infinite (2021)

Una delle robe peggiori che abbia visto di recente. La fantascienza meglio non "toccarla" quando si hanno idee così grossolane e scadenti.
Personaggi, interpretazioni, sceneggiatura e regia di infimo livello.

Solita zuppa, solite baggianate allucinanti. Tutto azione e buffonate. C'è ben poco da commentare. Un film veramente inutile.

Non mi ha fatto schifo. E' un film piatto di cui mi ricordo veramente poco. Forse è anche peggio.

Gli "Infiniti" umani che reincarnandosi sono in grado di ricordare tutte le loro vite passate nel corso dei secoli in lotta contro i "Nichilisti" che vogliono distruggere ogni forma di vita per trovare la pace dei sensi. Mark Wahlberg da navigato action man si ritrova coinvolto in questa sorta di baracconata diretta da Fuqua, da ricordare solo buoni effetti speciali, inseguimenti e qualche battuta... L'idea potrebbe essere abbastanza originale ma il film non coinvolge pià di tanto e si perde nel dimenticatoio...

Un fanta-action con qualche ideuzza buona ma debole nella trama e scarno nella sceneggiatura, in buona sostanza lo vedi e lo dimentichi molto in fretta...l'ho visto l'altro ieri e faccio fatica a ricordarlo. Prende spunto qua e là da Matrix e Assassin's creed con qualche discreta scena d'azione ,buono anche il villain di Chiwetel Ejiofor poi null'altro che valga la pena ricordare...decisamente evitabile

Una specie di Wanted con una setta che, invece che reclutare gente che spara storto, recluta persone in grado di fabbricare katane di Off-White.

Infinite mi ha deluso e non poco. Fuqua non è tra i miei registi preferiti, ma qualche buon film è riuscito a farlo e trovo difficile credere che sia lui e Wahlberg si siano imbarcati in un avventura che nella sua struttura portante è un copia/incolla di Matrix per ciò che riguarda il percorso del protagonista. L'antagonista, il pur bravo Chiwetel Ejiofor, non offre praticamente sfumature del suo personaggio, mentre un po' meglio in mezzo ad un mare di mediocrità, emerge il carattere dell'Artigiano. E' una baracconata dove solo la sequenza iniziale dell'inseguimento è da ricordare, per il resto la sceneggiatura scarsa ed uno stile visivo simile più ad un film di supereroi che ad un film di fantascienza. L'azione ha il predominio assoluto, la storia ne è soffocata tra un inseguimento e l'altro o tra un combattimento e l'altro. Brutto senza se e senza ma.

Fuqua sarebb'encomiabile se s'interrogasse su identità, memoria e storia (quell'esistenziale, quella cinematografica, quell'universale) e sul valore d'una loro ipotetica connessione. Ma ha già tutte le risposte pronte e sono le più sciocche che possono/possano essere formulate sia filosoficamente che filmicamente.

(Mauro Lanari