chiamate nord 777 (1948)

E' uno dei primi film di Hollywood ad avere gli esterni nel luogo dove si svolgono i fatti.
Siamo nella Chicago degli anni '30-'40 e il protagonista è un giornalista d'assalto che finisce per credere nell'innocenza di un criminale condannato per l'omicidio di un poliziotto, sposandone la causa.
L'inizio è tipico del noir, poi la regia cambia rotta in direzione del semi-documentario, mutando in un intrigante film d'inchiesta.
Stupefacente lo sfoggio di apparecchi tecnologici che ci vengono mostrati e che oggi si fatica a collocare in un passato così remoto: un poligrafo (altrimenti detto "macchina della verità"), un antenato del fax alle prese nientepopodimeno che con una scansione e trasmissione dell'immagine, la macchina fotografica più piccola al mondo (la mitica Minox), con la sua famosa custodia a scatto e che diventerà in seguito uno dei gingilli di James Bond.
Un attore fantastico, James Stewart, che i più giovani dovrebbero vedere all'opera per rendersi conto di quali fenomeni disponesse il cinema di allora.