Nick, agente di cambio, abita vicino alla lussuosa villa di Jay Gatsby, arricchito in modo misterioso. Daisy, sua cugina, è stata un tempo amante di Gatsby, ma ora è sposata al ricco e cinico Tom. Gatsby riesce a incontrarla, proprio grazie a Nick, e le chiede di divorziare. Lei rifiuta ma Tom, convinto dell'infedeltà della moglie, minaccia il rivale. Infine, sarà proprio Daisy, investendo una donna con la macchina di Gatsby, a provocare l'intervento del marito, che lo ucciderà credendolo responsabile.
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Filmone senza se e senza ma; basandosi su di un notevole script del Dio Coppola, il romanzo di Fitzgerald risorge e, ai punti, batte, anche se di poco, il remake con Di Caprio.
Quasi mai una sbavatura, ritmo che tiene per 140 minuti, da manuale certe sequenze (come il finale, che ricorda quello di Viale del tramonto).
Lusso ostentato, atmosfera unica, tanti attori (Waterston e Dern non li ho riconosciuti subito peraltro; c'è da dire che il primo non è che sia così carismatico, ma forse era una cosa voluta) riguardo a vite che paion star bene solo di facciata, ma dietro nascondono ben altro (ingiustizie, tristezze, ecc.).
A me è parsa tutta una critica a certe persone, dalle vite facile, rese tali dall'aver avuto tutto, troppo presto [cit. retro del dvd, ottima descrizione, peraltro].
Un classico; conosco poco o nulla tal Clayton, ma non credo che in mano a gente più blasonata l'opera, difficoltosa di per sè, sarebbe venuta meglio.