Un famoso drammaturgo, Barton Fink,, viene scritturato da una major americana, che gli commissiona la sceneggiatura di un film sul wrestling. Arrivato ad Hollywood, Barton si stabilisce nell'inquietante hotel Earle e, qui, conoscerŕ Charlie, che nasconde un segreto altrettanto inquietante...
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Ennesima, riuscita, commedia grottesca firmata dai fratelli Coen. Si tratta la non invidiabile situazione di uno scrittore impegnato, Barton Fink, che per ragioni di business accetta di lavorare per Hollywood e, di conseguenza, di tentare di commercializzarsi per avvicinarsi ai gusti del grande pubblico. In realtà chi scrive per il cinema è succube di esso e rifiutarlo significa solo rivoltarsi inutilmente contro chi ti possiede. Il tutto si svolge nei '40 tra New York e Los Angeles ed, in particolare, all'interno dell'albergo, un po lugubre e gotico, nel quale vive il protagonista durante il suo impegno holliwoodiano. Il film, pur non discostandosi molto dal consueto stile Coen, si distingue da altri loro lavori per maggiore seriosità e una narrazione, per quanto sempre visionaria, meno diretta e meno ironica. Il giustificabile disagio del pur particolarissimo Barton Fink domina la scena dall'inizio alla fine e gli ambienti e le persone che lo circondano non fanno che amplificarne l'effetto. Il risultato è un viaggio psicologico a bordo della testa del protagonista costantemente sballottato dagli eventi. A livello visivo è micidiale la sequenza dell'albergo in fiamme con i personaggi al suo interno che non rinunciano a filosofeggiare. Grande prova dei due John: Turturro e Goodman.