come out and play (2012)

Copia carbone di "Ma come si può uccidere un bambino?", film cult dello spagnolo Serrador uscito nel 1976.
Il misterioso Makinov (regista noto per i "manifesti" disponibili su Youtube e per l'abitudine di tenere celato il volto) realizza un prodotto molto fedele all'originale e quindi poco interessante.
Questo perchè la malsana idea di partenza, di certo shockante per il pubblico di quarant'anni fa, ad oggi giunge meno estrema e più tollerabile. Considerato soprattutto che il cinema horror da quell'epoca ha partorito incubi di ogni forma e specie, toccando spesso argomenti duri da assimilare, fino al punto di rendere non poi così sconvolgente l'odissea della coppietta minacciata da un gruppo di bambini killer contro i quali sarà necessario ricorrere ad ogni forma di autodifesa.
Il rancoroso e vendicativo movente dell'infantile "ribellione", molto ben sottolineato da Serrador, è invece qui lasciato per strada. Questa mancanza si fa sentire nell'economia di una pellicola che evita qualsiasi spiegazione riducendo il terribile fenomeno ad un'inspiegabile forma epidemica. Cambiano anche il prologo e la collocazione geografica, ma sono semplici dettagli.
Se non si conosce l'originale il lavoro di Makinov potrebbe anche soddisfare ; a patto di sorvolare su un regia spesso approssimativa, nonostante dei dettagli azzeccati che riportano con la memoria alla gloriosa stagione del thriller/horror anni '70. Bene invece la fotografia e lo sviluppo plausibile del personaggio maschile.
L'importante è non aspettarsi grandi spargimenti di sangue, anche in questo "Come out and play" persegue la linea tracciata da Serrador; difettando però nell'ambientazione minacciosa e nel crescente senso di tensione. Si osa solo nel finale, dove effettivamente una certa ferocia è ravvisabile.