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Capitolo finale della collaborazione tra Nichols e Chaplin, qui di nuovo nei panni di Charlot. Corteggiamenti, gelosie, piccole ipocrisie, il tutto svelato davanti a tutti i chiamati in causa dal gioco di un bambino che si diverte un mondo a mettere alla berlina i "giochi" degli adulti. E poi, ovviamente, volan le botte. Carino. A questo punto su simili corti Keystone non c'è altro da aggiungere, il marchio è quello.
Invece io credo che il nono film di Chaplin sia migliore dei precedenti tre. Le dinamiche sono molto più chiare e scorrevoli: c'è il vagabondo che stavolta fa colpo con la padrona di casa, e il padrone di casa che pur se geloso se la intende con una ragazzina. Se inizialmente a colpire è soltanto la sequenza del tennis con i suoi capitomboli e ruzzolate, è ottimo invece anche quando si scoprono gli altarini ipocriti della famiglia per mano del figlio, che riprende entrambi i genitori nei loro atteggiamenti intimi e traditori. E alla fine saranno comunque botte: per il bambino sculacciato dalla madre, e per Charlot sempre stralunato e per l'ennesima e non ultima volta simpaticamente sconfitto. è il migliore del duo Chaplin-Nichols