il piatto piange (1974)

Niente a che vedere con l'omonimo romanzo, il film rimane uno spaccato di vita di vitelloni di provincia italiana durante il fascismo che rimanda altri film del genere, senza particolari motivi di interesse. Bellisseme le location e la Belli.

Per chi ha letto il libro di Chiara, il film sembra un'altra cosa. Comunque è vedibile. Amo soprattutto la foto-location che conosco molto bene. Orta San Giulio è un'improbabile Luino, Maccione è un Camola credibile non interamente. Azzeccata anche la presenza di Chiara in veste felliniana. Comunque il mood c'è e tutto il film è ben vedibile, cinematograficamente parlando. Ottimo anche il commento musicale con l'Arpa di Micalizzi.

E' un bel ritratto di provincia italiana durante il ventennio fascista vista con un occhio distaccato senza il filtro dei ricordi di un Fellini. Un'amarcord di un gruppo di vitelloni dalla vita superficiale divisi tra il gioco delle carte e il casino di paese. Il fascismo rimane sullo sfondo, dopotutto i protagonisti sembrano non preoccuparsene più di tanto persi nei loro piccoli egoismi. Ottima l'intepretazione di Aldo Maccione, attore molto sottovalutato dal nostro cinema.