Italia, XIX secolo. Un giovane poeta di origini aristocratiche vive con la famiglia in una grande e remota magione, maledetta da un antico anatema che causa eventi terrificanti e misteriosi.
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Il protagonista del buonissimo "The Nest" è cresciuto e diventato (quasi) adulto.. Ma non ci siamo granché.. Partiamo dai pregi: buona la ricostruzione storica e accettabili le recitazioni. Pregi finiti. I difetti sono tanti, ma il più grave è la sceneggiatura veramente flebile e sfilacciata. Se mi fate vedere che Giacomo sviene a contatto coi fiori viola, per me è lui il lupo.. invece poi alla fine mi sparigli tutto solo per far vedere che sei più "brava" (Principato) di me... mi sa di espediente fine a se stesso e un po' infantile, la sorpresa solo per il gusto della sorpresa.. ma totalmente ingiustificata visto quanto disseminato nel film. Altri e più dettagliati elementi non-sense della sceneggiatura nello Spolier. E poi ok che è un film low budget, ma non far vedere mai nemmeno un abbozzo di trasformazione e nessun minimo dettaglio (nemmeno in penombra) degli omicidi... dai è una roba da filmetto di serie B. Mi spiace ma per me non ci siamo. Moo(oo)lto meglio "The Nest", con un Korovkin più acerbo ma un impianto di scrittura molto più solido.
Quindi cosa succederebbe alla fine, ci sono 2 mostri? Di cui uno (Giacomo) che vuole proteggere il resto della famiglia.. da se stesso? Facendoli chiudere negli armadietti. Per non parlare della storia del quadro, mi sembra buttata lì e non si capisce niente.. Orazio scopre il quadro, poi il quadro scompare (chissà perché): l'ha nascosto lui? e perché mai? Boh... Troppe domande restano aperte e il film non ha fornito elementi sufficienti per fare delle congetture. Non voglio la pappa pronta, ci mancherebbe, ma se devi indurmi all'interpretazione e farmi "lavorare", devi fornirmi delle basi su cui ipotizzare e riflettere. Qui è il nulla, o meglio, una gran confusione.