easy rider regia di Dennis Hopper USA 1969
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easy rider (1969)

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locandina del film EASY RIDER

Titolo Originale: EASY RIDER

RegiaDennis Hopper

InterpretiPeter Fonda, Dennis Hopper, Jack Nicholson, Luana Anders, Karen Black

Durata: h 1.34
NazionalitàUSA 1969
Generedrammatico
Al cinema nel Marzo 1969

•  Altri film di Dennis Hopper

Trama del film Easy rider

Billy e "Capitan America" Wyatt vogliono raggiungere in moto New Orleans per il carnevale. Il viaggio attraverso gli States si trasforma in un'odissea nell'intolleranza americana. Dopo una sosta in una comunità hippy, fanno conoscenza con George, che si unisce a loro ma muore per mano di sconosciuti in un'aggressione notturna. Anche per Billy e Wyatt, sulla strada del ritorno, la morte è in attesa.

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Voto Visitatori:   7,77 / 10 (135 voti)7,77Grafico
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Voti e commenti su Easy rider, 135 opinioni inserite

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Commenti negativiStai visualizzando solo i commenti negativi

Strix  @  01/01/2018 23:26:55
   5½ / 10
INVECCHIATO MALE

Lentissimo, storia non interessante.

Ok i paesaggi bellissimi, ok le soundtrack *****, ok il significato che il film aveva all'epoca, ma oggi è solo un mattone nonostante duri anche poco.

INVECCHIATO MALE

antoeboli  @  01/09/2017 01:46:03
   5 / 10
Film simbolo dei road movie , e primo nel suo genere , con anni e anni a seguire , ne verranno fuori altri , però più in 'evoluzione' .
Dennis Hooper , dirige un film , che per l epoca fece scalpore , visto che parliamo del 69' , l anno del concerto di woodstock e massimo periodo del periodo hippy , di cui il film parla .
Ora perchè limitare il voto sotto la sufficienza ?
Diciamo che tecnicamente il film eccelle nel suo mostrare volutamente una fotografia e degli scenari dell America di quel periodo molto allettanti , ma commette il facile errore di risultare parecchio noioso.
E' un film che non ha una vera trama , ma si limita ad essere un susseguirsi di situazioni interessanti ma anche molto meno , che porta fino ad un epilogo inaspettato per chi non conosce il film .
Da notare la presenza di un giovane J.Nickolson , che prese anche una nomination agli oscar , e che se la cavicchiava alla grande già nel periodo .
Una pellicola più sul guarda e godi che sull ascolti , visto che i dialoghi sono limitati , se non in un alcuni momenti .
Se dovessi rivederlo ,m difficilmente lo rifarei .

zeppelin  @  02/06/2014 02:48:58
   5½ / 10
Il messaggio introduttivo è chiaro ed inquietante: vendi droga, comprati una moto e goditi la libertà, e non riesco a trovarci niente di epico in questo. Preferisco di gran lunga "Questa terra è la mia terra" dove la libertà la si paga giorno per giorno e non la si compra trafficando con messicani più che equivoci.
Do' un 5 e mezzo per l'estetica, ma rimane troppo spezzettato con intervalli troppo lenti che sono spunti per una filosofia che (oggi?) risulta spicciola.
Bocciato anche il finale che

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Invia una mail all'autore del commento INAMOTO89  @  30/07/2013 18:13:09
   5½ / 10
Cult e tutto quello che volete, ma visto oggi è una palla mostruosa, tralaltro anche tecnicamente non è sto granchè.

Goldust  @  15/07/2013 09:57:22
   5 / 10
Sarà pure un manifesto ormai mitico della controcultura sessantottina, sarà anche il padre o la fonte d'ispirazione del cinema on the road made in Usa, vanterà pure una colonna sonora rock di tutto rispetto... però che noia. E' un film che nel 2013 ha ormai ben poco da dire, e "lo studio" degli effetti delle droghe, che al tempo era certo innovativo, al giorno d'oggi non riserva più segreti. Nicholson cerca comunque di dargli una ravvivata, ed infatti dal suo ingresso in campo la pellicola migliora sensibilmente.

sweetyy  @  12/11/2012 04:21:30
   5 / 10
Buona fotografia accostata a una bella colonna sonora, ma tutto qui... Nemmeno Jack Nicholson risulta troppo convincente.

Attila 2  @  28/01/2010 17:37:31
   4 / 10
E questo sarebbe uno dei cosiddetti "film cult"? Il film che incarna il senso della liberta' ??? Ma dove? Ma quale? E' un film senza trama e anche senza senso.Questi partono e incontrano personaggi bizzarri che comunque possono avere il loro "perche'" ma e' tutto fine a se stesso.La sosta nella comunita' Hippy sono dieci minuti di cose incomprensibili,la scena "sotto l'effetto dei stuefacenti" nel cimitero,altri dieci minuti incomprensibili e senza motivo di esistere.Per quel che riguarda il tema dell'intolleranza secondo me c'entra poco,perche' l'omicidio di George (Jack Nicholson) per mano di sconosciuti non e' dovuta all'intolleranza,ma all'imbecillita',che,anche se sono la stessa cosa,perche' chi e' intollerante e' un imbecille,nel film sono due cose diverse,perche' lui non e' un Hippy capellone.E il finale ?? lasciamo perdere il finale,assurdo,incomprensibile,senza senso,perche',perche' un finale del genere.Lasciamo perdere basta con questi film cult.Delusione totale come l'altro film cult Taxi Driver

Invia una mail all'autore del commento Andre82  @  06/12/2009 12:01:07
   5 / 10
Massima delusione questo "Easy rider". Sarà che l'ho visto a 40 anni dalla sua uscita, sarà la lentezza, sarà che non mi ha preso per niente, sarà che il finale mi ha detto poco, l'insufficienza è inevitabile.

Guy Picciotto  @  20/10/2009 17:05:45
   5 / 10
Questo film occorre valutarlo anche col senno di poi, occorre dare 2 tipi di voti e poi fare la media unica.
Vedendo questo film all'epoca (nel 1969) si tratta senza dubbio di un film pieno di significati, la psichedelia, interpretazioni superbe, denso di premonizioni ecc. Io stesso che non ho mai nutrito un grande amore per gli hippy devo dire che lo sguardo disilluso di Fonda mentre prende coscienza di essere fottuto (e lo dirà a Hopper mentre stanno seduti nel bosco la notte dopo l'uccisione di Nicholson) mi ha fatto rabrividire, Fonda in quei pochi secondi di film ha detto tutto quello che c'era da dire sulla società che sarebbe arrivata dal 1068 in poi, penso sia un grande momento di cinema tout court. "Amico mio ti sbagli: SIAMO FOTTUTI". Gli stessi discorsi di Nicholson sull'america che fu :" un tempo questo era davvero un paese libero", certamente Nick, credo che la libertà in U.S.A si sia persa quel giorno del 1913 quando il governo degli stati uniti perse il potere di stamparsi la propria moneta a favore della FED , un manipolo di famiglie massoniche e sataniste di banchieri privati, togliendo di fatto la libertà al popolo americano e occidentale. Insomma il mio voto sul significato che ha avuto questo film per quell'epoca è un bel 7. Ma ora analizziamo il film nel 2009: questo è un film che parla sopratutto di una fetta generazionale, sui giovani e le generazioni, e easy rider parla degli hippy come se fossero la generazione migliore di giovani della storia dell'uomo, la generazione che più subì torti, la generazione di giovani più dionisiaca (ahaha questa poi....farsi una canna non vuol dire aver preso coscienza di se e della propria liberta individuale, anzi), e a me questo vittimismo non mi va giù , per una ragione ben precisa, I giovani hanno fatto sempre ****** la m.e.r.d.a, perche la quasi totalita' del genere umano non è certo lodevole. Erano meglio i figli dei fiori perche' "credevano" in qualcosa? buahah, erano esattamente come gli sballoni di oggi che si schiantano sui guard rail la notte tornando dalla discoteca. L' essere umano sano, in quanto animale, e' predisposto per riconoscere il trend imperante e adeguarcisi: "l'intelligenza e' una forma di adattamento all' ambiente" disse Schopenhauer. Essere zucche vuote ha sempre premiato, e i teenager (nonche gli adulti in buona parte) lo sono sempre stati...poi la scorza intorno a loro cambiava: abiti hippi, tutine militari, chiodo, jeansettino discotecaro firmato: sempre la stessa inconfondibile f.e.c.c.i.a.
Piu pensate e vi ponete in maniera critica e piu siete malati (in senso positivo), l' uomo medio non e' fatto per pensare ma solo per adeguarsi, purtroppo. E ahime anche il Fonda captain america di qui, nonostante l'estrema sensibilità che lo contraddistingue non era altro che un simulacro, un giovane che ha scelto di incanalarsi anch'egli in una parrocchia, quella degli hippy, vestirsi alla moda dell'epoca, pezzarsi la moto di stupide bandiere nazionali , quasi a voler rimarcare lo sciovinismo vomitevole imperante che era stato lo stesso di suo padre e di suo nonno in fin dei conti, insomma nessuna differenza con lo scemetto alternativo odierno, all star, jeans strappati e altri stereotipi vari che lo imbellettano dalla testa ai piedi.
Voto in quest'ottica 3,5. Media 5

elmoro87  @  09/03/2009 15:52:04
   5½ / 10
questo film anni 60 non mi ha fatto ne caldo ne freddo... molto lento e senza particolari interessanti, Fonda e Hopper non offrono spunti degni di nota, fumando erba per tutto il film... Capisco che è un film incentrato sull'intolleranza americana verso certi stereotipi, però a mio parere è stato reso male, il finale di colpo diventa frettoloso e ti lascia di stucco, bruttissimo per resa ed effetto... una nota buona il mitico Jack, che ancora giovanissimo, offre una grande prova che lo consacra come uno dei migliori attori di Hollywood negli anni seguenti... il film per me non supera la sufficenza...

Calvin  @  20/05/2008 17:20:46
   4 / 10
Una delusione totale, ne sento parlare tanto allora dico "sarà un gran film", beh, ripeto, una DELUSIONE TOTALE.
Una storia abbastanza inutile, uno sviluppo lento che fa quasi addormentare, un finale pensato sotto effetto di acidi, potrei andar avanti ancora, ma penso di aver espresso a sufficienza il mio pensiero.
In tutto questo si salva solo il mitico Jack, ma da solo non riesce a tener a galla il film. (diciamo che lo salva da un voto ancora più basso)

1 risposta al commento
Ultima risposta 05/06/2008 13.13.01
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daniele10  @  10/10/2005 07:28:06
   5 / 10
Entrando nel contesto sociale dell'epoca un film che ha fatto storia, riguardandolo oggi con un'ottica distaccata dalle tematiche di allora dice poco o niente.

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