Michael Moore esamina cosa è successo agli Stati Uniti dopo l'11 Settembre. Inoltre descrive i rapporti tra Bush e Bin Laden e come siano diventati nemici mortali.
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Un saluto a tutti, nuovi e vecchi, belli e brutti. Do 10 al film di Moore, semplicemente per il coraggio che ha nell'affrontare le cose. Film di parte? Può darsi: ma bilancia l'informazione ultra faziosa che ci siamo dovuti subire in questi tre anni di amministrazione Bush. Ovvero quella di un presidente eletto illegalmente, che non ha il consenso della maggioranza del popolo statunitense, che fa forza sull'ignoranza della gente (come facevano Hitler, Mussolini, Stalin, Saddam Hussein e via dicendo...). Ma il film di per sè è confezionato benissimo, non lascia noia allo spettatore, il montaggio è veramente degno di un grande regista. Non per nulla ha vinto la Palma d'Oro a Cannes: ricordiamolo. O sono faziosi anche i giurati di Cannes??? Qui non è questione di essere di destra o di sinistra, pro o contro America: la questione è che siamo nelle mani di uno psicopatico, il resto conta poco.