non sopporta quelle multisale che danno un sacco di robaccia americana. Fiona è lontana dal mondo che la circonda, è lontana pure da se’ stessa. L’Alzheimer che la sta usurpando è spietato e subdolo.

Grant, suo marito, deve gestire la degenerazione di una moglie che ama moltissimo, sforzandosi di sorridere quando invece vorrebbe piangere e disperarsi. Quarantaquattro anni di matrimonio hanno consolidato una coppia magnifica, conosciutasi tra i banchi del College e cresciuta all’insegna dell’amore vero, sincero ed esclusivo. Un rapporto senza troppe pretese di essere sempre al massimo; non si può essere innamorati tutti i santi giorni. Ed è questo a esaltarlo.

Il primo lungometraggio dell’attrice canadese Sarah Polley (“Il dolce domani”) è di notevole interesse per la bravura con la quale riesce a gestire le fasi di regia, sospese tra pudichi carrelli in arretramento e lenti movimenti di macchina a indagare sui sentimenti e le emozioni. La sostiene, in questo viaggio attraverso paesaggi innevati, una sceneggiatura minuziosa e delicata.

Maria Pia Di Meo doppia Julie Christie, conferendo tonalità ora tristi, ora venate da sfumature ironiche, non perdendo mai la sua magistrale peculiarità vocale. Fiona è vaga, dolce e sarcastica anche grazie a lei.

Cento minuti con le lacrime agli occhi e con un cavatappi a lacerare l’anima, ci portano a fare considerazioni sull’ingiustizia e la spietatezza della vita. Osservare la persona amata, da lontano, in ossequioso silenzio e trasparenza, non è facile. La soluzione di ripiego che attende i protagonisti è un ordine formale, un ritmo di danza un po’ sterile ma necessario. Una danza infinita, che ci auguriamo possa inebriare ed esaltare gli ultimi sensi rimasti ancora vigili.

ronaldinho80  @  13/04/2009 16:36:26
   10 / 10
Un film delicato e toccante sul tema della vecchiaia e dell'amore. Sicuramente un po triste ma davvero bello. Bravissimi gli attori tra cui chiaramente spicca l'interpretazione di Julie Christie che è infatti ha ricevuto una nomination agli oscar per questo ruolo. Dopo cosi tanti anni dal Dottor Zivago rimane ancora una donna bellissima. Bravi comunque anche gli altri attori tra cui Olympia Dukakis. Bella la regia che procede con una linea temporale discontinua ma proprio per questo piu coinvolgente e ottima anche la fotografia con i paesaggi del canada in inverno.

tomdie  @  18/02/2009 12:10:13
   4½ / 10
non mi è piaciuto!

non basta di certo una storia d'amore che si sviluppa nella tragedia di questa bruttissima malattia a fare di questo film un capolavoro (a vedere la media voto pensavo si trattasse di un film imperdibile)...

film troppo lento, con troppe pause...poteva essere fatto decisamente meglio; non vedevo l'ora che finisse.

Evitabile

antonioba  @  12/01/2009 12:07:21
   5 / 10
Un dramma fin troppo nordico (la regista è canadese) nei personaggi dalle emozioni raffreddate
Un film che trova dignità nelle ambientazioni e nei paesaggi, ma nulla più.

2 risposte al commento
Ultima risposta 28/01/2009 10.47.21
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Invia una mail all'autore del commento iron klad  @  08/11/2008 23:23:18
   9½ / 10
La forza dell' amore supera qualsiasi altra cosa.
Atmosfera da favola senza dubbio, ma dietro di essa si nasconde il dolore di un uomo che ama una donna ormai in malattia mentale avanzata.
Seppur storie di questo genere se ne sono realizzate molte altre, affascinano tutte quante allo stesso modo per il messaggio che mandano.

Grant sa che sua moglie Fiona è affetta dal morbo di Alzheimer.
Nonostante questo l' amore per lei continuerà a farlo restare vicino a lei.
La storia è concentrata tutta sugli sguardi, le espressioni e i dialoghi dei personaggi. Se cercate azione guardate da un' altra parte.
Il bel finale è solo temporaneo e penso di non anticipare nulla perchè tanto sappiamo che l' Alzheimer non si può curare e si aggrava sempre di più...
Direi che il voto non possa che essere 9 e mezzo poichè a parer mio il film non fa una pecca.

Invia una mail all'autore del commento albatros70  @  01/11/2008 00:24:46
   6½ / 10
Mi aspettavo un pò di più avendo letto i commenti prima. ma sicuramente resta un ottima favola trasposta sullo schermo da superbi attori. Da vedere.....

1 risposta al commento
Ultima risposta 23/01/2009 16.37.31
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crimal9436  @  21/10/2008 14:09:58
   8 / 10
Attori, regista, scenografo, musiche...
Ognuno in questo film sa fare il proprio mestriere

slint  @  10/10/2008 17:23:05
   8 / 10
bellissimo,veramente toccante...

forse ci fa capire quanto si puo' amare una persona...

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Invia una mail all'autore del commento tylerdurden73  @  07/10/2008 11:38:03
   7½ / 10
Non era facile affrontare un tema simile senza scadere in passaggi superficiali e melensi, magari studiati a tavolino per coinvolgere emotivamente lo spettatore più sensibile.
Sarah Polley, giovane attrice qui al suo debutto come regista di lungometraggi, ci parla del terribile connubio amore e malattia con estrema delicatezza, dipinge la storia d'amore decennale di due anziani con pennellate lievi, riuscendo a trasmettere un senso di realtà ravvisabile in ben pochi film di questo genere.I personaggi non sanno mai di fittizio, appaiono tratteggiati con grande cura, mostrati con i loro pregi e difetti proposti mediante dialoghi essenziali e soprattutto con gesti e sguardi a volte più eloquenti delle parole.
La capacità di adeguarsi al tempo che passa e ad alle continue battaglie che la vita presenta, il rispetto nei confronti di chi si è amato, magari non sempre in maniera irreprensibile e che ora si può accettare d'amare in maniera molto diversa stanno alla base di questo intenso film. La chiusura è dedicata ad un gesto d'amore, l'ennesimo di una lunga esistenza, ad evidenziare l'accettazione di ciò che è ineluttabile affinché anche il dolore per l'abbandono, in questo caso mentale ed involontario, possa essere stemperato dalla consapevolezza che la vita proceda senza curarsi di nulla ed il segreto risieda nel cercare di assecondarla, se possibile, per quanto possa essere travolgente.
Il paesaggio innevato dell'Ontario, mostrato anche in questo caso mai banalmente nonostante il suggestivo colpo d'occhio, fa da sfondo a questo percorso doloroso. Mentre la strepitosa Julie Christie ed il bravo Gordon Pinsent sono eccellenti nel mostrarci come dove qualcosa finisce altro può rinascere ed attecchire contro ogni pronostico, forse in maniera meno appagante, ma comunque sincera.

tabularasa  @  19/07/2008 17:30:36
   8 / 10
possiamo dire che il vero amore può durare fino alla vecchiaia.una trama semplice come i dialoghi ma allo stesso tempo di spessore emotivo riesce a tenere lo spettatore partecipe e attento.

anna..bertozzi  @  23/05/2008 10:28:19
   8 / 10
E' un film toccante ma non melenso, che mette in scena gli effetti di una malattia difficile da vivere e comprendere, più dai famigliari che da chi ne è affetto. Ma è anche una bellissima storia d'amore, che tutti vorremmo vivere, forse anche al prezzo di una fine così tragica...

pinnazza  @  03/05/2008 01:32:43
   7½ / 10
ottimo fino a tre quarti, poi nel finale cala un po'.

l'amore "assoluto" tra i due protagonisti viene reso ottimamente, così come tutta l'angoscia del distacco.

AMERICANFREE  @  02/05/2008 22:10:45
   9 / 10
bellissimo film molto toccante!! grandissima Julia Christie! lo consiglio fa molto riflettere e commuovere!!!

cory  @  01/03/2008 15:44:25
   10 / 10
stupendo, commovente, estremamente crudo ma nello stesso tempo poetico e soave.

è l'inno all'AMORE vero, quello per sempre, quello che vince ogni battaglia, ogni ostacolo, ogni crudeltà della vita.

un film che deve essere visto da tutte le coppie di ogni età che si vogliono bene.

semplicemente fantastico.

Cory


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PaulTemplar  @  29/02/2008 17:28:27
   10 / 10
Ci sono film che fanno male al cuore.
Away from her,Lontano da lei, è uno di questi.
Una storia d'amore, ma una volta tanto di quell'amore vero, quello che i sacerdoti consacrano sull'altare con le parole "nella buona e nella cattiva sorte"
Grant e Fiona sono marito e moglie da quasi mezzo secolo; vivono in una bellissima casa, tra i boschi innevati dell'Ontario.
Si amano ancora, come tanti anni fa.
Ma un giorno Fiona si rende conto che qualcosa in lei sta cambiando; alle volte dimentica le cose, i suoi pensieri non sono più lucidi.
E' il primo sinistro segnale di una malattia terribile, il morbo di Alzheimer.
Grant, che ama la moglie di un amore totale, rifiuta di arrendersi alla malattia, cerca di tenere la donna con se.
Ma un giorno è costretto a portarla in una lussuosa clinica per malati terminali.
Inizierà così il suo personale calvario, con una donna che pian piano si allontana da lui, persa in una malattia che cancella il bene più prezioso dell'esistenza, la memoria di quello che eravamo, di quello che siamo.
Grant continuerà a seguire la moglie, anche quando questa non lo riconoscerà più, e si legherà, come fanno le persone senza un passato, ad un altro ammalato della clinica.
E a Grant toccherà vedere la moglie usare gentilezze e premure verso un altro uomo.
Ma lui non lascerà mai quella donna, la seguirà nel suo personale calvario, verso lo stadio finale della malattia.
Un film che tocca temi difficili, come la capacità delle persone di restare vicini ad ammalati terminali assolutamente incapaci di comunicare con le persone che un tempo amavano.
E lo fa con grazia e dignità, senza un momento di sdolcinata emozione epidermica, ma badando a mostrare, alle volte freddamente, con distacco volutamente chirurgico, il percorso di Fiona nei meandri bui della perdita della memoria.
Un percorso, quello di Fiona, che mostra come le persone possano annientarsi nel nulla con una malattia, una malattia devastante, che annichilisce se stessi, ma non solo.
Si trasforma in un calvario per coloro che amano quei poveri esseri destinati a diventare dei vegetali, seguendo un progresso degenerativo senza cura e senza soluzione.

Ma questo film è anche una straordinaria prova di dedizione e d'amore.
Grant, pur allontanato da quella donna che è solo il fantasma di quella che amava, le resta vicino, con abnegazione.
Perché il vero amore travalica ostacoli, supera le montagne dell'indifferenza e dell'egoismo.
Sarah Polley, la trentenne regista, debuttante, sceglie la strada della sobrietà, senza inseguire le scorciatoie del fazzoletto.
Un esordio folgorante, proprio per la sua capacità di andare dritta al centro del problema, raccontando una storia qualunque, con pochi attori, lentamente, come un'antica tragedia che però ha un'immagine forte in se.
Un bianco abbacinante, quello della neve che fa la sua parte decorativa onnipresente, quasi a simboleggiare il candore delle due vite e dei due destini.
Un film basato sul dialogo, in un'epoca ipertecnologica, un film che parla di una malattia,in un momento in cui il cinema sembra aver finalmente riscoperto i temi forti, lasciando da parte il pietismo e raccontando i fatti, gli episodi.
Anche con parole semplici, comprensibilissime e umane come quelle che dice Fiona alla sua infermiera:
"Ora se non le dispiace vorrei salutare mio marito, non ci siamo mai separati per un mese in questi ultimi 44 anni"
Una menzione particolare per Julie Christie.
A vederla, sembrerebbe davvero alle prese con la malattia, tanto riesce a rendere, visivamente, i vari stadi della malattia.
Con un viso che esprime, meglio delle parole, il distacco dalla vita, dai ricordi,dagli affetti.

renee  @  29/02/2008 14:30:21
   8 / 10
ottimo film, commovente e realistico..

Invia una mail all'autore del commento malocchio  @  27/02/2008 21:25:47
   8 / 10
bellissimo,finalmente un film che tratta di una malattia terribile e la racconta in modo reale,si intuisce fin dall'inizio che è stato fatto con il cuore.
commuovente al massimo

1 risposta al commento
Ultima risposta 27/02/2008 22.17.55
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giumig  @  21/02/2008 19:11:31
   7½ / 10
Gran bel film: intelligente, commovente ed emozionante. E poi la sola interpretazione della bellissima Julie Christie vale il prezzo del biglietto

mirapto  @  21/02/2008 16:21:28
   8 / 10
mi sono commosso fino alle lacrime. Non voglio parlare dei canoni cinematografici ma è un film da vedere da vecchi e da giovani. Attori bravissimi. Julie Christie che dà un'interpretazione eccellente.

Gruppo COLLABORATORI SENIOR foxycleo  @  21/02/2008 09:36:45
   8 / 10
Un esordio alla regia davvero convincente quello di Sara Polley.
Un film che racconta in maniera dolce e struggente, senza però mai scadere nel troppo melenso, una storia d'amore devastata o impreziosita (questo sta allo spettatore deciderlo) da un'incurabile ed angosciante patologia. Un film delicato ed intenso allo stesso tempo. La regista non scende nei particolari degradanti dello stadio avanzato del morbo e forse questo ci permette di commuoverci senza fissare immagini dure nella nostra mente. Inoltre l'uso dei flashback è dosato in maniera tale da risultare davvero efficace.
L'interpretazione di Julie Christie è perfetta, sicuramente meritata la candidatura all'Oscar, ora vedremo se si aggiudicherà l'ambito premio.

kerkyra  @  20/02/2008 17:36:05
   8½ / 10
Assolutamente da vedere.
Una delle più belle e meno patetiche storie d'amore mai viste.
La protagonista è di una bellezza che supera tutti i canoni estetici che ci hanno imposto negli ultimi cinquant'anni.
E' splendente nelle sue rughe e nella sua serena espressività.
Unica controindicazione: ci si commuove ma in modo intelligente.

Invia una mail all'autore del commento actorar  @  20/02/2008 11:39:18
   10 / 10
Bellissimo film.....paesaggi mozzafiato e fotografia pure.Film crudo e realistico che racconta la malattia senza cadere nel patetico ma la racconta cosi come è nella realta(lo dico a ragione perchè la mamma di una mia amica ha avuto la stessa malattia) e di come sia difficile rendersi conto che piano piano la mente se ne va via.Dialoghi pieni di significato e toccanti. Un dieci e lodi ai personaggi che alla fine si riducono a tre nel quale il ruolo della giovane infermiera è significativo perchè è distaccata nel suo ruolo ma allo stesso tempo con una grandissima umanita.Finale azzeccatissimo.

edo88  @  16/02/2008 13:26:41
   9 / 10
Straordinario.
Le prime parole di questo commento vanno tutte a Julie Christie, assolutamente perfetta e capace di sguardi che dicono tutto, tutto davvero. I suoi bellissimi occhi blu mi hanno ricordato quelli di Vanessa Redgrave negli ultimi dieci minuti di "Espiazione" in quanto a profondità e capacità di comunicazione. D'ora in poi sarà un mio sogno vederle recitare insieme.
Non a caso, comunque, la Christie è la favorita all'Oscar per miglior attrice.
Ma anche Gordon Pinsent e Olympia Dukakis, i due attori non protagonisti, offrono una grande interpretazione e sono due spalle assolutamente valide.

Che dire allora del film?
Straordinario, appunto.
Stupisce sapere che questo sia l'esordio alla regia per Sarah Polley, perché è un film davvero ben diretto e che porterebbe a pensare che dietro alla macchina da presa ci sia qualcuno con dell'esperienza.
La direzione degli attori è impeccabile, le inquadrature anche.
La storia, non lineare ma menchemeno ingarbugliata, è narrata molto bene, senza punti morti, con molti riuscitissimi flashback.
Il tormento del marito che vede pian piano la moglie allontanarsi da lui e dai loro ricordi in comune è quasi straziante.
La scena della separazione, il primo giorno in cui lei entra nella clinica, è bellissima e toccante.
Per non parlare del triangolo amoroso (o due?) durante tutta la seconda parte del film, ancora più forte di uno normale perché a viverlo sono persone che non lo capiscono realmente.
E il finale è davvero, davvero perfetto. Semplice, senza forzati colpi di scena o altro, ma potentissimo.

Insomma, una regia ottima, un trio di attori da brivido (spero proprio la Christie vinca), una storia davvero interessante e ben narrata con dei personaggi meravigliosi, e "persino" dei paesaggi bellissimi.
Un quasi capolavoro.

Da vedere!

10 risposte al commento
Ultima risposta 08/11/2008 23.31.03
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