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Il protagonista di Green fish ha un sogno molto semplice e nulla di particolarmante ambizioso: vivere con la propria famiglia ed aprire un piccolo ristorante. Un sogno semplice ma irrealizzabile perchè la Corea ha poco da offrire ad un ragazzo appena congedato dal servizio militare. Una famiglia sfasciata, corruzione e malaffare, le manisprche della criminalità. Un viaggio verso la disillusione e la tragedia personale. Sotto la patina di film di genere come il gangster movie, Green fish ha un approccio più malinconico e pessimista, offre delle figure imperfette ed in fondo mediocri che si distaccano dai classici del genere. Molto bella e toccante la coda finale.
Una lenta e quasi impercettibile perdita dell'innocenza dopo aver compiuto un gesto nobile; questo l'incipit della pellicola che segna il debutto di Lee Chang-Dong, regista coreano tra più interessanti. Inizia con una beffa del destino e si chiude in maniera identica, con una coincidenza che condurrà all'incontro i due microcosmi cui il protagonista Makdong è legato. Un giovane appena congedatosi dal servizio militare torna a casa per vivere con madre e fratello affetto da gravi problemi (singolare a tal proposito l'aggancio con "Oasis",forse il miglior film di Chang-Dong),la sua massima aspirazione concerne nell'aprire una piccola attività da mandare avanti con i familiari nuovamente riuniti sotto lo stesso tetto. I sogni possono avverarsi ma a volte perché ciò avvenga lo scotto reclamato è immane e a Makdong, dopo essere entrato a far parte di un clan malavitoso, non saranno fatti sconti. Da notare come le figure del boss,della femme fatale e del novello criminale si distacchino abbastanza sensibilmente dai soliti modelli,venendo poi inseriti in un contesto che favorisce più lo sviluppo dei caratteri che l'azione, relegata quasi sempre sullo sfondo e sostanziale solo nelle battute finali.Queste di certo le più riuscite, grondanti di un lirismo drammatico che eleva il valore di un film fino a quel momento appena discreto. L'analisi di Lee Chang-Dong , pur originale, giunge troppo spezzettata e discontinua, soprattutto priva di elementi particolarmente entusiasmanti almeno fino a quando il protagonista a causa della sua impulsività e in segno di gratitudine traccerà il punto di non ritorno. "Green Fish" è pellicola strutturata seguendo motivazioni che acconsentono solo superficiali aderenze con i personaggi, per questo motivo nel pre-finale si resta piacevolmente sorpresi da qualcosa che finalmente lascia i sentimenti esplodere.
Prima opera di Chang-Dong Lee. Gangster movie ruvido e malincolico, narra la scalata sociale (di pari passo con quella all'interno di un'affiliazione mafiosa) di un ex militare.
Globalmente interessante, il finale non si dimentica.