il piu' grande amatore del mondo (1977)

Per la sua seconda regia Gene Wilder (con un velato riferimento a Fellini) omaggia/dissacra il mito di Rodolfo Valentino con una "nervosa" commedia; essendo ambientato negli anni '20 la pellicola è infarcita di scene da comicità slapstick, al contempo però ci sono anche battute spumeggianti e dialoghi spassosi, come quello tra lo svalvolato direttore dell'albergo e l'ancor più svalvolato zio. Situazioni paradossali, magari anche un pò stupidine, ma davvero divertenti fanno di questo film una commedia da non perdere. Wilder qui è particolarmente ispirato (ed ottimo il doppiaggio italiano di Lionello), Carol Kane è dolcissima.

One man show.
Gene Wilder omaggia Federico Fellini sceneggiando, dirigendo e interpretando questa commedia con forti rimandi a LO SCEICCO BIANCO.
Seconda prova alla regia per il compianto attore di Milwaukee, spigliato e divertente quanto basta per intrattenere degnamente e suscitare risate sincere nello spettatore.

Memorabile,un gioiello del cinema comico.Dopo "Il fratello più furbo di Sherlock Holmes" Gene Wilder si ripete e si supera anche.Forse l'unica gag discutibile è proprio la prima,ma poi Gene & company ne scatenano una serie incredibile per quantità e qualità,come s'è visto poche volte.

Un po’ commedia, un po’ parodia, prende in giro il mondo del cinema degli esordi e il suo divismo. Qualche momento divertente c’è ma nel complesso difetta di ritmo. Però la cornice (musiche, costumi ecc) è gustosa, e qualche personaggio di contorno non è male. Gli si può dare uno sguardo.