David Mann, commesso viaggiatore, sorpassa con la sua auto un'enorme autocisterna. Sarà l'inizio di un incubo, con il misterioso conducente di questa intenzionato a dargli la caccia e ad ucciderlo.
Sei un blogger e vuoi inserire un riferimento a questo film nel tuo blog? Ti basta fare un copia/incolla del codice che trovi nel campo Codice per inserire il box che vedi qui sotto ;-)
Riassunto: un uomo al volante di una Plymouth rossa, perseguitato per miglia da un'autocisterna in un inseguimento che sembra voler attentare alla sua vita oltre che alla sua sanità mentale. Fine.
E' vero, grandissimi nomi lavorano a questo "Duel". Il film si ispira al bel racconto di Richard MATHESON, autore di altre opere di notevole risonanza: vedi ad esempio "Io sono leggenda" (1954, richiamato in almeno sei - sette film tra cui l'omonimo con Will Smith) e "Al di là dei sogni" (1978, divenuto vent'anni dopo film interpretato da Robin Williams). Il regista è Steven SPIELBERG, su cui è inutile soffermarsi, visto che chiunque nella vita ha visto almeno un film da lui diretto. L'attore è l'ottimo Dennis WEAVER, giunto proprio con "Duel" ad una fama che verrà consacrata quattordici anni dopo nella "Hollywood Walk of Fame".
Questo per dire che non si discute la bravura di Spielberg, la cui mano si vede chiaramente nelle scene e nelle immagini (mai banali, molto curate), né quella di Weaver, credibile interprete di un uomo perseguitato, prossimo ad una crisi di nervi. Il fatto è che questo film sinceramente arriva ad annoiare. L'elemento dell'originalità è merito del racconto, che peraltro si mantiene più avvincente. Di contro, il film spesso subisce notevoli rallentamenti, palesi espedienti per raggiungere la durata di un'ora e mezza scarsa. Inoltre la "trama" non offre molti spunti di variazione, e pure la tensione non raggiunge elevati picchi. Il deludente finale si spegne perdendo tutta l'intensità che invece aveva nel racconto.
In tutta sincerità, quando ho letto commenti altrui che parlano di "tensione", "imprevedibilità" e "angoscia" sono rimasto stupito. Certo, se i voti sono alti vi sarà un motivo, ma un pensiero insistente mi porta a pensare che si tratti di un film nel complesso sopravvalutato. Comunque, il mio parere personale si riassume nelle ingenue ma sincere parole di mio fratello a fine visione: "E tu hai passato un'ora e mezza della tua vita a vedere un camion che insegue una macchina?".
Il film che lancia Spielberg nel cinema che conta non mi ha fatto nessun effetto, possibile? Si, se questi è praticamente identico per tutta la durata e di una prevedibilità fuori dal comune. L'idea di base è semplice e buona ma è stata sviluppata male dal regista, l'innovatività dell'antagonista misterioso è discutibile, una nota positiva sono le inquadrature e l'ambientazione della stradina semi deserta che può sembrare banale ma è una delle poche cose che si possono apprezzare nel primo (misero) Steven. In fin dei conti è un film che va visto per il signore che sta alla regia ma come sostanza sarebbe da scartare immediatamente.
Anche a mio parere la media di questo film (di un giovanissimo Spielberg), è eccessivamente alta. E' vero che bisogna tener conto che la pellicola ha i suoi anni, e che le idee erano diverse da quelle di oggi, e anche i mezzi, ma dare 8 o 10 OGGI ad un film così (forse negli anni di uscita era un voto giusto) è davvero troppo. Ho iniziato a guardarlo i primi minuti, e mi dicevo "partirà ora una trama..."! 20 minuti, "partirà..."! 40 minuti... "partirà..."! Dopo un'ora ho spento, mi stavo addormentando (non avevo finito di vederlo). Poi ho saputo la media che aveva (+ di 8) e mi sono detta "magari non ho visto la parte più bella, magari doveva ancora partire (dopo 50 minuti??), magari il finale è bellissimo"... Allora mi sono rimessa a guardare il pezzo che rimaneva. Insomma sono arrivata alla fine.. Deludente. Un film che per quasi un'ora e mezza è tutto uguale; noioso, non ci sono personaggi.. E soprattutto non ha un senso.
Mi dispiace dare un voto così ad un bel film. Però sinceramente credo che la media sia un pò alta. Il film ha un ritmo discreto, OTTIMA la regia di Spielberg (un giovanissimo spielberg). Perà la trama quasi assente e il finale a mio avviso mediocre non possono far valere questo prodotto.
Ripeto buone idee, all'epoca avrà messo tensione e paura a tutti..ma alla fine questo autista "senza volto" non fa proprio un bel niente. Non uccide, non fa paura a lungo andare sembra solo tutto fumo e niente arrosto.
Comunque buona la prima, Mr. Spielberg. In futuro arriveranno tanti successi. E ne vedremo ancora tanti. Belle le musiche
Bellissima l'idea del mostro senza nome, senza volto, senza indentità che senza alcuna ragione apparente insegue e cerca di uccidere il commesso viaggiatore di turno. Ma la realizzazione, eccezzion fatta per la regia che è decente, mi ha lasciato molto deluso. Un tir che arriva a 150 km/h in salita senza mai sbandare, inseguendo una macchina che, per quanto vecchia e mal ridotta, non riesce a stare in strada e fonde mi sempra molto chimeristico. Molte scene non mi sono piaciute, rispetto l'idea ma non la realizzazione.
Mi dispiace fare il guasta/medie, visto anche l'unanimità più che positiva con cui molti utenti che apprezzo hanno votato questo film, è che l'ho trovato assolutamente ridicolo. Un'autocisterna da 30tonnellate più agile e veloce di una macchina onestamente mi fa sorridere. Il protagonista in macchina sbanda, perde il controllo e fonde il motore, l'autocisterna invece incollata al terreno tiene sempre sotto scacco la preda che ingenuamente si fa sempre sorpassare. Il film a mio avsiso poggia su una sceneggiatura troppo improbabile e delle scene mi hanno innervosito. Alcune sequenze e inquadrature però sono molto belle e salvano il film da un voto che poteva già essere intutito leggendo il titolo.
Cavolata inverosimile di un grande regista agli esordi, non riesco a capire come si possa osannare un regista che agli esordi ha fatto tante cavolate (squalo escluso), e criticarlo poi per autentici capolavori (ryan, jurassik, schindler ecc. ecc.).