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Lo metto sullo stesso piano di "The killer" che già non mi aveva particolarmente rapito, anche perchè i pregi e i difetti dello stile Woo sono gli stessi: ipertrofia di azione, sparatorie, ralenti, spacconate, rese dei conti, sangue e chi più ne ha più ne metta, sempre però con un racconto di una forte amicizia virile in primo piano. Cinema dal ritmo sincopato più di quantità che di qualità ( anche se nel marasma generale è nascosto un piano sequenza action all'interno dell'ospedale ) non troppo adatto a chi cerca nelle trame linearità e credibilità.
Chow Yun Fat, stuzzicadenti in bocca, una pistola in ogni mano: questo è tutto ciò che si deve sapere. Hard Boiled vede il poliziotto "Tequila" Yuen (Chow Yun Fat) perdere il suo partner in una violenta sparatoria in una sala da tè e mira a vendicarsi delle bande che causano il caos nelle strade. Durante il film si imbatte in un micidiale assassino Alan (Tony Leung) che potrebbe essere o meno un agente di polizia sotto copertura. Ultima prova hongkonghese di John Woo prima della lunga trasferta hollywoodiana, è un film di caratura indubbiamente inferiore rispetto a The Killer, che però brilla della consueta declinazione in salsa orientale di quel lirismo violento caro a Sergio Leone e Sam Peckinpah. Focus del film è ancora una volta l'amicizia virile che prelude allo spargimento di sangue, qui innestata in una articolata storia di infiltrati nelle triadi cinesi e identità sepolte che in più di una cosa anticipa la trilogia di Infernal Affairs (e quindi The Departed di Scorsese, regista notoriamente ammiratore del maestro di Hong Kong). Se la sceneggiatura presenta qualche ingenuità tipica dell'action tonitruante di quegli anni, il meglio è tutto nella strepitosa caratterizzazione dei personaggi: un Chow Yun Fat figo come non mai interpreta un protagonista siegeliano dal grilletto facile adorabilissimo, Tony Leung coniuga il gusto sartoriale e la moralità torbida degli antieroi di Miami Vice, Anthony Wong regala la consueta splendida caratterizzazione da detestabile canaglia. E poi c'è il virtuoso, cinetico e pregno di pathos estro registico di Woo nell'estetizzazione della violenza, che trasforma al solito le sparatorie in liturgiche orchestrazioni di sangue e metallo. Stavolta senza colombe.
Nello sviluppare il tema del doppio e del duo speculare, LASHOU SHENTAN (Hard Boiled) si avvicina più all'action internazionale che non al neonoir di Hong Kong. L'epicità si sposta così dalla narrazione all'azione: non ci sono più personaggi ancestrali che in maniera epica o quasi divina ripercorrono indoli, virtù e vizi umani, tra la guerra e l'amore, ma viene spinto il contesto action oltre la normalità, con criminali i cui mezzi, i cui piani e le cui risorse sono grandiose. A questo, John Woo risponde con un altrettanta grandiosità, per quantità di sparatorie, di distruzione e di morti. Anche in Cina stava arrivando l'action contemporaneo.
L'ultimo film hongkonghese di John Woo prima della trasferta hollywoodiana è un poliziesco di ispirazione siegeliana (si pensi al protagonista Tequila Yuen, rude poliziotto alla Callaghan). Non mancano, ovviamente, apporti personali del regista, come l'insistenza sui temi dell'amicizia, dell'onore, dello spirito di sacrificio (ottimamente resi anche dai due mitici protagonisti, Chow Yun-Fat e Tony Leung). Le ottime sequenze d'azione sono complesse, virtuosistiche e spettacolari (lunghissima e spettacolare quella ambientata nnell'ospedale) Fortunatamente, non manca la grande ironia tipica del regista che stempera bene la tensione. Ottimo film, non radicale e disperato come i grandi capolavori del regista, più ironico e scanzonato, ma comunque memorabile ed originale.
Recuperato solo ora,è un film adrenalitico ed è sminuire eticchettandolo film d'azione. Le sparatorie sono dei balletti veri e propri, una gioia per gli occhi. La trama è abbastanza semplice,agenti infiltrati e vendetta, attori abbastanza bravi, considerata l'epoca in cui è stato girato. Mi ha ricordato molto Miami vice. L'unica nota dolente il commento musicale,orrendo. La scena dell'ospedale un capolavoro.
Un action alla John Woo "vecchia scuola", sparatorie infinite e molto spettacolari. Il film non annoia mai, un cult! e a mio parere il miglior film del regista asiatico.
Una botta d'adrenalina e di stile. Alla lunga supera il limite dell'esagerazione, ma tutta la parte in ospedale (quasi un'ora di film) è straordinaria. Caposaldo dell'action, come solo il John Woo dei tempi d'oro sapeva offrirci.
Grandissimo film d'azione diretto da John Woo nel 1992. La trama è piuttosto semplice da seguire,non è particolarmente originale ma è maledettamente spettacolare,ricca di sparatorie e scene d'azione girate in modo perfetto e parecchio coinvolgenti. Buona la regia e la recitazione. Uno dei tanti cult del cinema d'azione orientale,sicuramente da vedere.
Pur basandosi su una sceneggiatura non priva di forzature e non particolarmente originale "Hard boiled" è uno dei film migliori di Woo e del cinema d'azione in generale. Al suo ultimo titolo ad Hong Kong prima del trasferimento negli USA Woo diede il meglio di se , scrivendo una storia semplice ma non banale e infarcendola di vera e pura poesia registica nelle scene d'azione , fra le più belle e incredibili mai viste in un film. Infatti in "Hard boiled" abbondano le stupefacenti sequenze d'azione, in un susseguirsi di pallottole , sangue , esplosioni e combattimenti che vengono tramutati in arte dalla mano da pittore del regista. Quest'ultimo riesce a sublimare ogni momento action raggiungendo il culmine estremo nel pazzesco e geniale piano sequenza nell'ospedale , un paio di minuti di pura maestria da bava alla bocca. Oltre alla bellezza estetica ci sono tutti i temi dei prodotti di genere che rendono godibile una trama che evita di scadere nell'idiozia. Elevato il ritmo , assente la noia , discreta ironia e grandi attori che si superano in bravura. Bellissime anche le atmosfere e apprezzabili i vari colpi di scena cosi come il finale. Dunque un'opera da riscoprire , un masterpiece del cinema action diretto da uno dei guru del genere.
Stesso discorso che ho fatto per "The Killer": ottimo spunto largamente surclassato dell'action più estremo. La spettacolarità è di casa, e questo non glielo si può negare: ma a lungo andare si perde interesse e ci si stanca con facilità (chiaro che il discorso è soggettivo). Chow Yun-Fat grande come sempre.
C'è chi apprezza e chi no: io faccio parte della seconda categoria.
Hard boiled è un film spettacolare poco da dire. Certamente i personaggi sono molto più stilizzati e non hanno quella profondità di The Killer o Face off, ma Woo offre una regia pressochè perfetta ricca di sequenze avvincenti e adrenaliche. C'è qualcosa di Friedkin nella crisi d'identità del personaggio di Alan intepretato da Tony Leung, border line tra legalità e crimine che rende la pellicola non solo un action movie di puro intrattenimento e che sarà la base per lo stesso attore per la prova di Internal affairs.
Miglior film della carriera di John Woo sostenuto dal grandissimo Chow Yun-Fat e un giovane Andy Lau, molto bravi sia nella recitazione che nelle scene d' azione, oltre che da un cattivissimo Anthony Wong. Questo penso sia veramente tra i polizieschi d' azione meglio realizzati nella storia del cinema: il ritmo è sempre elevatissimo, il cast ottimo e le scene d' azione con sparatorie continue godono di un' intensità e di una potenza cinetica come non mi era mai capitato di vedere. La carneficina tra terroristi e polizia del finale svolta nell' ospedale è spettacolarissima, da antologia del genere. Negli ultimi anni Chow Yun-Fat si è dato con buoni risultati alla commedia ( DRAGON BALL, IL MONACO ) e al wuxia ( LA TIGRE E IL DRAGONE, LA CITTA' PROIBITA ) ma è in questi film che lo preferisco
Hard Boiled è un film che gli appassionati di action penso amino soprattutto per il catastrofismo volutamente eccessivo del roboante finale (più di mezz'ora) dentro l'ospedale, che è più catastrofico e concitato di tutti i Die Hard messi insieme. Ma quello che era accaduto nel film fino a quel punto vale il resto della pellicola: scene d'azione concentrate in diversi ambienti, che mostrano tutta l'abilità di John Woo nel renderle meravigliose e dure. Allo stello livello i momenti di sorpresa, come l'ingegnoso omicidio iniziale in biblioteca. Ma Hard Boiled è anche sentimentale e riesce a non far sopraffare questo elemento dall'ipertrofia, è pessimista e mette in scena conflitti e caos d'identità: oltre a quello della copertura di Alan, l'uccisione - all'inizio - di un agente in incognito da parte di Tequila, e l'uccisione accidentale - da parte dello stesso Alan - di un collega nell'immane confusione creatasi in ospedale. Ma anche in mezzo a questo pessimismo, questi conflitti, impulsi e disillusioni, può nascere uno stretto legame d'amicizia. E i colpi di scena non mancano mai. Bene si dice in giro: bisogna lasciarsi catturare dalla musica e non porsi troppe domande. Chow Yun-Fat (mi piace questo attore!) e Tony Leung (credo famoso per il ruolo in Bullet in the Head) erano già stati insieme l'anno prima in un altro semi-action di John Woo, Once a Thief (1991).
Un manuale d istruzioni per il genere action, scene tamarre al 100% ma girate magistralmente, mai come in questo film c è l americanata delle armi con munizioni infinite, ma questo film è una delle punte di diamante nella filmografia di Woo e della sua collaborazione fruttuosa con Yu Fat.
Grandissimo film d'azione di Woo, che nel periodo a cavallo tra la fine egli'80 e l'inizio dei'90 era una sorta di gallina dalle uova d'oro, un Re Mida del cinema d'azione. Hard Boiled è esagerato, violentissimo, in certi frangenti retorico e banalotto, ma non si può rimanere indifferenti dinanzi a cotanta maestria. Le sparatorie, le esplosioni sono incredibili, non tutte realistiche al 100% ma davvero realizzate benissimo.
Capolavoro del genere, già il titolo è tutto un programma! Woo crea uno sei suoi film asiatici di maggior successo, la trama, scontata è completamente al servizio di una sola cosa!AZIONE!AZIONE!AZIONE! Sparatorie impressionati con un grande Chon Hun Fat, attore feticcio di woo, qua all'ennesima potenza, coreografiie d'azione perfette, all'epoca lo registrai alle 2 di notte, ma rimasi incantato a vedere le evoluzioni dei personaggi in un percorso ad oscacoli che porta ad un finale iperbolico!
Migliaia di proiettili, centinaia di cadaveri, decine di esplosioni e un solo regista: John Woo. L'ultimo film del regista girato in patria lancia definitivamente un ponte tra Hong Kong e Hollywood che da li a poco lo accoglierà, segnandone un lento declino purtroppo. La trama è abbastanza banale e surreale, ma non c'è un secondo dove non venga messo in evidenza lo stile di Woo: incandescente, violento, fatalista, romantico. Qui la vera protagonista è la regia, dalla quale Hollywood ha attinto a piene mani, consacrata in anni dove la CG era ancora cosa rara e in un posto che non è propriamente noto per avere enormi budget a disposizione nell'industria cinematografica. Hard Boiled è il punto di non ritorno per il genere.
tante sparatorie, proiettili infiniti, due bravissimi attori in un film con una trama che però sa di già visto, hard boiled è decisamente + violento dei film precedenti del regista e questo non è di sicuro un punto a svantaggio e vanta di un finale che non ha nulla da invidiare ai suoi predecessori
Ricordo che lo vidi su un "grande" schermo al Link di Bologna in una notte di tanto tempo fa. Avevo visto da poco Terminator 2, che mi era parso un grandissimo film d'azione (senza toglier nulla a Cameron che resta tra i miei registi preferiti). Poi, appunto, ebbi la fortuna di vedere questo mio primo Woo e rimasi stupefatto! Il film non era neanche sottotitolato e mi persi un po'della storia, ma i piani sequenza così lunghi in un film d'azione non li avevo mai visti. La mia idea di film d'azione cambiò decisamente. Per me resta un vero capolavoro!
Decine di migliaia di piccolissime esplosioni, pirotecnica al rallentatore, tonnellate di bossoli da raccogliere. Bel film d' azione made Hong Kong, avendo rivisto proprio ieri "Il mucchio selvaggio", salta subito agli occhi l' influenza che ha avuto Sam Peckinpah su questo autore cinese. E' un poliziesco convenzionale ma diretto bene, una caccia all' uomo dove John Woo delinea marcatamente i tratti di una società malsana con un tocco di umanità; i bambini in fascie sono gli altri protagonisti di questa pellicola.
un frullato di proiettili e violenza allo stato puro, qui gli innocenti muoiono in continuazione senza avere alle spalle una produzione americana asfissiante (la stessa che non permise a woo di girare il suo vero finale di 'face off')!! a differenza di 'the killer' però, qui le scene d'azione sono ancora più esagerate ma altrettanto spettacolari! simpaticissimo chow yun-fat, che quando lavora con woo è un marchio di sicurezza e qualità!
Ottimo film d'azione, un miscuglio di sentimentalismo e, per fortuna, ironia. Le tematiche sono circa quelle di The killer: il bene che diventa male per poter conoscere meglio sè stesso, ma anche la "altera dignità" di uno dei trafficanti d'armi. Grandi Chow Yun-Fat (simpaticissimo) e Tony Leung.
Terribile!!! Trama zero, protagonista monoespressivo, solo un sacco di fracasso ed effetti speciali, si salva la regia che ha saputo evidenziare bene le scene di azione. Non basta per farne un buon film, nemmeno per renderlo guardabile.
L'ho trovato davvero pessimo, se dovessi usare lo stesso occhio critico che molti usano per gli action movie americani direi che la trama è solo un pretesto per creare le condizioni di sparatorie ai limiti dell'impossibile, scene che vanno oltre l'accettabile, dove nemmeno 007 aveva osato fin ora. Acrobazie circensi che poco hanno a che vedere con la qualità di un film. Tornando alla trama o sceneggiatura che dir si voglia, mi è parsa quanto di più trasparente e già visto ci sia, niente carne fresca al fuoco. Parlare di attori in questo film è cosa proibita, l'unica cosa che resta è la regia, una ottima scelta dei campi d'azione e delle inquadrature. Ma ripeto, senza trama e senza attori è un po troppo per parlare di buon film.
Considerato da molti il + bel film d'azione mai realizzato, è un film molto bello, in cui Woo si diverte tantissimo,realizzando un film al 40% storia e al 60% regia, come lui stesso disse.
Le sparatorie farebbero impallidire qualsiasi regista americano, come costruzione e realizzazione. Le sue sono delle costruzioni coreografiche di una complessità pazzesca, con esplosioni improvvise , luci particolari e con un sapiente uso del ralenty.
Qualcuno disse che Woo metteva in scena le sparatorie con delle coreografie splendide, curate nei minimi particolari, come si farebbe con la realizzazione di un saggio di danza. A questo si aggiungono i temi preferiti del regista, la fedeltà e la lealtà, il tradimento e l'amicizia virile, il tutto condito con una forte ironia, conferitagli anche dall'interpretazione buona di Chow yun fat. Da segnalare anche il coprotagonista, il sempre bravissimo Tony leug, futuro splendido interprete di "In the Mood for love", uno dei migliori attori orientali.
Non c'è niente da dire, dal punto di vista registico "hard boiled" è un film girato in maniera superba, tutti gli appassionati di cinema d'azione, che di solito sono soddisfatti dalla generale mediocrità di molti registi americani, dovrebbero assaggiare il cinema (hongkongese) di John Woo e in particolare questo, che presenta si la solita storia (e per questo "The killer" gli è infinitamente superiore), ma la cui realizzazione lascia davvero a bocca aperta.
Da vedere assolutamente perchè nessun regista ha mai diretto delle scene d'azione così belle!!!