i giorni dell'abbandono regia di Roberto Faenza Italia 2004
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i giorni dell'abbandono (2004)

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locandina del film I GIORNI DELL'ABBANDONO

Titolo Originale: I GIORNI DELL'ABBANDONO

RegiaRoberto Faenza

InterpretiMargherita Buy, Luca Zingaretti, Goran Bregovic, Alessia Goria

Durata: h 1.36
NazionalitàItalia 2004
Generedrammatico
Tratto dal libro "I giorni dell'abbandono" di Elena Ferrante
Al cinema nel Settembre 2005

•  Altri film di Roberto Faenza

Trama del film I giorni dell'abbandono

Olga ha 35 anni e due figli. Suo marito Mario l'ha abbandonata e lei ha perso completamente la fiducia in se stessa e si sta lasciando andare. Uno spiraglio di felicità e speranza arriva grazie ad una sofferta autoanalisi e a una serie di incontri, tra cui quello con un musicista vicino di casa...

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Voto Visitatori:   5,14 / 10 (52 voti)5,14Grafico
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Voti e commenti su I giorni dell'abbandono, 52 opinioni inserite

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JOKER1926  @  30/10/2015 23:45:03
   5 / 10
Girato in una Torino che avalla, fin da subito, la logica melodrammatica del film italiano di Faenza, "I giorni dell'abbandono", funge da pellicola funeraria.
Nasce, quello di Faenza, da tematiche dopotutto nemmeno impensabili: una donna si sente ferita a morte, l'uomo che ama ormai è altrove, in un primo momento perlomeno psicologicamente, si è innamorato per una seconda volta, vive altre fasi della sua vita, è nel suo Aion.

Il plot non ci risulta fenomenale, ma le sostanzialità per far partire una commedia drammatica, così la definiamo, comunque ci sarebbero.
"I giorni dell'abbandono" invece sembra capitolare fin da subito; dopo pochi attimi infatti lo spettatore già ha capito la cosa. Si tratta di una pellicola improntata nel nome di un dramma dilatato e dilatante ove i personaggi, anche i bambini, sono vittime di un gioco (sentimentale) grande e vigliacco.
Il marito di Olga, un buon Zingaretti, nel film veste i panni di un padre scellerato, la sceneggiatura non può non perdere peso e credibilità. Come se non bastasse poi quello di Faenza è un film che arena le sue possibilità di successo a causa di uno snocciolamento che non riesce mai ad offrire quel qualcosa in più, quel qualcosa di importante e decisivo.
Forse le maggiori positività nel film di Faenza si riducono al corpus degli attori ove, oltre al già citato Zingaretti, troviamo una buonissima Margherita Buy in una parte (eccessivamente) sofferta.

In conclusione sarebbe troppo consigliare la visione di tale prodotto, il rischio di trovarci poco è abbastanza alto da parte di colui che prende visione.

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR wicker  @  10/05/2015 20:04:15
   4 / 10
Molto piatto con situazioni che sembrano pronte a scatenare un putiferio e invece
vengono abbandonate sul nascere.. ,alcuni momenti di vuoti narrativi imbarazzanti.
poco delineata la figura di Zingaretti.Bregovic è meglio che faccia solo il musicista..
Si salva un minimo per la sentita interpretazione della Buy..
Guardate questo e "Gone girl" e non vi sposerete mai più...

elmoro87  @  05/12/2010 20:21:03
   4 / 10
veramente brutto... Piatto noiosissimo e irritante... La Buy e Zingaretti qui toppano alla grande partecipando a questo sottoprodotto del cinema italiano sempre più alla deriva... I film decenti italiani usciti negli ultimi 5 anni si contano forse su una mano, e forse non occorre avere neanche necessariamente tutte le dita... Male male!

Niko.g  @  05/08/2010 11:43:21
   3 / 10
Di drammatico c'è solo la scelta che Buy e Zingaretti hanno fatto nell'accettare questo film. Una sceneggiatura così piatta e banale lascia senza parole.
Penoso.

Gruppo COLLABORATORI atticus  @  16/10/2009 13:55:40
   4½ / 10
E basta co' sto cinema vecchio e angosciante, senza novità, senza idee, deprimente, esagitato e ridicolo. Ma che senso aveva la sequenza col ramarro sotto al letto? E la barbona che sta fissa sotto il portone della protagonista? E chi ha scritto mai certe perle di dialoghi ("Ho un vuoto di senso")? Soprattutto basta con la Buy che fa sempre in tutti i film la parte della cornuta in*******! Basta! Qualcuno dica di corsa a Faenza che i suoi ultimi film fanno veramente schifo!

Parsifal  @  24/08/2009 14:23:31
   5 / 10
Scialbo...non decolla...dispiace che Bregovic abbia scelto questo film per la sua prima apparizione(come attore)....sul grande schermo.

anna..bertozzi  @  10/06/2009 19:48:41
   5 / 10
Dal bruttissimo libro della Ferrante (uno dei piu' osceni che abbia letto negliultimi anni) non si poteva di certo ricavare un capolavoro...e a Faenza va tutto il merito per aver ricavato un film mediocre da un libro indecente. Certo, i miracoli non li fa nessuno e questo resta a tutt' oggi il piu' brutto film di Faenza che abbia visto..Mi resta ancora da vedere l'ultimo, Il caso de''infedele Clara, e sono molto curiosa di scoprire come sara' ,visti i pareri contrastanti che ho letto e sentito.

Schultz  @  16/12/2007 21:13:44
   5½ / 10
Ottima prova della Buy, anche se praticamente interpreta sempre lo stesso ruolo da anni. A parte questo, il film risulta piatto senza nessuno spunto di innovazione con uno svolgimento della trama scontato all'inverosimile.
Il personaggio della barbona è stereotipato in modo scandaloso.

jmarra  @  20/06/2007 15:29:55
   4½ / 10
buone le interpretazioni soprattutto la buy.il film è poco piu di uno sceneggiato con annessa cartolina di torino.

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR agentediviaggi  @  14/02/2007 09:34:34
   5½ / 10
Non è la più inguardabile delle pellicole italiane, ma per questo film vale il commento che ho fatto per altri. Pare che l'unico argomento che interessi oggi sia descrivere la crisi del rapporto di coppia, non altro. Non credo che valga la pena di dedicare tutti gli sforzi intellettuali a questo tema, che è solo la punta dell'iceberg della crisi della società italiana. Nulla da dire sugli attori che sono bravi, persino Bregovic in un ruolo insolito, però ora basta. Occorre andare più a fondo nel descrivere il momento storico che stiamo vivendo.

Titto  @  12/12/2006 00:47:35
   1½ / 10
Film sorprendente per la sua bruttezza. Non avevo letto ancora nessun commento quindi il mio approccio a questa cosa è stato vergine.
Non so perchè ma lo associavo a La Bestia nel cuore o a Le conseguenze dell'amore. Niente di piu lontano
Innanzitutto con un soggetto così "paradio*" si poteva tirare fuori di tutto, il marito che abbandona, la moglie che cade in depressione ecc... Invece ci si trova davanti a poche idee ma confuse.
Ottime comunque le interpretazioni, Buy su tutti, come sempre.
Ridicolo e inutile il personaggio della barbona, imbarazzante e superficiale l'amore che schiocca fra lei e bregovic... solo perche lui è un bravo musicista...mah!!!!
Ridicolo il personaggio di Zingaretti che sembra un adolescente in preda a palpitazioni ormonali. Senza carattere e un po idioti i due bimbi....
Inutile la morte del cane che viene fra l'altro colta con quasi freddezza dai personaggi.
Noioso, vorresti che succedesse qualcosa invece non accade mai niente... è una nenia di quasi due ore.
Faenza cercherebbe di farci sognare con qualche licenza poetica ovviamente non riuscita e spesso quasi ridicola, cosi come tutta la messa in scena. Le inquadrature sono buone ma questo non salva dalla mediocrità.
Tutto sommato è Faenza.
Perchè aspettarsi di più?

Ridicolo
L'ho già detto?

RIDICOLO!!!!

Mezzo in più per lo sforzo

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Invia una mail all'autore del commento tylerdurden73  @  01/09/2006 10:55:25
   5½ / 10
Inizierei col dire che il film non è inguardabile,tutt’altro…la pellicola è infatti ben girata,ben ritmata con una Margherita Buy sempre molto brava…il problema semmai risiede nel fatto che di storie come questa il cinema italiano ce ne ha gia’ propinate a migliaia,ci troviamo di fronte alla solita pappardella e non bastano i tentativi del regista di inserire dei tocchi visionari per rendere la cosa un po’ fuori dagli schemi...cio’ che ne consegue è un involontaria comicita’ ,riscontrabile anche in alcuni dialoghi che anziché esprimere disperazione,tensione,senso di inadeguatezza, finiscono con l’essere poco credibili ed a tratti grotteschi.
Il resto del cast rimane troppo sullo sfondo,Zingaretti,Bregovic e la Amaral sono macchiette che si muovono prive di spessore e di credibilita’.
Un passo falso di Faenza che gira un film scontato,superficiale e che tenta di renderlo originale con scelte molto discutibili.

Gruppo COLLABORATORI fidelio.78  @  03/08/2006 15:52:55
   4 / 10
Solito filmetto italiano stantio e ripetitivo. Si dimentica con la stessa facilità del nome della valletta di Mike Bongiorno (giuro: non ricordo come finisce).
La Buy ormai è diventata noiosa in questi ruoli (potrebbero tranquillamente montare i suoi PP da un altro film senza sprecare i soldi per girare altre scene; tanto anche i dialoghi sembrano sempre quelli…), mentre il bravissimo Zingaretti viene sacrificato sull’altare della sciattezza. Questi attori meritano qualcosa in più così come anche noi meritiamo di essere trattati con più rispetto.

Feedback  @  13/06/2006 17:52:58
   5 / 10
Poco realistico e molto melodrammatico (ci mancava solo che la Buy desse fuoco alla casa o prendesse ad accettate i bambini come Nicholson in Shining): la figura del concertista poi era tutto fuorchè una persona di cui una donna potesse innamorarsi.... sembrava più adatto a fare lo psicopatico serial killer del piano di sotto....

il 5 è un voto corretto, non mi sento di alzare la media, ma neanche di abbassarla...

P.S. Quasi ridicola l'invasione di formiche, e poi quando dicono che il cane è morto perchè ha masticato la bomboletta dell'insetticida.... avrà invece più probabilmente fatto una scorpacciata di formiche avvelenate!

Alex89  @  07/06/2006 19:30:24
   5 / 10
deluso.. molto deluso.. il cast è ricco di attori famosi ma nn hanno potuto migliorare la stupida storia del film!

tati  @  04/02/2006 10:20:14
   5½ / 10
diciamo che ho visto di peggio........scontato noioso a prova d'attore mediocre.il migliore e' il cane otto.zingaretti....fai montalbano!!!!ti riesce meglio.

genni  @  03/02/2006 15:01:44
   5 / 10
Un romanzo che tratta una"separazione coniugale"all'italiana con qualche exploit di troppo che sa di già visto.Il soggetto già non promettente si affida alla cura magistrale della Buy e di zingaretti.Il resto è tutto molto fracassoso...

andreab74  @  17/11/2005 13:43:09
   2 / 10
..2 solo perchè 1 spetta ai vari Vanzina & Co... anche se non posso dire che sia "dimenticato"... dopo un mese ancora mi ricordo quanto è brutto
Il film "impegnato" più brutto che abbia mai visto
Dialoghi scontatissimi
Recitazioni inguardabili (anche per ottimi attori come Buy e Zingaretti)
Storia orrenda... sembra quasi che alla fine la Buy si innamori di Bregovic solo perchè è famoso...(???) non mi sembrava questo il messaggio del libro...

1 risposta al commento
Ultima risposta 13/01/2006 12.27.12
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supersandra  @  30/10/2005 11:10:14
   2 / 10
Noioso e scontato pessimi dialoghi e privo di emozione....mi aspettavo di meglio!!!

fede  @  23/10/2005 15:33:59
   1 / 10
Un film di una banalità disarmante, incapace di trasmettere la minima emozione, con dialoghi ridicoli ("Sei troppo buona per me, non ti merito"......ma c'è anche di peggio....) con immagini che ricordano più una buona fiction tv che un film per il grande schermo...pessimo.

sioux  @  21/10/2005 22:57:20
   1 / 10
Troppo prevedibile il percorso che segue Faenza nella scrittura, nella realizzazione dell'immagine ed anche nella costruzione dei personaggi. I giorni dell'abbandono è l'ennesimo film fotocopia di tanti altri, in cui storie e volti dei protagonisti ci sono più che noti. Poca originalità e un tema che offre ogni tanto dialoghi involontariamente comici.

nextam  @  16/10/2005 22:25:52
   4 / 10
non riesco a dare di piu'. a parte qualche dialogo decente (bisogna dire ben interpretato dalla Buy) davvero poi il migliore e' stato il cane, Otto. Troppo poco per arrivare alla mediocrita'. Bregovic e' un bravo musicista. punto. Faenza una brava persona. punto.

Invia una mail all'autore del commento MarcoB74  @  16/10/2005 20:07:48
   5 / 10
Tanti clichè in questo film e tanti altri film hanno descritto meglio la situazione proposta da faenza. Il film non vale i soldi del biglietto ma lo si può nolleggiare.
Una frase mi ha colpito personalmente: i giorni dell'abbandono iniziano perchè si sente questo" vuoto di senso"! Credo che non avrebbe potuto scegliere migliore frase lo sceneggiatore per esprimere la totale assenza di emozioni e sentimenti che si prova in un rapporto dove ormai non si condivide più nulla.
Margherita Buy è brava, ma riusciranno a fargli fare qualche altra parte oltre che la donna problematica, frustrata e depressa?
Il vecchio goran lo preferisco quando suona che quando recita anche se tutto sommato non se l'è cavata male.
Zingaretti non era in forma sembrava quasi "disturbato" sembrava come se volesse "tirare via la parte" era come se non fosse in scena!
Otto (il cane) merita otto;-)

Supergiaf  @  09/10/2005 21:12:18
   5 / 10
Ecco un altro film deprimente dopo "La Bestia nel cuore" che sottolinea il livello mediocre a cui è giunto il cinema italiano.Il cinema che fu di Fellini, Rosi, Germi, pasolini,Visconti, De Sica e di attori come Sordi e Mas*****nni, Sofia Loren e Silvana Mangano oggi è il cinema di tale Faenza , di una attrice depressiva come Margherita Buy e di un mediocre attore come l'irriconoscibile Zingaretti.Storia al solito minimalista degna piu' di un telefilm TV che del grande schermo.Ciliegina finale:la canzone di Carmen Consoli nei titoli di coda .....al termine del film ho bussato a casa Calissano per consolarmi ma era inspiegabilmente uscito :-))

Cuba  @  25/09/2005 19:43:40
   3 / 10
Una vera delusione. Avevo letto le varie critiche...anche feroci...al festival di venezia, ma mai avrei pensato che tali critiche erano accorte e forse molto generose rispetto ad un opera scarsa sotto tutti i punti di vista. Mi spiace per Faenza ma deve sapere che con questo film ha toccato veramente il basso...ora non gli resta che risalire.
La buy è brava...da sola regge il film...recita come sa fare ma è la sceneggiatura che è tirata via...superficiale.
Una domanda...ma c'era bisogno di scomodare Goran Bregovic e farlo recitare?

GioGio  @  25/09/2005 17:49:50
   1 / 10
Un film scandaloso. Sgangherato, prevedibile, sciatto. Fischi e risate meritate alle proiezioni stampa a Venezia. Consiglio vivamente alla Buy di scegliere meglio i ruoli perchè ha veramente rotto con la sua recitazione sempre uguale.

Gruppo COLLABORATORI SENIOR Invia una mail all'autore del commento kowalsky  @  25/09/2005 17:12:45
   2 / 10
Del recente disastro cinematografico di Faenza non avrei voluto parlare: porbabilmente mi sarei risparmiato il linciaggio che qualche ammiratore del film (non posso credere siano molti) sicuramente agiterà contro di me. Ma siccome nella vita bisogna aver coraggio nel difendere le proprie idee, anche a costo di infastidire qualcuno, da una parte mi riprometto di rivederlo con più calma un secondo momento, dall'altra mi spiace assecondare l'aria che tira da qualche anno alla mostra del cinema di Venezia, ovvero il gioco al massacro verso un film "solitamente" italiano. Temo purtroppo che stavolta i censori abbiano ragione da vendere. Prima di tutto mi reputo un insospettabile, visto che finora ho sempre ritenuto Faenza un regista dignitoso e interessante, anche se solo in un caso capace di realizzare un'opera esaustiva dall'inizio alla fine ("Jonah che visse nella balena"). Per il resto ci sono quei classici frammenti preziosi (cito il bambino chiuso e diffidente di prendimi l'anima, la triste parabola di Don Puglisi in una città di persiane chiuse) che compongono buoni film mancati. Ora, ok, "I giorni dell'abbandono" è tratto da un romanzo di cui si parla tanto (troppo?), ma il "caso" letterario qui è un'alibi per un pretenzioso, tediosissimo, presuntuoso pamphlet di psicanalisi femminile, il tutto condito con un linguaggio da fotoromanzo di bassa lega, o peggio degno di Harmony. Non sarà una novità trovare una Torino metafisica (chissà perchè lo è sempre al cinema, e piu' ancora nella realtà) dove la mdp filma con emotivo distacco (?) - è degno di un dilettante che usa il tutto come fossero i filmini per le vacanze - le infelicità coniugali della protagonista. Ma non è questo il motivo per cui ho detestato sopra ogni cosa questo film, certamente uno dei peggiori esempi di cinema italiano (anzi, diciamo di cinema e basta) a cui io abbia avuto la disgrazia di assistere. Cio' che è inaccettabile è l'atteggiamento di Faenza: si vincola, si omette, con l'intenzione specifica di lasciare alla Buy tutto il consueto repertorio delle nevrosi cui in altre occasioni ha dato il meglio di se': ipocondria da crisi isterica, o clichè di un'attrice che rischia di diventare la Mia Farrow italiana, e non parlo della pur brava attrice, ma dell'ex-moglie di Allen fagocitata dai gossip (era meglio quella vecchia canaglia di Frank, vero?). Se è vero che un'oratorio teatrale avrebbe funzionato meglio, il linguaggio cinematografico di Faenza pretende di essere insolito e "originale", ma ahimè Cocteau è un'altra cosa e "La voce umana" al cinema venne interpretato da Anna Magnani, la regia di Rossellini, non so se mi spiego. La Buy non è assolutamente in grado di reggere a lunga distanza tutto il film, anche se sembra l'unica presenza certa dell'opera (Zingaretti e Bregovic figure di contorno un po' alla Beckett, i bambini, forse il cane) e forse Mariangela Melato con qualche anno di meno avrebbe retto meglio il contraccolpo. Quel che è certo è che capitano cose di questo tipo: un'attrice che crede di aver preso parte a un'opera d'arte (o alla definitiva consacrazione di sè) senza aver dato troppo preso all'ardua impresa dello script e dei ridicoli dialoghi del film, un'autore che ha (spero non definitivamente) rovinato la sua credibilità sentendosi improvvisamente l'erede di Freud : in realtà qui si barcamena tra i peggiori clichè dell'insopportabile Leo Buscaglia. Salvo solo il finale che almeno ci restituisce i titoli di coda mettendo fine alla tortura di aver perso inutilmente due ore della mia vita a sperare nelle sorti del "nuovo cinema italiano". Con la rassicurazione che molte donne di questo sito troveranno pane per i loro denti. Pensiero: è sufficiente esprimere qualcosa per trovare un filo di interesse comune?

6 risposte al commento
Ultima risposta 05/08/2006 02.04.44
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enter  @  22/09/2005 15:05:24
   1 / 10
e basta co sti film inutili tutti uguali,sempre le solite *******

pilone  @  21/09/2005 20:56:46
   3 / 10
Un film italiano che parla di relazioni in crisi.... non era mai successo!!!!!! Un plauso ad un tema così originale che mai e poi mai mi sarei aspettato da un film nostrano!

10 risposte al commento
Ultima risposta 09/02/2012 14.00.04
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KANE  @  17/09/2005 10:43:26
   5 / 10
il voto è p er l'incoraggiamento al cinema italiano!
il film è difficile da giudicare: la regia è inesistente, ci si accorge che c'è qualcuno dietro la macchina da presa solo alcune volte, la recitazione è altalenante al massimo (parlo di quella della bui,... lasciamo perdere quella di zingaretti..penosa, e lasciamo perdere pure bregovic) si passa da una recitazione buona, coinvolgente, originale, ad un piattume terrificante da fiction di quart'ordine, la sceneggiatura ispirata dal romanzo credo che sicuramente non sia degna dello stesso, si intuisce sicuramente una trama profonda ed un introspezione psicologica notevole, che però è resa abastanza male nel film di faenza.
credo che 5 sia un voto giusto, anche se non ho voluto tener presente che:
1 è l'ottocentesimo film di problemi di coppia made in italy
2 è presente nel cast Gaia, quella della pubblicità della tim
3 non sò il romanzo ma tutto il film è una enorme publicita a torino 2006!
4 nel film ci sono personaggi , come la madre della bui, cosi bruttalmente caretterizzati che neanche una recita dell'asilo
5 ieri volevo vedere il castello di howl ma l'hanno sostituito con due single a nozze!!e ho dovuto ripiegare su questo!!

4 risposte al commento
Ultima risposta 26/09/2005 09.29.16
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