il cavaliere oscuro - il ritorno regia di Christopher Nolan USA, Gran Bretagna 2012
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il cavaliere oscuro - il ritorno (2012)

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locandina del film IL CAVALIERE OSCURO - IL RITORNO

Titolo Originale: THE DARK KNIGHT RISES

RegiaChristopher Nolan

InterpretiChristian Bale, Gary Oldman, Morgan Freeman, Michael Caine, Anne Hathaway, Tom Hardy, Juno Temple, Joseph Gordon-Levitt, Marion Cotillard, Tom Conti, Matthew Modine

Durata: -
NazionalitàUSA, Gran Bretagna 2012
Genereazione
Al cinema nell'Agosto 2012

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Trama del film Il cavaliere oscuro - il ritorno

Sono passati alcuni anni da quando Bruce Wayne ha indossato la maschera di Batman per l'ultima volta ma il suo volontario ritiro dalle scene è interrotto quando il commissario Gordon scopre un complotto teso a distruggere dall'interno la città di Gotham City. I nuovi nemici, con cui Batman dovrà confrontarsi, sono la misteriosa Selina Kyle e il letale Bane. 

Film collegati a IL CAVALIERE OSCURO - IL RITORNO

 •  BATMAN, 1989
 •  BATMAN - IL RITORNO, 1992
 •  BATMAN FOREVER, 1995
 •  BATMAN & ROBIN, 1997
 •  BATMAN BEGINS, 2005
 •  IL CAVALIERE OSCURO, 2008

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Voto Visitatori:   7,33 / 10 (335 voti)7,33Grafico
Voto Recensore:   7,50 / 10  7,50
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Voti e commenti su Il cavaliere oscuro - il ritorno, 335 opinioni inserite

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Gruppo STAFF, Moderatore Jellybelly  @  03/09/2012 19:31:48
   5 / 10
Ok, prima di stroncare quest'ultima sortita sottotono di Christopher & Jonathan Nolan nel mondo di Batman, mi preme precisare che io ho sempre adorato il lavoro dei due fratellini anglo-statunitensi. Anche nelle loro pellicole meno riuscite, i due riuscivano sempre a salvarsi con un grandissimo mestiere ed un non comune senso della resa scenica, così da portare i film ampiamente oltre la sufficienza: "Insomnia" era in fondo uno scialbo remake, ma l'atmosfera opprimente delle 24 ore di luce era un fardello pesante (ed in fondo difficile da sopportare) per lo spettatore; "Batman begins" serviva solo ad azzerare la precedente tetralogia di Batman ed a far da preludio a "The Dark Knight", ma l'efficacia dell'impianto spettacolare era fuor di dubbio; "Inception" (in cui non compare la mano di Jonathan Nolan, e si vede) perde per strada le fila del racconto in fase di sceneggiatura, ma visivamente è carico di un fascino tale da far dimenticare i vuoti di sceneggiatura.

Insomma, i Nolan Bros. sono bravi, e molto. E quando sono in stato di grazia riescono anche in operazioni miracolose, come trasformare un film su Batman a budget stellare in un gangster movie dotato di coerenza ed un certo realismo nonostante le evidente forzature dell'impianto fumettistico di provenienza: chiunque abbia visto "Il cavaliere oscuro" non può non averne apprezzato la straordinaria qualità, preservata gelosamente senza cedere alle facili lusinghe dei baracconi supereroistici attira-teenager.

Facili lusinghe che però erano evidentemente troppo allettanti per essere ignorate a lungo, e quindi ecco che i Nolan, chiamati a dirigere l'ultimo capitolo della saga del Cavaliere Oscuro, mettono il pilota automatico e buttano giù una sceneggiatura sciatta e svogliata, certi così di centrare il successo al botteghino sempre e comunque grazie al credito vantato per il precedente episodio ed all'indubbio mestiere nel dirigere le scene-traino d'azione.

Ecco quindi che "Dark Knight Rises" (che d'ora in avanti chiameremo, in amicizia, "DKR") si presenta allo spettatore impaziente come un film dalla doppia anima: del tutto inadeguato sotto il profilo della sceneggiatura, ma spettacolare come si conviene ad un blockbuster a budget illimitato. Lasciate ogni speranza, voi ch'entrate, se vi aspettate di vedere qualcosa di anche solo lontanamente paragonabile a "Il cavaliere oscuro"; conservatene un po' se invece vi aspettate di vedere solo un film di botti ed esplosioni a cervello spento, un "Transformers" qualsiasi, per intenderci, ma girato meglio.

Ebbene, io da uno bravo come Nolan voglio, anzi pretendo, che non mi prenda per i fondelli. Io da uno bravo come Nolan voglio, anzi pretendo, che si impegni. Io ad uno bravo come Nolan non posso, anzi non devo, perdonare sciatteria ed errori grossolani in fase di scrittura di un film. Tanto per rendere l'idea, se mio figlio di 2 anni fa la pipì nel vasino io gli faccio gli applausi, poi lo prendo in braccio e lo faccio volare per tutta casa per festeggiarlo; se invece la fa fuori mi limito ad incoraggiarlo, dicendogli che la prossima volta sarà quella buona, e poi potremo togliergli definitivamente il pannolino. Se invece beccassi mio fratello di 23 anni che fallisce il bersaglio rendendo il bagno un posto peggiore, beh, a quel punto mi in***** come una biscia. Non so se l'esempio rende l'idea, forse no, ma insomma è il primo che mi è venuto in mente, e verso Nolan (oltre che verso suo fratello) attualmente provo gli stessi sentimenti che proverei verso mio fratello se scoprissi che me l'ha fatta nel bidet.

Ma andiamo per ordine (almeno noi) e fughiamo ogni dubbio: DKR è scritto una chiavica. Full stop. Ed è scritto una chiavica essenzialmente per due ordini di ragioni, una più elementare (è pieno zeppo di errori sconcertanti e buchi assortiti) ed una più profonda (la banalità del plot e la fragilità dell'impianto narrativo).

Per entrare più in dettaglio mi sarà purtroppo necessario rivelare alcuni dettagli della trama: continuate quindi a leggere a vostro rischio e pericolo.

1. Errori & buchi.

Non starò qui ad elencarli tutti (anche perché ci vorrebbe parecchio tempo), quindi mi limiterò ai più gravi.

Anzitutto, la scena del pozzo-prigione, localizzato da qualche parte lontana lontana (forse Uzbekistan, ma chissà). Ebbene, al di là del fatto che non si capisce cosa sia 'sto pozzo, per quale motivo sarebbe un inferno in terra e cosa abbia di così impenetrabile ed inespugnabile ed inevadibile (licenza poetica), Wayne ci viene rinchiuso dopo essere stato privato di tutto il proprio patrimonio, solo, mezzo morto e mezzo nudo. Dopo due mesi lui riesce in qualche modo a guarire ed a fuggire e ricompare di punto in bianco a Gotham City vestito di tutto punto ed in perfetta forma, senza che sia ben chiaro come abbia fatto a raggiungere da un luogo remoto in un lasso di tempo brevissimo una città isolata e sotto assedio. E non mi si tiri in ballo la sospensione della credulità: nel momento in cui tu Nolan decidi di inserire un dettaglio così importante per la rinascita di Batman, devi anche premurarti di renderla coerente con il rimanente impianto narrativo, altrimenti ti castri con le tue mani. Qualcun altro potrebbe obiettare che trattavasi solo di una metafora: il pozzo è nell'anima di Wayne, e lui riesce ad uscirne quando ha le dovute motivazioni. Errore: il pozzo è un luogo reale, come dimostrano i ripetuti flashback su Bane e sul bambino che ne riesce a fuggire. Ah, dimenticavo il dulcis in fundo, quando ricompare a Gotham, Wayne ha con sé il famigerato "smacchiatore" (sic) chissà come recuperato, chissà come acquistato, chissà dove nascosto.

Poi c'è l'improvviso impoverimento di Wayne: Bane & co. smanettano in Borsa davanti a centinaia di testimoni, e non si sa come dopo 5 minuti Wayne ha perso tutto, incluse le cariche societarie nella Wayne Enterprises, senza che nessuno delle centinaia di testimoni faccia presente che si è trattato di un evidente intrallazzo di Bane. Ma a prescindere dall'assurdità della situazione, non si può lasciare al caso completo un elemento così importante ai fini della trama.

Per non parlare poi dell'identità di Batman: ad un certo punto del film sembrava la conoscessero tutti tranne il povero commissario Gordon. Bane, mentre gonfia Batman come una zampogna, lo chiama Bruce Wayne; Blake, poi, parlando con Bruce Wayne dice di sapere che lui è Batman perché gliel'ha letto negli occhi in orfanotrofio. Ma stiamo scherzando? Un dettaglio così delicato rivelato in questo modo? Tanto più che quel dialogo non ha alcun rilievo nell'ambito del film, quindi era evitabilissimo.

Poi c'è il personaggio di Bane in quanto tale, completamente cannato sotto ogni punto di vista. In particolare però, per quanto concerne i vuoti di sceneggiatura, rimane inspiegabile come mai i poliziotti di Gotham si annoiassero pensando di non aver niente da fare quando invece nelle fogne c'era questo cristone di 200 kg che allenava il proprio esercito rivoluzionario di cui nessuno aveva mai sentito parlare prima ma che di punto in bianco decide di far esplodere la città. E non mi si dica che Bane era solo uno scagnozzo di Talia, perché le motivazioni della furia distruttrice verso Gotham rimangono misteriose comunque, così come il perché nessuno conoscesse Bane prima di allora. Anche in questo caso, nessuna attenuante può essere concessa ai Nolan, visto che sono stati loro a decidere come introdurre Bane.

Inspiegabile poi tutta la gestione delle forze di polizia: di punto in bianco si decide di mandare tutti e 3000 i poliziotti di Gotham nelle fogne, senza alcun piano d'azione né di fuga. Ovviamente c'è il trappolone, e quelli rimangono là sotto per 2 mesi a nutrirsi di non si sa che ma senza che nessuno si prenda la briga di eliminarli per bene. Mi si potrà dire che quella era la speranza che Bane voleva lasciare agli abitanti di Gotham: fair enough, ma rimane una scelta di sceneggiatura assolutamente ridicola.

Sorvolo poi sui tanti, piccoli vuoti: Gordon che da moribondo intubato in ospedale si trasforma in Rambo; Lucius Fox che ha costruito la bomba ma viene lasciato libero di gironzolare mentre il dottore viene ucciso nel campo da football con la pretesa che sarebbe stato l'unico a conoscerne il funzionamento; Alfred che viene allontanato non si capisce bene perché, a seguito di uno dei peggiori dialoghi del film; Wayne che passa 8 anni a struggersi per Rachel ma che poi di punto in bianco si fida ciecamente di Miranda e se la porta pure a letto salvo poi abbandonarla per Selina che gli ha rifilato solo fregature; il fiume ghiacciato (!!!) attorno a Gotham che a fine film ridiventa miracolosamente liquido nonostante siano passate solo poche ore dall'ultima traversata tentata da Gordon; Wayne che all'inizio è visibilmente zoppo da 8 anni e che poi grazie ad un tutore riprende a saltare per i grattacieli di Gotham; e via dicendo. Chiaro che tutti questi siano errorini veniali, presi singolarmente, ma tutti assieme danno l'impressione di un'incredibile sciatteria in fase di scrittura del tutto inusuale per sceneggiatori esperti come i Nolan, figlia probabilmente della voglia di portare a casa il risultato senza troppi fronzoli. Solo che queste cose le fa Renè Ferretti, non Christopher Nolan.

2. Banalità del plot

In sintesi, DKR è un film in cui un cattivone vuole distruggere la città per il mezzo di una bomba atomica: trattasi di una delle più scontate, abusate e deprimenti trovate di tutto il cinema fantascientifico. In particolare, tanto per citare il primo film che mi viene in mente nonché probabilmente il più affine, la stessa identica trama la si ritrova nel bruttissimo "L'uomo ragno colpisce ancora". Nolan ovviamente ci mette più mestiere e mezzi tecnici, ma è inammissibile che un autore così talentuoso rispolveri un cliché fantascientifico/catastrofico tanto abusato. Per non parlare dell'ovvio sacrificio conclusivo, con annesso finale consolatorio, suggerito ma non troppo: visto e rivisto, non se ne può più.

Ma ancora più grave è la gestione del personaggio Bane: senza neanche voler proporre un paragone col Joker di Heath Ledger, ci troviamo di fronte essenzialmente ad un bestione che mena come un fabbro privo del tutto di carisma, tanto che la pericolosità più che essere manifesta deve esserci continuamente ricordata dagli altri personaggi. Incomprensibile poi come mai all'inizio sembrasse imbattibile (tanto da non vacillare nemmeno dinanzi ai colpi di Batman) e poi sia facilmente sconfitto da Batman, salvo poi (cosa ben più grave) morire fuori campo. Ora, la morte fuori campo del villain lo puoi fare se sei uno dei fratelli Coen e stai girando "Fargo", non se giri DKR, perché in un film simile ogni possibile sottotesto legato a tale morte fuori campo scompare del tutto, lasciando solo un senso di malcelato ridicolo.

Poi, in linea più generale, manca completamente l'analisi dei personaggi, che agiscono senza un perché dall'inizio alla fine, incluso lo spaesato Bruce Wayne, la cui rinascita in prima ed in seconda battuta è affidata ad una migliore rasatura di Christian Bale. Tutto qui. Idem Selina Kyle, che si aggira per il film senza uno scopo preciso, nonostante una prova convincente da parte della Hathaway.

Poi vabbe', ci sono scene di ottimo cinema d'azione: una su tutte, l'intera sequenza nel campo di football. Però non basta, non può bastare a salvare un film di 3 ore scritto così male.

Un capitolo a parte merita il tremendo doppiaggio.

Io non mi capacito di come un doppiatore e direttore di doppiaggio esperto come Marco Mete possa aver diretto un doppiaggio così ignobile. A parte l'ottimo Dario Penne (voce storica di Michael Caine), tutto il resto del cast principale è da brividi: se Santamaria (ottimo attore, per carità) aveva già dimostrato ne "Il cavaliere oscuro" di essere un cane assoluto al doppiaggio tanto da rovinare quasi il film, perché richiamarlo anche per DKR? Ok, avrà senz'altro fatto i compiti a casa perché è indubbiamente migliorato, ma il livello del suo doppiaggio rimane sempre infimo rispetto alla miriade di doppiatori professionisti che avrebbero potuto sostituirlo degnamente. Poi Filippo Timi: anch'egli ottimo attore, anch'egli un cane pazzesco al doppiaggio. Ogni volta che parla Bane suona del tutto ridicolo, carico di un sarcasmo gigione fuori luogo (oltre che assurdamente accentato) ed inadeguato. Ma insomma, possibile non ci fosse nessun altro? Cos'è, Roberto Pedicini aveva la febbra? Massimo Corvo era giù di voce? Insomma, voci da cattivo in giro ce ne sono, magari se il doppiaggio lo avesse diretto Francesco Vairano se lo sarebbe pure potuto doppiare da solo, Bane, ed il film ne avrebbe senz'altro guadagnato. Ciliegina sulla torta il doppiaggio di Morgan Freeman: voglio sperare che il suo doppiatore storico Renato Mori fosse veramente indisposto, perché sentirlo parlare con la voce di uno con la raucedine dopo che per oltre 20 anni ha sempre parlato con la voce di Mori è veramente cacofonico.

Insomma, il film non m'è piaciuto per niente. Non so se s'è capito.

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Ultima risposta 28/05/2013 09.33.04
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