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Quanta nostalgia oggi a rivedere come erano realizzate queste tragi-commedie italiane; nostalgia accentuata dal fatto che alcune scene sono state girate nella mia città, Terni, in un quartiere oggi divenuto irriconoscibile. Corbucci non abbandona la vena ironica, dove si ride in maniera anche un pò boccaccesca e demenziale, ma il tutto immerso in una storia tremendamente seria che va oltre il mostrare come è la vita di un camionista (originalissimo...non mi vengono in mente altri film che trattino l'argomento). Di mezzo c'è l'amicizia, l'amore, il cameratismo anche senza simpatia, il desiderio di riscatto dalla miseria, la famiglia con i suoi drammi. E sempre la vita zingara sulla strada, il rapporto tra uomo e macchina, gli scontri di classe tra lavoratori e padroni (argomento quasi immancabile nelle pellicole italiane degli anni '70). Giannini e Costantin sono due duri dal cuore d'oro che incarnano alla perfezione la figura degli italiani all'estero. E c'è anche un finale che tiene col fiato sospeso; insomma un film davvero completo come solo il cinema italiano dell'epoca sapeva darci...e ci sono pure le musiche degli Oliver Onions.
Grande Sergio Corbucci che con questo film è riuscito a catturarmi meglio di quanto avrei creduto.....versatile il nostro Corbucci, se si guarda la sua filmografia si notano una marea di pellicole di ogni genere, a partire da Totò fino ad arrivare alla coppia Spencer-Hill.
"Il bestione" è semplicemente la storia di due camionisti che trovandosi a lavorare insieme diventeranno pian piano amici per la pelle. La particolarità sta nella richezza della sceneggiatura, studiata apposta per descrivere una fetta di realtà come quella dei camionisti, raccontandola con un pizzico di ironia e l'utilizzo di innumerevoli aneddoti comuni tra i guidatori di camion.... Tra l'altro sono rimasto molto sorpreso dal ritmo, il film scorre che è una meraviglia, lasciandosi guardare con piacere....merito anche di un sempre grandioso Giancarlo Giannini, estremamente divertente nel ruolo del camionista catanese.... Consiglito agli amatori del buon cinema italiano che sono alla ricerca delle piccole perle a basso budget....
Un film onesto e genuino; per quanto mi riguarda, bellissimo. Situazioni e personaggi a tratti fin troppo coloriti ma comunque sempre azzeccati. Giannini eccezionale come sempre nella parte di siciliano, accompagnato da un antipatico Michel Costantin nella parte del lombardo (con il cuore tenero, sotto sotto). Personalmente, questo film mi ricorda soprattutto i viaggi per l'Europa di quando ero bambino, quando ancora andare all'estero significava un po' vivere un'avventura. La lingua, il cambio, le indicazioni stradali, le telefonate a casa... non era certo tutto facile e "connesso" come oggi. Anche la fotografia, ingenua e quasi amatoriale, la preferisco alle tante finezze di oggi, che con l'estetica vorrebbero celare tutte le mancanze che ci stanno dietro. Dulcis in fundo, la colonna sonora, cantata dallo stesso Giannini, è la ciliegina sulla torta.
Bel film di Corbucci. Godibile a tutto campo, con i due attori principali credibili nelle loro rispettive parti. Giannini (Patrovita Nino) che gira solitario per le strade deserte di Varsavia alla ricerca di compagnia canticchiando "Stranger in the night" a modo suo. Le strade secondarie, terziarie e centenarie, percorse per sfuggire ai camorristi. Bravo come sempre Maffioli, supercaratterista.
Non è tutto rose e fiori mettersi in proprio. Il sogno di essere padrone di se stessi e non dipendere da nessuno trova nuove problematiche. Ci si libera di vecchi lacci e se ne trovano di nuovi. Rimane comunque quell'esistenza sempre in bilico (indovinato, in senso letterale il finale), fra orari da rispettare e lunghi viaggi. Una commedia amara diretta con mestiere e due ottimi attori.
Fantastico. Giannini nei panni di un siciliano, mi ha sempre meravigliata per questo, lui ligure.
Qui gli tocca di sostituire un camionista che è morto. Il partner dello scomparso stenta a prendere confidenza, ma il sostitutore è magnifico.
IL BESTIONE, un camion davvero grosso, è affidato ai due nuovi collaboratori. "Polonia, son tutto tuo". "Questa è una strada secondaria, quartaria, centenaria...
Favoloso, ta un siciliano ed un milanese. Se vi capita, non perdetelo.
Ottimo film non molto conosciuto del buon Sergio Corbucci, che tratta la difficile condizione degli autotrasportatori del periodo che fu. Merito dei 2 grandissimi protagonisti: se Constantin nel ruolo del lumbard spacca, Giannini nella versione a lui familiare del terronazzo, non ha eguali.
Simpatica commedia"on the road"con due simpatici interpreti. Non il migliore con Giannini ma comunque un film che vale la pena visionare, le risate son garantite e l'ora e mezza passa in un baleno.