L'integerrimo magistrato Bonifazi sospetta lo speculatore edilizio Santenocito di essere colpevole della morte di una studentessa. Fra i due si scatena un duello serrato...
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Basterebbero i duelli verbali fra due mostri sacri del nostro cinema per consigliare la visione di questo film, ed invece c'è molto di più. Trattando del potere discrezionale di cui i magistrati godono nell'esercizio della propria funzione, senza dimenticare le contrapposizioni politiche che qui sono abbastanza chiare ( Bonifazi legge l'Unità, Santenocito odia i figli dei fiori e viene apostrofato come fascista ) è infatti una pellicola di tremenda attualità ( l'accostamento con Berlusconi viene automatico) e di grande coraggio, visto il quadretto disperato che ne deriva. Agli antipodi anche le prove di Tognazzi e Gassman, alle prese con personaggi che più diversi non si potrebbe. Al contrario che nel film la loro sfida finisce pari.