bunny and the bull (2009)

Un film leggero e divertente che nella sua narrazione deve rispondere al quesito sul perchè il protagonista si sia ritirato come un eremita nel suo appartamento. A tappe inizia un road movie dentro la mente di Stephen in viaggio con il suo amico Bunny per l'Europa in cerca di avventure. Scenograficamente molto ben curato, con trovate bizzarre che ricordano il cinema di Gondry rispetto a quello di Gilliam. Ben amalgamata la coppia Stephen e Bunny, dialoghi brillanti inseriti in una narrazione piuttosto lineare e divertente.

Creativo, leggero ma profondo, a tratti geniale, divertentissimo.
L'esordiente Paul King confeziona un bel filmetto, bravo.
E girato con pochi scenari, mezzi e attori: nel film seguiamo due ragazzi - Stephen e Bunny - visitare i musei più bizzarri(posate, raggi X, scarpe) di mezza Europa: finchè non incontrano Eloise che, inevitabilmente, farà cambiare il corso al loro destino.
Ma è un film principalmente sugli oggetti, e sulla loro importanza: a volte conserviamo di tutto a casa, e ogni oggetto è fonte di emozioni, viaggi, sensazioni. Servono per mantenere vivo il ricordo degli eventi ma non devono essere di impedimento per continuare a vivere.

Metto un voto più basso di quel che meriterebbe perchè, per quanto possano sembrare originali i vari peluche parlanti/cose animate di carta/collage di materiali differenti , i riferimenti di King al cinema di Gondry - decisamente più pretenzioso a dirla tutta - sono troppo evidenti.