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Potrebbe essere un ottimo punto di partenza per un film apocalittico-zombie. Molto bello il fatto che praticamente è muto, quindi universale. Delicate le musiche così come la storia. Difesi benissimo anche nel trucco e nel sonoro degli zombie. Brevissimo ma interessante.
cortometraggio delicato e poetico, breve ma intenso. un originale corto che va premiato, in 7 minuti può restare più impresso di tanto altro dalla ben più lunga durata..
Cortometraggio molto bello e commovente caratterizzato dall'assenza di dialoghi e da una buona regia. Discreto il trucco degli zombie. Dura solo 7 minuti ma ti resta nel cuore.
E' una storia di amore paterno commovente che parla al cuore. Piano piano si svela la strategia che usa il papà per portare in salvo la figlia. Il palloncino (utile per attirare l'attenzione ed essere visto?) in mezzo all'apocalisse, ha qualcosa di poetico. Poi il colpo di genio: il bastone e il sacco con le budella, per guardare avanti, distraendosi dal pasto che ha sulle spalle, nella speranza che qualcuno lo uccida prima che sia troppo tardi, e si prenda cura della figlia. Il gemito della bambina: finchè era col papà-zombi era un rischio. Morto lo zombi-papà, il suo gemito l'ha salvata.
Un buon corto che mette in gioco un amore paterno che deve sopravvivere anche dopo la morte, bypassando l'istinto omicida dello zombie. Rende perfettamente l'idea anche senza bisogno di dialoghi.
In pochi minuti la coppia australiana Howling/Ramke sviscera l'essenza dell'amore paterno e le grandi responsabilità che essa comporta. Senza l'ausilio di alcun dialogo e sfruttando un'ambientazione apocalittica a tema zombesco, si osserva il disperato errare di un padre nel tentativo di mettere in salvo la figlioletta neonata. Escogiterà un piano tanto estremo quanto genialmente perfetto. Vicenda commovente, capace di suscitare emozione anche tra i cuori più granitici, inoltre aggiunge carburante ad un genere sviluppato in talmente innumerevoli direzioni che le possibilità di proporre qualcosa di originale sono da tempo ridotte al lumicino.
Di solito non guardo i corti ma in giro si trova questo "Cargo" e tutti ne parlano bene e allora perché non spendere 7 minuti per dargli un'occhiata! Un paio d'attori, nessun dialogo, nessun effetto speciale ma solo un discreto trucco...cosa c'è di tanto importante da doverlo vedere? Una storia, che pur trattando di zombie, risulta essere commovente ed una regia che elegantemente riesce a traspirare l'amore di un padre...l'idea di fondo poi è piuttosto originale e potrebbe essere benissimo inserita in un contesto più ampio, inutile però sperare che con solo questa idea si possa dilatare al punto da farne un lungometraggio! In sostanza 7 minuti che valgono la pena di essere visti...
7 minuti di amore paterno. Davvero ben fatto: riesce a descrivere il sentimento di un genitore per la figlia neonata in un contesto apocalittico come quello zombesco, trasmettendo emozione e speranza. Un plauso ai registi per l'idea.