Sei un blogger e vuoi inserire un riferimento a questo film nel tuo blog? Ti basta fare un copia/incolla del codice che trovi nel campo Codice per inserire il box che vedi qui sotto ;-)
Edwards ci sapeva fare anche al di fuori della commedia e questo film lo dimostra. A differenza di “Giorni perduti” di Wilder a cui viene spesso (giustamente) accostato è meno raffinato sul piano psicanalitico ma tende a proiettare il dramma dell’alcolismo in una sfera più strettamente emotiva, dando risalto al ritratto dei sentimenti e dei legami tra i due protagonisti, senza però cadere nelle trappole della retorica facile o del moralismo. C’è una nota di candore che avvolge tutto il racconto, anche nei momenti più cupi, che tende a far emergere l’umanità dei personaggi (non si riesce a biasimarli nemmeno per un attimo) che è anche l’umanità di un film positivo ma non buonista, dal realismo equilibrato, e il fatto che non termini in un prevedibile finale consolatorio ne è la prova. Lemmon magnifico.