che fine ha fatto toto’ baby? (1963)

Il filone macabro era già stato esplorato da Totò nel precedente e ben più apprezzabile Totò Diabolicus; qui l'intento è quello di parodiare il fortunato "Che fine ha fatto Baby Jane?" di Aldrich ma la dose di macabra violenza presente nel film mal si sposa con la comicità solitamente ruspante e bonacciona di Totò, che infatti è molto più efficace nella prima parte quando le impennate orrorifiche non si sono ancora palesate.
Altro punto a sfavore del film, la coppia mal assortita dei fratelli protagonisti, dove uno è troppo violento e l'altro ( un debole Pietro De Vico, in tutti i sensi ) è troppo remissivo.
Resta intatta la capacità d'improvvisazione che il Principe della risata ha maturato negli anni, e che in situazioni come questa serve come il pane.
Il dialogo tra Totò ed il maresciallo che lo ferma per strada per un normale controllo di routine è tutta da gustare, e probabilmente la cosa migliore della pellicola.