il discorso del re (2010)

Una pellicola dove la regia, le musiche e la fotografia sono a servizio degli attori.
I dialoghi ovviamente sono efficaci e meritevoli di plauso.
Una piece teatrale girata in celluloide

Film discreto con un'ottima interpretazione da parte degli attori. Nonostante ciò non ho trovato la storia raccontata troppo avvincente e non riesco tantomeno a motivare gli innumerevoli Oscar vinti..

Anche se questo non è il genere di film che piacciono a mè,ho voluto noleggiarlo in dvd.Devo dire che la storia è appassionate,anche se il film non ha una trama avvincente.Ottime le interpretazioni degli attori,l'oscar a Firth è meritato.Per quel che riguarda miglior film e migliore regia,concordo anch'io che altri film meritavano di più.(Come ad esempio Il cigno nero x la regia.)

Sicuramente sufficiente..ma non è un film che stuzzica particolarmente i miei gusti..anche se è ben fatto e soprattutto magistralmente interpretato da Colin Firth.

Fatte salve le strepitose interpretazioni di Geoffrey Rush e Colin Firth (meritatissimo oscar quest'ultimo), ne "Il discorso del re" ci troviamo di fronte a un film piuttosto piatto, quasi noioso.
Sinceramente non trovo travolgente la storia del re balbuziente, nè meravigliosa una regia sì solida, ma decisamente classica che ha come motivo di attenzione il fatto di lasciare sempre la figura del futuro re in una posizione marginale dell'inquadratura, a lasciar intendere che il povero futuro Giorgio VI non avesse propriamente una voglia matta di diventare re.
In definitiva un film che rende bene l'idea di quel che ai miei occhi è la monarchia inglese: una barba.
Impossibile però non dare un voto sufficiente: davvero troppo bravi i protagonisti.

è un buon film ma tutto sommato non mi è parso nulla di così trascendentale da meritare 4 oscar... assolutamente meritato l'oscar a colin firth e la prova anche degli altri interpreti è stata magistrale, meritato anche quello per la sceneggiatura ma gli altri due... miglior film e regia dovevano giocarseli il cigno nero e inception che a mio avviso meritavano di più, non che il discorso del re sia un filmetto dimenticabile ma non mi sembra che abbia le carte in regola per lasciare davvero il segno, è un film ordinario. da vedere sicuramente perchè è interessante, ben recitato appunto e anche ben realizzato ma non credo sia un capolavoro.

Veramente un ottimo film, fedele a determinati fatti storici e nel contempo molto leggero.
Interessantissimo soprattutto per l'interpretazione degli attori. Non me ne intendo assolutamente di recitazione, ma mi permetto di dire che mi sono piaciuti veramente molto tutti.
Divertente, scorrevole e a suo modo anche didattico, se vogliamo.
Non mi ha impressionato la fotografia se devo essere sincero. L'ho trovata un po' "anonima".
Comunque, ottimo film.

Una discreta pellicola, con una buona sceneggiatura ed ottime prove attoriali, probabilmente un tantino sopravvalutata nell'aggiudicarsi addirittura i premi dell'Academy come miglior film e miglior regia!

Ottimo il plot del film, cast eccezionale, mi meraviglio che Geoffry Rush non abbia vinto l'oscar come miglior attore non protagonista visto che la sua interpretazione è stata ottima. Ottima pellicola.

Difficile pensare che questo film abbia fatto tale incetta di oscar. Colin Firth recita bene così come Rush, l'oscar alla regia e al miglior film però non lo condivido molto, mi sembra un buon film come ce ne sono tanti altri. Il film scorre in maniera molto delicata, con un tema sottotraccia che è l'inadeguatezza a certi incarichi che un po' riprende il nostrano Habemus Papam. Direi che l'umanità dei personaggi è la caratteristica che mi ha colpito di più.

senza dubbio quello di Tom Hooper è un bel film, capace di coniugare buoni sentimenti (le scene finali sono veramente emozionanti) e una morale di fondo a una cura stilistica e tecnica impeccabile. è in effetti ottimo il lavoro fatto su scenografie, costumi, fotografia, il tutto coordinato da una regia sapiente, sicuramente "pulita", ma per questo fin troppo accademica. Hooper infatti non si sbilancia mai e certo non brilla per originalità mentre fa soprattutto leva sul cast a disposizione (è un eufemismo dire invidiabile). Su tutti naturalmente Colin Firth, eccellente interprete e meritevole della statuetta, supportato alla grande da Goeffrey Rush (che quest'anno ha avuto la sfortuna di trovarsi di fronte Bale) e una convincente Helena Bonham-Carter (una delle migliori caratteriste ad Hollywood).
Se cmq si può discutere sull'oscar al miglior film (quest'anno la lotta era veramente ardua e alla fine ha trionfato il film che semplicemente si avvicinava maggiormente ai gusti dell'accademy), credo si possa affermare con relativa certezza che l'oscar alla migliore regia sia del tutto immeritevole quando il lavoro fatto da Fincher o da Aronofsky era qualitativamente e artisticamente superiore

Un film che racconta l'evoluzione psicologica di un uomo balbuziente che si è ritrovato, a causa del suo ruolo di sovrano, a dover affrontare direttamente il suo principale ostacolo: parlare in pubblico. Un ostacolo che non può scansare. Caratterizzato inizialmente da un modo di fare freddo e strettamente legato all'etichetta inglese, grazie alle cure del logopedista Lionel riuscirà ad abbandonare progressivamente tutte quelle limitazioni dovute al suo grado, scoprendosi come un uomo semplice ed onesto, che ha qualcosa da dire alla sua nazione e che può dire. La ricostruzione storica è ineccepibile, forse solo un po' modernizzati i metodi e i modi del logopedista, per il resto ottimo. Anche gli attori sono stati ineccepibili, anche se nel complesso si poteva fare di più e condivito l'opinione del recensore quando afferma che la regia si muove secondo tutti i cliché del genere portando poche novità. Un altra cosa degna di nota è il difficile lavoro del doppiaggio che in questo film è tuttaltro che in secondo piano. Vale la pena di vederlo anche solo per farsi un'idea di come si svolge la vita di corte.

Un film diverso, intelligente, coraggioso e ben ben recitato.
Visto in originale ha (forse) una marcia in più ma l'edizione italiana non demerita.
Riflettendoci mi sono stupito della velocità con la quale il film passa.

sicuramente l'oscar per la miglior sceneggiatura originale è quello più meritato, sul resto non sono proprio d'accordo, specie su miglior film e miglior regia (per l'interpretazione di Colin Firth pesa troppo un discorso di doppiaggio per una valutazione a tutto tondo).
buon film, a tratti un po' noioso, che si avvale comunque di buone interpretazioni.
tutto qui.

D'accordo con gli oscar per la regia, l'attore protagonista e, soprattutto, per la sceneggiatura, che va premiata proprio a fronte della inconsistenza dell'argomento del film; la ricostruzione "dietro le quinte" degli eventi e dei personaggi risulta comunque avvincente e convince, pur con qualche sbavatura (una Helena Bonham Carter stranamente sopra le righe e mal doppiata). Nel complesso, un buon film.

Un buon film da prendere con un approccio molto pazientoso dovuto ad una scorrevolezza piuttosto lenta degli eventi.
Complimenti ai doppiatori italiani.

Ottimo film Oscar meritati altro che The social Network o Il cigno nero

Francamente non mi ha entusiasmato. Sebbene da tempo ho perso fiducia nei premi, mi è comunque parso strano tutto questo clamore. Un film che non mette e non toglie niente, né per regia né per interpretazione. A tratti simpatico, a tratti anche noioso, quasi mai emozionante e Firth non è niente di eccezionale, come al solito d'altronde. Improbabili certi attori di contorno, come nel caso di Churchill. Tutt'altro che un film imperdibile, sppur non inguardabile.

buon film e soprattutto grandissimi attori, la trama per quanto riguardi un retroscena regale non molto interessante riesce ad essere brillante, dialoghi ottimi ed due delle migliori interpretazioni dell'anno...consigliato !!!

Banalità regale, mediocrità aurea, anzi placcata in oro come quei premi che perdono sempre più il loro valore intrinseco.
Rush bravissimo, molto meglio di Firth.

A dispetto della corrente principale, non credo sia giusto dare di più a questo film. Mi piace moltissimo sotto l'aspetto della regia, che è davvero eccellente...le riprese, le pause, la calma del film mi hanno affascinato. Pero' la trama e soprattutto il fatto ke non trovi luogo nel film una qualche afflizione del re per la guerra preoccupato solo da questo suo problema, mi ha deluso molto. Sono un sentimentale...

Sinceramente avrei preferito BLACK SWAN o THE SOCIAL NETWORK per quest'anno ad essere incoronati come miglior film e/o regista poiché Hooper ha molto da imparare da quei due enfant prodige che stimo.
Film classico alla british che vanta un'ottima ricostruzione storica (fotografia e scenografia nonché costumi) sotto profilo stilistico e bravi attori a suo favore ma tutto ciò a scapito di un tema che può coinvolgere o meno. Un compitino ben fatto ma senza qualche scena memorabile che ti venga subito in mente perché la sceneggiatura s'incentra più sul handicap del re balbuziente invece di "ammortizzare" e armonizzare il resto per quel che riguarda i personaggi, l'ambiente (vedi la moglie che all'inizio sembra essere protagonista per poi sparire nel nulla e rifiorire verso la fine). Il risultato è scarno e se non fosse per la sua valenza storica e l'attore principale tenuto in piedi da un'ammirevole G. Rush non credo avrebbe riscosso la fama che si è acquistata al fine di essere il campione di serata agli academy di quest'anno.

In definitiva vale un'occhiata ma giusto per stare al passo coi tempi o allo scopo di semplice "aggiornamento cinematografico". 7+

Buon film, ottime tutte le interpretazioni.

Ottimo film, fantastici gli attori, non ci si aspetterebbe mai tanto coinvolgimento da una trama sulla carta non troppo appetibile.

un film da vedere.molto bello, simpatico e a tratti toccante. ottimo rush! il migliore. oscar alla regia e attore protagonista un po forzati. soprattutto la regia è abbastanza semplice. la storia è bella si, ma sono i duetti tra il re e il maestro la cosa più interessante ed è ciò che traina il film.

Eccolo qua,il miglior film dell'anno...almeno secondo l'academy!
Io,tra quelli in lista,preferisco "Il cigno nero" sia come film che come regia...
La statuetta piu' meritata è quella al protagonista della vicenda e in effetti il film ruota attorno alla sua interpretazione lasciando nell'ombra gli altri protagonisti caratterizzati in maniera insufficiente.
Soprattutto il personaggio della moglie sembra quasi lasciato fuori dal set...eppure tutti i rapporti con il futuro sovrano sono idilliaci,nessuno scontro,nesun battibecco...del resto il regista ha deciso di "Santificarlo" agli occhi del pubblico rendendolo innocente,incapace e buono con la povera gente...
Tecnicamente un buon film ma un po' freddo...

I primi e gli ultimi 20 minuti sono davvero fantastici, pieni di pathos ed emozionanti, con i due protagonisti in evidenza che danno il meglio di loro, ma tutto quello che sta in mezzo è di una noia mortale, pomposo, inutile,senza mordente e perfettamente consigliabile a chi soffre di insonnia.
Trovo inoltre estremamente esagerati gli oscar, anche perchè il migliore di tutti è Geoffrey Rush al quale non è stato riconosciuto nulla.
Il voto è una media tra l'8 della prima (e ultima) parte e il 4 della parte centrale.

Bel film davvero. Film fatto veramente bene con ottima interpretazione degli attori. Bella anche la fotografia del film.

Da duca di York a Re d'Inghilterra, ce ne passa. Tutto il film.
I 4 oscar sono decisamente combattuti, secondo me, tra quest'ottimo "Il discorso del re" e "Il cigno nero" altro film davvero splendido, e dare un giudizio decisivo è difficile, ma una cosa è certa, l'oscar a Colin Firth non si discute.
Sono andato a vedere questo film con una certa titubanza, ma la sorpresa è stata notevole, e sono uscito dalla sala decisamente soddisfatto. Anche il doppiaggio è stato magistrale, come la regia e la fotografia, che ha reso perfettamente le atmosfere del tempo.
La caratterizzazione del protagonista è poi una delle parti meglio riscite del film, come il finale, stupendo. Consigliato davvero a tutti, anche in virtù del fatto che, pur essendo un film storico, non è per nulla pesante, anzi, si lascia davvero vedere con una grande piacevolezza e scorrevolezza.

Una discreta rappresentazione cinematografica del re balbuziente con qualche accenno alla monarchia inglese. Comunque da un film che ha vinto 4 oscar mi aspettavo qualcosa in più. Da notare un bel duetto di attori.

Che gran bel film ! Mi ha emozionato dal primo all'ultimo minuto! poi che interpretazione dei due protagonisti! davvero bello... non fatevelo scappare!

Che sia un film di altissima fattura è sicuro, tuttavia io l’ho trovato eccessivamente lento !
Gli attori sono tutti Magnifici con la M maiuscola, da Oscar. La ricostruzione storica è perfetta, come la sceneggiatura e la regia. Tuttavia, dati tali pregi credevo che mi entusiasmasse di più, gli manca un po’ di brio per renderlo piacevole.
Detto questo, io personalmente avrei dato gli oscar (film e regia) a Il cigno nero che forse meritava di più.
Eccellente tecnicamente, così così emotivamente.

Il discorso balbettante del re è un film che si regge quasi esclusivamente sull'interpretazione e sulla personalità di due grandi attori come Colin Firth e Geoffrey Rush, ma che offre ben poco di originale alla cinematografia mondiale. Un altro "secel'hofattaio-movie" con molte pretese e poco mordente.

Purtroppo la trama non è così intensa come mi aspettavo.
Bravissimo Geoffrey, anche più di Colin a mio avviso.
Ci sono momenti davvero slegati dalla storia e la tensione della guerra nel paese è poco palpabile, quindi il discorso finale non riesce a entrare nel cuore degli spettatori, almeno per me è stato così.

Per me l'interpretazione di Colin Firth è da 9!ma il film è a tratti un pò lento e secondo me è stato un pò sopravvalutato..Comunque la storia è interessante da conoscere..la fatica del re nell'imparare a parlare cercando di superare una croce davvero pesante per un personaggio pubblico è ammirevole. Le sedute di terapie sono rese benissimo..il discorso finale poi ti strappa pure qualche lacrima nel vedere lo sforzo e la determinazione del re guidato sapietemente dal suo maestro che pare quasi un direttore di un'orchestra a una sola voce..
Il voto ideale sarebbe 7/8.

Non condivido la pioggia di Oscar. Senz'altro sopra le righe le interpretazioni dei protagonisti ma non ricorderò certo questo come migliore film dell'anno. La trama mi è parsa piuttosto prevedibile

SPOILER
e senza la bravura degli attori mi sarei stufato molto prima.

Bò.. è un film guardabile.. tutto qua!
Miglior attore? può darsi
Miglior film dell'anno? Assolutamente no!

Bello! Certo non un capolavoro...Le scene della terapia sono senz'altro le più intense.

Il miglior film dell'anno? Francamente direi proprio di no, è anzi il prototipo di quel cinema tradizionalista, vecchiotto e un pò leccato, che l'Academy adora premiare.
"Il discorso del re" ha senza dubbio il merito di raccontare una storia che vale la pena di conoscere, attraverso una sceneggiatura deliziosa, ricca di battute ironiche e sapientemente costruita secondo il trascorrere temporale della vicenda.
Tuttavia si resta emotivamente alquanto freddi rispetto al tour de force logopedistico del buon re Giorgio VI, non tanto per un difetto di scrittura quanto proprio per un architettura tecnica e visiva che sfiora il calligrafismo. La regia sembra dispersa in una continua ricerca di correttezza.
E' comunque un buon film, piacevole per il dialogo sopraffino e per le interpretazioni poderose dei tre attori principali.

Non ho parole per descrivere questo capolavoro se non .....STUPENDO......grandissimo lavoro registico che lo fa partire lento e poi man mano che va avanti è incalzante.Grandissima prova attoriale da parte di Rush.Film che sorvola molti temi....dal dramma di essere uno della casa reale con la balbuzie all'amicizia sincera e alla grande storia d'amore e alla modernità che all'epoca è stato l'avvento della radio. Fantastica la scena finale del film di un intensità molto ma molto forte.

Senza particolare grazia registica il giovane Hooper dirige un film ben scritto e ottimamente supportato dal cast che riesce a fare la differenza rispetto alla media dei film hollywoodiani. Certamente non il miglior film dell'anno (oscar abbastanza regalati) ma apprezzabile.

Bel filmetto, recitato benissimo dai bravissimi firth e rush, ho già adorato hooper nel maledetto united che resta il mio preferito del regista, sicuramente valido ma non un "capolavoro"...

Un bel film che scorre in maniera piacevole e che racconta una storia che non conoscevo prima.. Colin Firth eccezionale che ha meritato l'Oscar e un ottimo Rush! tuttavia non griderei al capolavoro.. un film piacevole ma nulla di ecclatante. Sicuramente agli Oscar la regia di Aronowsky e l'introspezione psicologica creata nel suo Cigno Nero maritavano maggiormente

sono i due protagonisti l'essenza della storia, in effetti dei momenti di stanca ci sono, l'oscar a colin firth è meritato, gli altri secondo me no.

Ottimo, sicuramente il miglior film tra quelli candidati all'Oscar (insieme al Cigno Nero). Dimostrazione ulteriore che da una storia semplice si può trarre un grande film...grazie anche alla straordinaria prova dei protagonisti

Lo ammetto, sono partito da casa per vedere questo film sperando di poterlo stroncare, odiandolo per aver tolto l'oscar all'inarrivabile :" il cigno nero "
Purtroppo, o per fortuna, non è andata così.
Il film è davvero ben fatto, recitato molto bene e Colin Firth dà una impennata alla pellicola meritando l'oscar.
Non conoscevo questa storia, dalla trama sembrava banale ma il film non annoia mai ed è difficile da criticare.
Un ottimo lavoro, come già detto la pellicola non meritava l'oscar ma sicuramente un ottimo secondo posto.
Bellissimi i costumi e la fotografia.
Consigliato a tutti.

Gran bel film. Già di per sè, il tema della storia è affascinante. Interpretare la storia però non è cosa facile, ma Colin Firth è veramente bravissimo nei panni del balbuziente Re d'Inghilterra, come altrettanto bravo è Geoffrey Rush, che fà da logopedista al sopraccitato. Il film si fa amare soprattutto per la bontà d'animo dei due protagonisti, che cercano di trovare una voce che conduca la Nazione in guerra. E' proprio questo che mi ha fatto piacere molto il film, il rapporto di questi due personaggi buoni nell'anima. E tutte queste cose rendono il film affascinante.
In conclusione, il mio consiglio è di vedere questo film, perchè è molto bello, e non potrete rimanere insensibili davanti al suo candore.

Ha tutto per fare incetta degli oscar più importanti: è un bipic su un personaggio storico vicinissimo a noi mostrato nelle sue debolezze e nei suoi difetti (che alla fine esce vittorioso dal suo piccolo grande problema),ha una regia convenzionale che non osa ma neanche ha qualche difetto di grande rilevanza e ha un cast ottimo che si prende sulle spalle tutta l'opera. Ed ecco infatti 4 oscar (film,regia,attore,sceneggiatura),per i conservatori dell'Academy. Non mi frega molto del valore dei premi in rapporto alla qualità del film,ma premio al miglior film è esagerato e miglior regia non si può sentire. E sì che ci sono tanti mostri sacri esclusi anche dal premio alla carriera (un certo Stanley K. su tutti),Aronofsky rimane immeritatamente a bocca asciutta mentre Nolan grida vendetta perché non era neanche nelle nomination,

Però è un bel film che appassiona e ha una parte centrale troppo molle e noiosa,ma per il resto scorre liscio come l'olio. Merito va dato al cast e ai duetti Rush-Firth,eccezionali. La consueta retorica,i momenti strappalacrime non abbondano molto e come biografia racconta una storia ordinaria comune a tutti gli uomini che si svolge in un periodo storico straordinario e delicatissimo; frequenti i contrasti tra il bigottismo reale inglese,la supponenza e superiorità del principe che lentamente diventa amico di una persona "comune". Ma come già scritto è tutto troppo ordinario e rigoroso,lascia raramente il segno.

Sceneggiatura ed interpretazione di Colin Firth che accompagnano il gradevolissimo svolgere del film.
Film che non addormenta mai, che suscita forti emozioni. Inquadrature azzeccatissime e coinvolgenti.

IL MIGLIOR FILM DELLA STAGIONE

Mah, io rimango perplesso ancora una volta di fronte alla scelta del miglior film 2011, dove c'era un Inception che è stato fittiziamente addormentato con 4 oscar minori, mentre a questa pellicola di Hooper, che sì, è un bel film, ma nulla a confronto con altri nominati, si becca le 4 statuette più prestigiose, mancando quella che secondo me meritava di più: l'attore non protagonista... Perchè è vero che Firth è chiamato ad una performance difficilissima, ma Rush incide di gran lunga piu del protagonista, mettendolo in qualche modo in ombra... Per concludere, un bel film, piu che sufficiente dettato anche dalle aspettative fin troppo alte...

Non meritevole dell'Oscar come miglior film, nè regia...

Mi è piaciuto, nonostante non sia il mio genere preferito! Più che altro racconta un pezzettino di storia che penso quasi nessuno sappia.
Come al solito gli oscar secondo me sono esagerati (il mio favorito era Inception) ma vabè...forse quello per il miglior attore ci stava

bel film grandissima recitazione da parte di tutti e dialoghi molto intensi ed emozionanti. oscar meritato per il protagonista, come miglior film avrei premiato inception un mio modesto parere. lo consiglio

Straordinarie le interpretazioni dei 3 personaggi principali che esaltano un film di valore,che insieme ad Inception è indubbiamente tra i migliori di questa stagione cinematografica non esaltante

Questo è davvero un bel film. Sicuramente da vedere. Immagino che molti abbiano pensato che fosse bello ma che proprio l'oscar come miglior film...insomma c'è di meglio! Io al contrario credo che sia proprio il suo essere semplice e se vogliamo una storia comune su una persona speciale la sua forza.
La sceneggiatura è sicuramente originale, non solo per il delicato argomento che affronta ovvero quello dei disturbi di linguaggio ed in un periodo in cui le ricerche e metodologie non erano tanto avanzate come oggi, ma per aver trovato questo problema in un personaggio che per causa di forza maggiore doveva farvi fronte trovandosi in una posizione decisamente importante. Originale pur nella sua semplicità e quasi banalità. La direzione avrebbe potuto sfociare nella solita americanata, dove l'impossible diventa possibile dove con la forza di volontà alla fine il protagonista avrebbe potuto ritrovarsi a recitare nei più grandi teatri del mondo, invece no è rimasta, per quanto possibile fedele alla sceneggiatura e alla realtà. Originale pur nella sua semplicità è quasi banalità. L'interpretazione di Firth poi è stata magistrale e mai eccessiva, reale quasi. Originale. Si è questa la potenza del film ed è per questo che credo che lo abbiano premiato : risulta originale pur parlando di cose che potrebbero essere banali a noi al giorno d'oggi, risulta originale per un pelo trovando un equilibrio sottilissimo che non si perde mai neppure per un minuto senza peraltro aver bisogno di essere eclatante.
Sicuramente consigliato!

Un bel film. Magari enfatizza un pò i modi inglesi di fare e tutto il resto. Buona l'interpretazione di Firth ma penso che sia stata ben superiore quella di Rush.
Addirittura premiarlo come miglior film e miglior regia mi sembra del tutto eccessivo. Ma tant'è...

ottima interpretazione sia di Firth che di Rush tratteggia impeccabilmente l'altra faccia del potere soprattutto quando si raggiunge per diritto dinastico più che per volontà propria o popolare.
Da vedere!!!!!!

Questo è un film su cui ho sentito tanti pareri discordanti...chi gridava al capolavoro, chi invece alla "noia mortale"....avevo quindi un pò paura a vederlo!
Bè, non l'ho trovato minimamente noioso. Anzi..nonostante il contesto solenne e regale, il film non annoia. Nonostante questo ho trovato diverse pecche per un film che dovrebbe avere la regia da oscar. E si.. perchè quello che mi ha meno convinto è proprio la regia, non coinvolge, coinvolgono solo gli attori con la loro interpretazione. Ed ecco che quindi si assiste alla brillante performance di due grandi attori, Colin Firth e Geoffrey Rush, rimanendo però come distaccati dalla vicenda. Una frase banale che potrei usare è: E' un film di testa, non di cuore. Però è quel che penso. Posso commuovermi per l'interpretazione, non per il personaggio in sè invece. Oltretutto è un film che sicuramente, per essere meglio apprezzato(parlando però sempre e solo degli attori), dovrebbe essere visto in lingua, cosa che mi piacerebbe. E' comunque un film che va visto, per godere di questi attoroni...ed è un film puramente "da oscar"..un pò ruffiano insomma..solenne, biografico, e senza tanti "ghirigori" emozionali :)

Capolavoro assoluto!!
Grandissima regia e sublimi le prove di recitazione. E' un film di una classe infinita.

Andrò controcorrente e dirò che a me, il film, non è piaciuto. O meglio: non quanto avrebbe dovuto. Le aspettative erano altissime, quindi mi sarei aspettato un lavoro egregio sia a livello tecnico che a livello emotivo.
Se per la prima caratteristica il film rasenta la perfezione - una sceneggiatura furba (e non originale, tanto per smentire la Accademy), una scenografia veramente ben fatta e una prova attoriale davvero degna di nota - a livello emotivo la pellicola di Hooper è un ghiacciolo che ti rimane in pancia. Resta sulle superficie, addobbandosi di virtuosismi pacchiani e scenografici celando - con abilissima maestria - il resto.
Un film sicuramente sopravvalutato e che non rivedrei.

Bellissimo. Gli attori sono a dir poco titatnici e profondamente immedesimati nelle vesti dei personaggi che interpretano. Il rapporto che si instaura tra il Re e il suo logoterapeuta emoziona e commuove, sopratutto grazie alla straordinaria mimica facciale ed espressiva di Colin Firth e Geoffrey Rusch. Helena Bonham Carter straordinaria e divertente.
La regia notevole ma non eccezionale a mio parere, ottima invece la fotografia.
Straconsigliato per tutti!!!

Brutto problema per un leader essere balbuziente,però con forza di volontà e metodi stravaganti si può riuscire a superare qualsiasi ostacolo..Il film è un po' piatto e viene elevato dalle prestazioni di Firth e Rush,Firth soprattutto forse ce l'ha fatta a vincere la preziosa statuetta dopo vari tentativi e direi che la merita..Per il premio di miglior film ho altre preferenze però se dovesse vincerlo Il discorso del re non griderei allo scandalo

Colin Firth e Geoffrey Rush da Oscar. Regia poco invadente, ma attenta. Uno dei migliori film storici degli ultimi tempi.
L'8 lo metto solo per la magnifica prova dei due attori.

Il film non mi ha preso particolarmente.
Penso che il doppiaggio non sia stato fatto con tutti i crismi, perchè la balbuzie per come la conosco io è altra cosa. Cercherò di recuperare il film in lingua originale per cercare i motivi di tanto clamore per gli oscar.

indubbiamente un ottimo film, ma date tutte queste nomination mi aspettavo un capolavoro, la storia pur sembrando in sè banale ti tiene incollato allo schermo grazie anche alla grande interpretazione di colin firth

Film delicato e senza sbavature anche se poco coinvolgente; si trasforma ben presto in una gara di bravura tra Firth e Rush entrambi assolutamente incredibili. Bravissimi! Negare l'oscar a entrambi sarebbe follia!

Ottimi interpreti per un film ben fatto ma che forse non convince del tutto a causa di una narrazione un pò piatta.

Un film veramente piacevole da guardare. Merita assolutamente di essere visto. Attori impeccabili, ottimi costumi, che dire..davvero un gran bel film. Straconsigliato !!

Eccellente e piacevolissimo da vedere. Colin Firth e
Geoffrey Rush insuperabili, se non vincono loro allora....

Buon film, soprattutto per le ricostruzioni storiche...o meglio per come il film è stato costruito: perfettamente ambientato, ma ancor di più sembra realizzato almeno 40 anni fà.
Per il resto, la storia, ciò che tratta, è "entusiasmante" per al più un 7.

Tranquillo, a volte lento ma sempre piacevole. Bella storia e magnifica interpretazione di Colin Firth. Da vedere

All'inizio la lentezza si fa sentire e puo scoraggiare lo spettatore, ma gli attori e la storia umana riescono a compensare questa pecca, il ritmo poi si alza nella seconda parte. Do mezzo punto in piu per l'interpretazione di Geoffrey Rush (fantastico) e Colin Firth (oscar meritato). Alla fine mi ha anche commosso

è un bel film, una storia vera, abbastanza romanzata.gli attori sono bravissimi e il film scorre bene, ma non è un capolavoro

Mi aspettavo di più...cmq non male.

Tutto ben fatto, tutto bello, interessante analizzare il lato più umano di un sovrano. Il problema è che a questo film manca un'anima, non ha quel qualcosa che ti invoglia e vederlo una seconda e una terza volta... Troppo asciutto e soprattutto appare molto più lungo di quanto non lo sia in realtà, che non è un buon segno.

Come è stato già detto da altri utenti in precedenza, è un buon film con ottime prove attoriali ed una sceneggiatura scritta con intelligenza. Peccato che nel complesso la storia coinvolga poco o nulla.

Buona regia, buona sceneggiatura e ottime interpretazioni, ma - (almeno per me) - non sufficiente per emozionare.
Personalmente non mi ha commosso osservare un re che non può fare un discorso, mi è piaciuto molto di più l’intenzione di mostrare un re “umano”, debole e fragile.
Nel complesso è un film perfetto ma freddo, senza molte emozioni tranne in quei momenti in cui si confidano Lionel e il futuro Re.
Troppe aspettative, troppe nomination.

Colin Firth è straordinario ma Geoffrey Rush ruba la scena

Prendete tre bravi interpreti, uno dei quali deve essere straordinario. Una regia solida, mai invadente, del tutto al servizio degli attori, senza guizzi particolari, ma neanche del tutto anonima (Il maledetto United era un' altra cosa); prendete anche una sceneggiatura che sappia "umanizzare" una figura come quella del re d' Inghilterra e sia anche in grado di renderla vicina ai gusti di un pubblico contemporaneo. Miscelate il tutto con delle ottime musiche, aggiungete qualche lacrima a comando, ed ecco, il film da oscar, nell' accezione positiva del termine, è servito.
Non è nulla per cui strapparsi i capelli, non è un capolavoro, non vuole esserlo. Ma rimane una visione molto piacevole, uno sfoggio di professionalità e bravura attoriale che magari avercene così da queste parti.
Con in più un' interessante riflessione (strisciante, è vero, mai del tutto rivelata) su come il ruolo dell' uomo di potere sia costretta a subire dei cambiamenti irreversibili con l' avvento dei mezzi di comunicazione, che abbattono la barriera su cui prima si costruiva l' autorità.
Il paragone con Frears e il suo The Queen non va nemmeno azzardato, ma resta un film da vedere, senza particolari pretese.

Assolutamente da vedere! Film di classe, originale, che fa sorridere ed a tratti commuove. Confermato quanto scritto nei precedenti commenti sugli attori. Belle le ambientazioni ed i costumi.

Un film che, al di là di monarchia, storia e politica, parla di un uomo, con insicurezze e fragilità che sono accessibili alla sensibilità di ciascuno. Espresse da un Colin Firth che meriterebbe finalmente di conquistare quella statuetta mancata che è la sua interpretazione in "A single man".
A farlo scadere un poco nella mia opinione (specificamente personale, ovvio) è il genere stesso, quello "inaugurato" da The queen, del 'dramma regale inglese', che al di fuori del suo contesto non può interessare molti. Attuale il concetto di sovrano come 'attore' e personificazione di un romantico spirito della nazione e in effetti utile al dibattito in Inghilterra, ora passato un po' in secondo piano, su un'eventuale abolizione della monarchia, ma resta il fatto che le parti di maggior pregio sono quelle dell'uomo, non del re; le seconde andavano un poco ridimensionate.
Nel complesso un buonissimo film, con splendidi attori non protagonisti che, in rari e preziosi momenti, cessano di essere di supporto a Bertie e acquistano spessore e profondità.

Una balbuzie penalizzante rende il futuro re inadeguato al suo ruolo privandolo dell'abilità necessaria per parlare in pubblico in modo fluente e senza incertezze e osteggiandone l'accesso allo strumento principe della comunicazione dell'epoca: la radio. Rinchiuso in una prigione di rigido autocontrollo e di angosciosa impotenza, ritroverà autostima e fiducia in sé grazie all'aiuto di un logopedista assai anticonvenzionale e bizzarro. Il lento cammino per uscire da questa condizione patologica passerà non solo attraverso una serie di procedure terapeutiche singolari e il costante esercizio, ma soprattutto tramite un intenso lavoro di analisi interiore e di disvelamento dei ‘grovigli' della psiche. Un film classico e misurato con dialoghi che fanno scintille per l'arguzia, l'ironia amara, ma che attribuiscono anche il giusto peso all'intrinseca drammaticità di una disabilità castrante, con immagini deformate dal grandangolare ad amplificare i silenzi, le incertezze e le voragini di imbarazzo degli sguardi.
Alla vigilia della seconda guerra mondiale è già evidente come il controllo del potere passi anche attraverso il sapiente uso dei media e il loro impiego propagandistico. Davvero ottime le interpretazioni di Colin Firth e di Geoffrey Rush.