Michael Corleone, il padrino della cupola mafiosa italo-americana, ormai anziano, decide di ripulire la sua vita ed i suoi affari cercando di instaurare un regime di convivenza pacifica con le altre famiglie di New York. Ma a malincuore è costretto a rivedere la su posizione quando una delle altre famiglie rivendica dei diritti sui Corleone.
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Poderoso affresco che riesce a farci accettare anche gli evitabilissimi stereotipi sulla Sicilia, che probabilmente il "natio" Coppola non vede da decenni... la sua tecnica è sbalorditiva (ci sono virtuosismi tecnici anche superiori ai precedenti film) ma l'abbondanza di cromatismi e di donne in nero fanno pensare a un celebre spot televisivo dove una paesana perde un fazzoletto e... Superando tutto cio', direi che la parte centrale, quella del complotto ordito contro papa Luciani (indimenticabile patriarca di Venezia) è coraggiosa e merita un ampio dibattito. Quanto alla saga della famiglia Corleone, Coppola punta esclusivamente su un meccanismo perentorio di morte e vendetta, su un'inesorabile e inevitabile confronto con la coscienza e l'illusione della vita. Superflua e criticatissima la figlia Sofia come attrice, che ha dimostrato comunque ottime doti di regista (soprattutto "l'amore tradotto", film squisito)