gli amanti della citta' sepolta (1949)

Interessante rifacimento in chiave western di UNA PALLOTTOLA PER ROY dello stesso Walsh.
Un remake fatto bene, teso e avvincente grazie alla sceneggiatura solida e la buona resa del cast che mostra carisma, fascino e una certa ferocia nei sentimenti e nelle vicende che ruotano attorno ai loro personaggi. Eccellente anche la regia e la fotografia.
Un ottimo western.

Lo stavo per votare qualche giorno fa, ma poi non sò perchè s' è inceppata la pagina. Vabbé, rivisitazione in chiave western di un film, "Una Pallottola per Roy" (azz, alla mediateca la videocassetta era rotta), dello stesso regista come già scritto, tra il noir e ancora qualche eco di gangsterismo. In effetti storia si può notare che ha un pò certi i temi di questi film, che ha dalla sua il fascino del paesaggio del west.
La Mayo per una volta mette da parte l' aria graziosa e sfodera, soprattutto nella prima parte, un incredibile fascino sensuale e malizioso. *_____*

Uno degli esempi classici di "autoremake" firmato Walsh.
Il grande regista americano raccontò la stessa storia di un suo film passato almeno in un paio di occasioni. Si veda il capolavoro bellico "Obiettivo Burma!" rifatto in chiave western in "tamburi lontani". E si veda poi uno dei neri per eccellenza di Walsh, "Una pallottola per Roy", il capolavoro del '41 di Walsh con Bogart e Lupino; il regista meno di 10 anni dopo pensò bene di raccontare la stessa storia in chiave western, in questo bellissmo remake, in cui tutto funziona perfettamente.

Tesissimo, avvincente, classico: l'ultima sequenza è un capolavoro.