cose dell'altro mondo regia di Francesco Patierno Italia 2011
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cose dell'altro mondo (2011)

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locandina del film COSE DELL'ALTRO MONDO

Titolo Originale: COSE DELL'ALTRO MONDO

RegiaFrancesco Patierno

InterpretiValerio Mastandrea, Diego Abatantuono, Valentina Lodovini, Sandra Collodel, Maria Grazia Schiavo, Maurizio Donadoni, Vitaliano Trevisan, Riccardo Bergo , Sergio Bustric, Fabio Ferri, Laura Efrikian, Fulvio Molena

Durata: h 1.30
NazionalitàItalia 2011
Generecommedia
Al cinema nel Settembre 2011

•  Altri film di Francesco Patierno

•  Link al sito di COSE DELL'ALTRO MONDO

Trama del film Cose dell'altro mondo

Mettiamo una bella, civile e laboriosa città del Nord Est. Mettiamo che questa città abbia una percentuale alta di lavoratori immigrati, tutti in regola e ben inseriti. E mettiamo, per esempio, che un buontempone d'industriale si diverta a mettere quotidianamente in scena un teatrino razzista: iperbole, giochi di parole, battute sarcastiche, tutte, ma proprio tutte, così politicamente scorrette da risultare esilaranti. Mettiamo che un giorno il teatrino si faccia realtà, che gli immigrati, invitati a sloggiare, tolgano il disturbo. Per sempre... "Cose dell'altro mondo" esplora questo paradosso, con lo stesso linguaggio politicamente scorretto del suo protagonista: ironia in luogo della drammaticità, imbarazzo al posto dell'ideologia, tenerezza dove si vorrebbe conforto sociologico.

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Voto Visitatori:   5,59 / 10 (48 voti)5,59Grafico
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Voti e commenti su Cose dell'altro mondo, 48 opinioni inserite

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peppe87  @  25/09/2013 02:14:02
   4 / 10
...come se non ci fossero milioni di italiani disoccupati a prendere il loro posto

6 risposte al commento
Ultima risposta 25/09/2013 14.48.14
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Trixter  @  27/08/2013 22:00:18
   4 / 10
Deprimente rappresentazione in chiave qualunquista della problematica dell'immigrazione, dove il binomio immigrato-buono indigeno-cattivo ed approfittatore viene ben impersonificato dal convincente personaggio interpretato da Abatantuono, industrialotto razzista e senza scrupoli.
Cosa succederebbe se, d'improvviso, gli immigrati sparissero dal laborioso Veneto? finirebbe il mondo, tutto si fermerebbe.
Questo è il senso del film, noiosamente buonista e stucchevolmente stereotipato. La sceneggiatura traballa, la regia vaga nella nebbia, i dialoghi zoppicano: anche due bravi attori come Mastandrea e la Lodovini ne risentono, e sfornano prove dignitose ma senza sussulti.
Insomma, Cose dell'altro mondo è un film brutto, noioso, superficiale e quasi caricaturale.

1 risposta al commento
Ultima risposta 20/06/2014 17.08.17
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deliver  @  07/12/2012 13:36:09
   7 / 10
Una media così bassa è ingiusta per questo film, che forse non deve essere piaciuto molto a certe schiere di settentrionali.

L'idea di fondo è una riflessione sulla xenofobia tipica del Veneto orientale. Una regione che abbonda di manodopera straniea, spesso assunta in nero, sottopagata e asservita per produrre una ricchezza mai equamente distribuita, e che nel contempo è intrisa di retorica razzista.

E allora, cosa succederebbe se i tanto vituperati stranieri sparissero ? Sarebbe una gioia o un inaspettato colpo per l'economia della regione e della vita delle persone ?

Questoè l'interrogativo a cui risponde il film di Patierno..
e il messaggio è forte..

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Ultima risposta 14/02/2016 18.56.53
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desertoceano  @  05/01/2012 00:15:10
   5 / 10
Inizio carino ma seconda parte molto lenta e vuota, finale deludente
Metto cinque solo perchè ci fa vedere come l'economia italiana senza gli immigrati crollerebbe peggio di come é adesso

1 risposta al commento
Ultima risposta 14/05/2012 13.11.21
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RHCP  @  09/11/2011 20:33:40
   4 / 10
come sarebbe l'Italia senza immigrati?
Bel quesito, bella l'idea di basare un film su di esso ma....
STOP!
C'è l'input ma non l'intreccio...c'è il quesito ma non la risposta.
Il film è molto lento e inconcludente.Davvero brutto. Mi dispiace sul serio, le potenzialità c'erano...

5 risposte al commento
Ultima risposta 26/09/2013 12.53.52
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melphy  @  30/09/2011 12:53:01
   6½ / 10
Film che merita di essere visto, non tanto per la realizzazione, quanto per la proposta del tema dell'immigrazione sotto un'altra prospettiva.
L'idea è buona, ma sviluppata abbastanza sommariamente, anche per quanto riguarda la realizzazione tecnica un po' frettolosa e poco precisa.
Forse pecca per l'eccesso della ricerca di stereotipi che caratterizzano il veneto da al film un taglio un po' troppo sempliciotto.
In sostanza il film è buono ma lavorando meglio sulla storia sarebbe stato di gran lunga migliore.

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Ultima risposta 04/10/2011 11.35.32
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Invia una mail all'autore del commento albatros70  @  18/09/2011 13:46:16
   5½ / 10
Quello che si vorrebbe sottolineare, a mio parere, è solo l'ormai abbondanza di lavoratori immigrati in posti di lavoro che magari molti italiani non farebbero di buona volontà. Per il resto c'è la figura dell'italiano razzista (vedi abatantuono ed il tassista) ma anche quella dell'italiano ben integrato con la figura dell'extracomunitario (come testimonia la madre di mastrandrea ben affiatata con la sua badante); come c'è l'elogio dell'immigrato (disposto a svolgere lavori a volte poco pagati e di sacrifcio e la cui assenza a conti fatti viene a pesare e non poco) ma contestualmente anche la critica (quando si afferma che il numero degli ospiti del carcere dopo la "misteriosa sparizione" si era ridotto quasi ad un quarto).
Il film però in se per se non mi ha affatto convinto ( quoto il sempre ottimo commento di kowalsky), troppo lento e con un abatantuono davvero fuori ruolo e condizione. Personalmente mi aspettavo qualcosina in piu, anche nel poco convincente finale...

1 risposta al commento
Ultima risposta 19/10/2011 19.20.00
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haika82  @  15/09/2011 17:18:53
   6½ / 10
Questo film è certamente di innegabile e indiscutibile attualità, porta a riflettere e a discutere su un tema alquanto spinoso e drammatico: quello dell'immigrazione e della tolleranza nei confronti dell' "altro", dello "straniero", del "diverso da noi". Cosa accadrebbe a noi, alla nostra piccola realtà quotidiana e alla nostra società se alcune persone che in alcuni momenti sembrano "invisibili" ai nostri occhi, diventassero davvero dei fantasmi, se sparissero? Persone che nella vita di tutti i giorni lavorano onestamente e che riflettono il lato buono della multietnica comunità dei migranti...A mio avviso la domanda che si pone è tanto importante quanto complessa è la sua risposta: accogliere o respingere? C'è davvero tutta questa intolleranza, quest'odio, questo pregiudizio da parte nostra oppure si tratta di un'esasperazione che in questo film volutamente si raggiunge per trasmettere alla nostra comunità, attraverso un improbabile paradosso, un importante messaggio: quello di non sottovalutare la ricchezza, culturale ed economica, che questi popoli inconsapevolmente portano al nostro paese? I fantasmi della disoccupazione in Italia, del grado di scontento, causa di diffidenza e di episodi di violenza ingiustificata, cosi come, d'altra parte, quello del disagio provocato da una politica di immigrazione del tutto incontrollata aleggiano per tutta la durata del film e pongono lo spettatore difronte a diverse interpretazioni. Gli stessi protagonisti sembrano combattuti e contraddittori riguardo all'intera vicenda, in bilico costante tra apertura e chiusura.
Molto interessante lo spunto e l'argomento trattato, poco coinvolgente a livello emozionale, lento e ripetitivo a tratti. Il finale appare un assurdo di difficile comprensione.

3 risposte al commento
Ultima risposta 20/12/2011 18.42.05
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Gruppo COLLABORATORI SENIOR The Gaunt  @  10/09/2011 00:15:55
   6 / 10
Atipico remake (atipico nel senso che il più delle volte succede il contrario) del film di Arau, Un giorno senza messicani, il film di Patierno sfrutta l'"esportbalità" dello spunto, sottolineando fondamentalmente, come nel film di Arau, l'importanza di una eventuale assenza dell'immigrato e le sue pesanti ripercussioni nel tessuto economico e sociale del paese.
Assistiamo quindi ad una sfilza di luoghi comuni incrociati, sugli italiani e sugli stranieri di qualsiasi etnia e provenienza, sulla superficialità di fare tutta l'erba un fascio senza operare doverosi distingui.
Una prima parte quindi che sfrutta piuttosto bene l'incipit iniziale, ma che si perde gradualmente nel finale graffiando meno di quello che potrebbe, diventando anche troppo accomodante nel finale e spegnedo del tutto la sua carica satirica. Abatantuono è efficace nel suo personaggio, poco credibile però in dialetto veneto.

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Ultima risposta 25/09/2013 16.23.07
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willard  @  09/09/2011 12:42:31
   6 / 10
Surreale commedia diretta da Francesco Patierno, in cui viene messo in scena con un tono leggero, quasi da favola, il tema dell'intolleranza razziale e dei problemi di accettazione degli extra-comunitari nella nostra società.

Senza lasciarsi mai prendere la mano da facili luoghi comuni su un argomento estremamente spinoso, la storia viene portata avanti mostrando le conseguenze che avremmo nel nostro paese se improvvisamente sparissero tutti i cittadini extra-comunitari.

Ambientato nel nord-est d'Italia, fra piccoli industriali razzisti e arroganti e squadre punitive anti-immigrazione, il film è interpretato da un Diego Abatantuono fedele ai ruoli che ha interpretato da sempre, Valerio Mastandrea che risulta essere come al solito fastidiosamente simpatico e particolarmente convincente la graziosa Valentina Lodovini.

Il film non porterà nessun cambiamento epocale nelle nostre coscienze, ma il finale aperto ci lascia uno spunto di riflessione in più con cui affrontare il discorso dell'integrazione razziale.

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Ultima risposta 16/09/2011 21.43.29
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zakfett  @  07/09/2011 10:10:14
   7 / 10

Un film che diverte e fa riflettere. E' anche coraggioso mostrando "pane al pane" una delle mentalità in auge nel nord-est italiano.
Bravo Mastandrea.

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Ultima risposta 11/09/2011 20.04.50
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Rockem  @  07/09/2011 10:05:52
   7 / 10
Promossa in pieno la paradossale, ma per questo affascinante, idea di approfondire il tema "immigrazione" indagando su quali potrebbero essere le conseguenza di una ipotetica totale scomparsa della presenza extra-comunitaria nel nostro Paese. Ma se l'intento era buono, il risultato non lo è altrettanto, non almeno al 100%. Infatti il film si regge in piedi grazie a facili battute stereotipate, ma è mancato il tocco di classe, il fantasista che trasforma una partita da 1-0 ad una "manita" da calcio-champagne. Gli attori, comunque, ci sono tutti, la scenografia è ottima, il divertimento assicurato... chissà cosa ne sarebbe risultato se lo stesso fosse stato girato con ancora maggiore realismo (senza sentirsi vincolati dalla risata) e senza un abuso di parolacce... In conclusione: promosso, ma non grazie alla differenza reti.

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Ultima risposta 04/10/2011 11.43.15
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Jumpy  @  05/09/2011 21:32:45
   6 / 10
L'idea di base mi è sembrata molto originale accattivante... i problemi mi son sembrati tutto il resto :/
La prima parte del film fila via piuttosto bene, anche se, il tema poteva essere sviluppato in modo decisamente migliore... nella seconda parte la qualità del film si deteriora vistosamente tra buchi nella trama, situazioni appese... insomma un po' arronzato come per finire il più alla svelta possibile.
Per situazioni e dialoghi infine ha troppo un sapore di già visto e sentito.

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Ultima risposta 09/09/2011 23.03.24
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Torok_Troll  @  05/09/2011 20:47:30
   1 / 10
PATTUME!!!!
Ecco la prima parola che mi è venuta in mente quando ho visto questo schifo.
PATTUME, STERCO, VOMITO, SCHIFO, SGACCHIO E CROSTA DI SBORRA SECCATA SUL MURO!!!!!!!
A parte tutta la serie classica di elementi scarsi che contradistingue la nostra recente cinematografia italiana (soggetto, regia, sceneggiatura, attori, recitazione, montaggio, fotografia, luci, dialoghi e chi più ne ha più ne metta) la cosa che più mi ha irritato di questo aborto cinematografico è che.... INSULTA GLI ITALIANI!!! il film è ovviamente la solita tiritera retorica in cui "noi senza gli immigrati non varremmo niente e saremmo letteralmente perduti" (ridicola la presunta guerra civile tra italiani e la scena della sala da pranzo sporca, certo tutti gli italiani hanno l'extracomunitario che fa le pulizie al posto suo) ma qui si raggiunge livelli di una bassezza disarmante, tantè che adesso non scandalizzerò più di film americani che ci rappresenterannotutti "mafia, pizza, spaghetti e mandolino". In questo film come siamo visti: come degli inutili, poltroni, scansafatiche, stupidi, brutti, ignoranti, razzisti a tutti i costi, buoniannulla che adorano la loro situazione di precariato e campano solo d'aria (ovviamente si sa, tutti i disoccupati italiani sono ricchi) che non ne vogliono sapere di fare "quei lavori che vogliono fare gli extracomunitari" (semplicemente perchè noi vorremmo una paga giusta e non un calcio in **** con lo stipendio da fame buono solo per uno schiavo) ovviamente al contrario tutti gli extracomunitari sono belli, buoni, sorridenti, simpaticoni e che ci vogliono bene (chissà perchè in queste fiction italiane sono tutti così, non ne esiste nenche uno, non dico delinquente (che poi esistono eccome) ma neppure lontanamente sgarbato, maleducato, antipatico o razzista (anche quelli esistono, credetemi)).
Ora vorrei sapere ma il regista cerebroleso davvero crede che con l'alta percentuale di disoccupati italiani che c'è in italia, se sparissero d'improvviso tutti gli extras, non si troverebbe personale da assumere? Davvero crede che nessuno rilevi le attivita che prima venivano gestite da stranieri? E davvero secondo lui ci ridurremmo a scannarci l'un l'altro?
Per concludere cio che mi fa rabbia e che a questa pellicola di stampo sinistroide-propagandistico, ovviamente stipendiata con i soldi di noi poveri mortali che paghiamo le tasse (e solo per questo è ingiusto far pagare il biglietto, io per fortuna sono riuscito a vederlo gratis) che andranno ovviamente a impolpare le tasche gia belle gonfie degli autori ladroni di tale schifezza che, sicuramente, si andranno a fare le vacanze in qualche località esotica che poi ci ritroveremo al cinema con il solito titolo "natale a...". Dicevo cio che mi fa maggiormente rabbia è che, invece di indignarsi e incazzarsi (giustamente) per tutti gli insulti, gli scherni e le denigrazioni che noi subiamo in questa pellicola, tutti quanti invece sorridono, ridono, applaudono e poi finiscono con lo scannarri per la solita diatriba da burletta tra nord e sud come tanti idioti, e intanto Patierno e Abatantuono ridono sguaiatamente alla faccia nostra, di noi poveri idioti che ci beviamo queste porcherie buttando via i soldi.
E triste vedere che alla gente non è rimasto neppure un briciolo di onor patrio, che si fanno trattare tutti come le marionette d'europa e tutto per un ridicolo teatrino scassato all'insegna del politicamente corretto e con tanto di mandingo negrone e p.u.tt.an.one made in brasile, giusto per insistere sul fatto che noi dobbimo per forza di cose farceli piacere.
Un consiglio solo: NON ANDATE A VEDERLO!!!! E' IL PEGGIOR RITRATTO FATTO DI NOI E LA NOSTRA PENISOLA! NIENTE SOLDI PER QUESTA GENTE, FATEGLI FARE UN BEL FLOP!!! sOLO COSI' AVRETE FATTO QUALCOSA DI BUONO PER VOI E I VOSTRI CARI!!!
E adesso se volete tempestarmi dei soliti commentiinfarciti con la parola "razzismo", "retrogrado" o "intollerante" oppure "non hai capito il senso" dal altto delle vostre megaville, con i vostri milioni e la mancanza di problemi come mancanza di lavoro, affitto e tasse da pagare, mancanza di aiuti lontano da delinquenza e degrado e dalla costante realtà della vita contro cui prima o poi bisogna comunque sbatterci il muso... fate pure!!!
Ma voglio dirvi una cosa prima, da dove mi trovo io, le cose appaiono proprio uno schifo!

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Ultima risposta 23/04/2013 19.11.48
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The Legend  @  05/09/2011 20:13:20
   7½ / 10
Commedia beffarda e paradossale, che punta sull'ironia invece di soffermarsi sull'analisi sociologica: se questa è stata fin dall'inizio la direzione (intra)presa dal regista, perchè definire il film "superficiale" ?

Secondo me Patierno è riuscito benissimo a definire caratteri e situazioni con poche perfide pennellate, e ve lo dice uno che vive a Milano da anni e sa (purtroppo) a quali conseguenze inevitabilmente porta l'immigrazione incontrollata.

Bene anche tutto il cast: superlativo - ma ormai non è una novità - Abatantuono nel suo gigionesco personaggio sopra le righe, efficace Mastrandea, deliziosa la piacevole sorpresa Valentina Lodovini.

In conclusione


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Ultima risposta 23/10/2011 11.17.57
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AirCount  @  04/09/2011 11:32:40
   7½ / 10
Era da tanto che non mi facevo delle risate cosi con una commedia italiana,il film e ottimo,anche se come hanno gia detto prima di me c'era spazio per approfondire di piu il tema del integrazione pero secondo me in un paese come il nostro e gia tanto cosi.....


7 risposte al commento
Ultima risposta 11/09/2011 03.40.17
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jiko  @  04/09/2011 11:08:37
   6 / 10
Una commedia senza troppe pretese, peccato perchè le premesse erano ottime, invece dopo la prima mezz'ora la storia sembra girare a vuoto fino alla fine. Il tema dell'integrazione e della società multirazziale viene affrontato in maniera ironica ma superficiale, senza mai affondare troppo la lama, mi aspettavo che Patierno osasse un pò di più, invece non va oltre una serie di gag piene di luoghi comuni, e la storia a un certo punto sembra impantanarsi. Il personaggio di Abatantuono è fin troppo caricaturale, sembra appena uscito da un comizio della Lega, eccessivo e sterotipato. Guardabile, ma nulla di più.

1 risposta al commento
Ultima risposta 06/09/2011 11.07.01
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